dancing bloom ||l.h.

1

Era tutto così diverso, spontaneo, stupefacente. Solo lui, la sua chitarra e il tramonto.
Non sono mai riuscita a mantenere un rapporto sano, eppure con lui era così facile e naturale, non potevo farne a meno.
Danzavo a piedi nudi nella sabbia di quella Sidney mai esplorata veramente.
Avevo il costante presentimento che tutto potesse finire, d'un tratto. Io che rimanevo lì, sola, un pacchetto di sigarette e qualche bottiglia di birra a tenermi compagnia, quando lui iniziò a cantare. Parole tristi piene di dolore uscivano dalle sue labbra.
"I wish that I could wake with amnesia
And forget about the stupid little things"

-Penso che il passato faccia parte di noi. Per quanto cerchiamo di dimenticare, esso è sempre presente.- lo interruppi.
Rise. Quanto amavo la sua risata: quella risata che ti porta in un'altra dimensione, che ti fa assaporare l'infinito.
Mi sedetti a gambe incrociate di fronte a lui e gli presi la chitarra. Le dita iniziarono a scorrere sulle corde e iniziai a cantare. Lui rimaneva a guardarmi con quel piercing che rifletteva le ultime luci del sole, i suoi occhi lucidi e un sorriso a 32 denti stampato in viso.

"Nothing like the rain, nothing like the rain,
When you're in outerspace"
Perché lui è sempre nel suo mondo, nel suo universo. Questa è la nostra canzone, la cantiamo sempre: prima di addormentarci, alla fine delle nostre lunghe telefonate.

"Love me like you did, love me like you did
I'll give you anything, I'll give you anything."

Posai la chitarra, mi sedetti di fianco a lui e strinsi forte il suo braccio guardando il tramonto più bello che avessi mai visto. Incrociammo le dita e posai la testa sulla sua spalla.
Tolsi l'attenzione dal tramonto per guardarlo.
-È davvero bellissimo, Joy- affermò spostando lo sguardo su di me.
-Già, lo spettacolo più bello...-
-Dopo di te.- concluse. Sorrisi e lo baciai con quella passione e quell'amore che ogni giorno cercavo di dargli con tutta me stessa.