"Nella mia mente, il mondo sta crollando. Nella mia mente, gli oceani si stanno dividendo. Ma ho deciso di resistere ancora e ancora".
(Three days grace)
INTRODUZIONE
Ogni sera si coricava nel suo letto, con ancora la giornata passata sullo stomaco. Come tutte le altre giornate era stata anche quella estremamente noiosa e monotona, e quando i giorni sono tutti uguali il tempo sembra non passare mai.
Come le altre notti, anche quella l'avrebbe passata sola a pensare.
Come sempre si dilettava ad immaginarsi qualcuno che le stesse accanto, sussurrandole parole che sempre aveva desiderato sentirsi dire.Lei era una guerriera; un angelo senza ali. Si ripeteva che doveva andare avanti, sempre, qualunque cosa succedesse. Voleva essere forte, così le persone cieche la descrivevano. Ma nessuno sapeva che ogni dannata notte la passava a piangere stretta nelle sue spalle per consolarsi un po'. Nessuno si accorgeva che era distrutta dalla sua mente, dalla solitudine.
Allora si ripeteva che anche i guerrieri piangono, ma poi si rialzano. Perché un muro crolla prima o poi, ma la gomma si piega e ritorna al suo posto senza spezzarsi.
Forse era veramente qualcuno che le sussurrava all'orecchio e la faceva andare avanti.
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Alone but Alive
KurzgeschichtenLa solitudine non è sempre una cosa brutta, alle volte serve. È grazie alla solitudine che si riscopre sé stessi. Tratto da pensieri reali. IN REVISIONE (dato che l'avevo scritta a dodici anni).