023. Caduta dal cielo.

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Tre settimane dopo.
Sono tre settimane che stanno insieme.

Beh felici per loro.
Felice per Mirko.

Esco da scuola con Ludo e vedo Arianna che bacia Mirko.
Ah già stanno insieme, sono felice per loro.

Mi saluta e lo saluto con la mano sorridendo.

Fingo di essere felice per lui..ma dentro non lo sono, sono spenta.
Come se mi avessero schiacciato un pulsante per poi farmi spegnere.

"Daiii, non ci pensaree." Mi dice Ludo.
"Eh come se fosse facile..non ci riesco."

La mia attenzione va su una locandina appesa sulla porta della scuola.
'Ballo di Natale della scuola.'

"Uh bello..ci andiamo?" Domando.
"Ovvio! Quand'è?"
"Tra tre settimane."
"Eh sì e loro dovevano mettere la locandina tre settimane prima della festa, quanto sono sceme."
"Andiamo a prendere i biglietti, altrimenti non ci faranno andaree."

Andiamo dalla foca e ci consegna i biglietti.

"Io vado da sola, nel senso senza partner, tu vai con Giacomo vero?"
"Sì, ma posso anche stare con te."
"No davvero non ti preoccupare."
"Sicura?"
"Sì, sicurissima."
"L'hanno organizzato Angela e le sue leccaculo."
"Ahahah ci vado lo stesso, ho bisogno di distrarmi."
"Ecco brava, lo hai capito finalmente!"
"E sì ahahah."

Saliamo sul pullman e c'è la foca che mi squadra dalla testa ai piedi. Quanto la odio!

Scendiamo e andiamo a casa.

Mangio quasi tutto e saliamo per fare i compiti.

Finiamo e decidiamo di uscire in piazza con Giacomo e la nostra comitiva di classe.

Rimaniamo a casa di Pietro  e guardiamo la partita tra Juventus e Bayern Monaco.

Sono tutti fidanzati e si baciano ma poi ci sono io che sono tipo forever alone.

Addento un pezzo di pizza e bevo un po' di coca cola.

"Giorgia." Dice un ragazzo.
"Chi sei?"
"Mi chiamo Marco e vengo in classe con tee, non mi hai notato forse perché sono un po' introverso."
"Ah si mi ricordo di te, stavi sempre con Mirko e Giacomo vero?"
"Sì ahahah. Chi stai tifando?"
"Juventusss."
"Anche iooo!"
"Siii!!" Urla Franco felicee.
"Noo!" Si lamenta Ludo.
"Chi ha segnato?" Domando.
"Müller quel gay." Risponde Giacomo.

Scoppio a ridere per come ha detto Giacomo di Müller.

"Io vado a prendere una cosa a casa, ci vediamo domani."
Dico sorridendo e andandomene  salutando tutti con la mano.

"Ti accompagno." Dice Pietro.
"Va bene, grazie."

Usciamo dall'abitazione e gli dico:
"Dovrei andare a casa di Mirko a prendere una busta, l'ho dimenticata."
"Ah okay."

Sbagliamo più volte strada e infine la troviamo.

Busso ed entro.

"Permesso..Mirko ho dimenticato una busta qui e sono venuta a-"
Li vedo baciarsi sul divano e non finisco più la frase perché sono rimasta bloccata.

I miei occhi minacciano di piangere ma resisto.

Appena mi vede rimane in colpa.
Ma per quale motivo? Chi lo capisce questo ragazzo.

"Ah sì vero -mette una mano dietro il collo- , ti accompagno a prenderla."

Vado da lui senza guardarlo in faccia e mi da la busta.

"Grazie." Rispondo e me ne vado.
"Aspetta." Dice prendendomi per mano.

In quel momento sento farfalle nello stomaco e sensi di colpa.

Gli dico di continuare con lo sguardo.

Ho gli occhi lucidi.

"Mi dispiace."
Eh sto cazzo.
"Tranquillo." Me ne vado da Pietro e usciamo.

Mirko cazzo non sai quanto mi manchi..poi a vederti con Arianna..

"Cos'hai? Ti vedo triste, depressa.."
"Ah Pietro non sapevi che io e Mirko ci siamo lasciati?"
"Mi dispiace.."
"Tranquillo..mi passerà."

Credo che mi passerà.
Spero che mi passerà.

R(e)(si)s(ti)(amo). •MIRKO TROVATO•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora