Busso alla porta, ed entro.
《Permesso》Avviso.
Mi sento percorrere dall'eccitazione, senza sapere subito perché.
Dentro non c'è nessuno.
La stanza è vuota e grigia.
C'è uno specchio attaccato al muro alla mia destra, il mio riflesso mi fa sorridere, anche se c'è qualcosa mi turba.
Escono dal vetro: una pistola, un computer e due uomini molto diversi tra loro.
《ora dovrai scegliere uno dei quattro ordini》Dice una voce maschile a me sconosciuta.
inspiro e scelgo: la pistola e i due uomini.
《Bene, ora scopri chi è il colpevole.》escalma.
Prendo la pistola e chiedo《Guardatemi... ditemi chi è il colpevole e vi lascerò andare》Dico, ma nessuno dei due mi risponde.Lascio cadere la pistola a terra e stringo i pugni.
Non mi sento me stessa... mi sento diversa...
Riprendo la pistola e sparo in testa a tutti e due.
Mi si accelera il respiro《no... cosa ho fatto...》La stanza si stava smaterializzando e si vedeva chiaro e preciso un ferrovia, solo che io sono legata sui binari.
Alla mia sinistra c'è un coltello e alla destra un treno.
Il cuore mi sta battendo all'impazzata e non riesco a capire più che sta succedendo.
Il treno si avvicina sempre di più.
Prendo il coltello e cerco di tagliare le corde, ma non riesco. Non ho più forza.
Risento crescere dentro di me quella strana sensazione, le vene mi pulsano.
Guardo attentamente il treno e piano piano si ferma fino a quasi toccarmi la punta del naso.Sono di nuovo nella stanza iniziale, il test è finito.
Entra dalla porta un ragazzo alto e di carnagione un pò abbronzata, avrà avuto qualche anno in più di me.
《Isabel Stanford?》Domanda.
《si》Rispondo.
《Siediti》dice.
Mi guardo intorno e vedo dietro di me due sedie messe l'una di fronte all'altra, mi siedo e mi segue pure lui.
《Com'è andata? 》Domando.
《Non corrispondi a nessuno dei quattro ordini.》Risponde con uno sguardo serio.
Mi metto una mano sulla tempia e mi cade una lacrima.
《tu hai un dono》
《Che cosa ho?》Domando con voce triste.
《Un dono... non ho mai visto una cosa del genere... puoi fare tutto quello che vuoi nei sogni o simulazioni come questa.》Dice.
Guardo le mie mani.《Non...non riesco a capire...》
《Tu hai ereditato una specie di controllo che poche persone hanno... quelli come te li chiamano Ascendenti.》
《Non posso dirti il risultato perché non esiste.》Mi avverte.
《 E come farò quando dovrò scegliere un'ordine?》Gli domando.
《l'ho detto... il risultato non c'è, quindi dovrai scegliere te stessa.》
Mi dirigo verso l'uscita toccandomi i capelli. Apro la porta e uscendo la richiudo.
Guardo fuori dalla finestra e vedo degli Arditi che alcuni stanno scendendo da un ponte e altri saltano e corrono da una parte all'altra dei tetti delle case.Ho paura per la mia scelta, dovermi allontanare dalla mia famiglia o pure no.
Prima del test sentivo di avere dentro tutti e quattro gli ordini e ora scopro di essere una Ascendente, anche se non capisco cosa sia...