Il Forestiero

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Durante la Quinta Era della Pace Apparente, la Terra d'Italia era cumulo frammentato di regni inclini al pettegolezzo. Nelle paludose aree del nord gli arditi cavalieri dell'Indipendenza Veneta si preparavano a combattere il poco conosciuto popolo del sud. Ignorando l'esistenza del regno di Basilicata, avevano sommariamente rappresentato la cosiddetta "Terronia" suddividendola in Apulia, terre degli Arancini e del Piccante e Napoli Pizza. Quest'ultimi, dal canto loro, rivendicavano la propria posizione economica, possedendo una gran quantità di Rolex rubati e un ruolo di spicco nel campionato di calcio di serie A. Da meno di un Era i regni erano governati da Matteus Renziewul, figlio di Taiz Renziewul, già signore della Contea di Chianina, il quale con un colpo di stato piuttosto blando (le primarie) era salito al potere succedendo a Silvio Il Superbo, signore della Contea di Bunga e Primo Cavaliere dell'antico sovrano Bunga, per questo da molti conosciuto come il Lord del Bunga Bunga.

Nel regno di Apulia, precisamente nella Contea di Peroni, sorgeva la graziosa cittadina di Polimniakis. Proprio qui, in una candida casa abusiva costruita a picco sul mare, Maria Scagliuzzi, di casa Scagliuzzi, si apprestata a terminare la lasagna iper calorica per la corpulenta tribù familiare che stava per varcare la porta. Soltanto le donne più tradizionali dei regni possedevano una certa maestria nell'antica arte culinaria. Da quando i cuochi stregoni Craccus, Baskiasic e Cannavaciulus avevano mostrato il potere dei fornelli a tutto il popolo, chiunque con un grembiule addosso si sentiva abile con le padelle. Si raccontava di mogli che, dopo l'ennesima brodaglia immangiabile, erano state costrette a urlare contro i mariti "togli il grembiule e vai a casa" pur di allontanarli dalla cucina. Non era il caso di Maria, nella sua lasagna gustose polpettine di carne incontravano la voluttuosa besciamella e nessuno dei grassi familiari osava varcare la soglia proibita del lavandino.

Fecero irruzione tutti insieme dalla porta principale e raggiunsero con pochi passi e grande affanno la tavola imbandita facendo razzia di pane e grissini in attesa della portata principale. Oronzis De Anghelis, figlio di casa De Anghelis e della tradizione dei maestri ferrai e in seguito elettricisti, sedeva a capotavola con una virilissima canotta intima con evidenti macchie di sugo e olio. Più volte la moglie gli aveva implorato di indossare qualcosa di più consono, ma lui era "un uomo al quale non bisogna chiedere mai" e visto che l'ultima volta si era presentato con una t-shirt con la scritta "un uomo senza panza è come un cielo senza stelle" era a tutti chiaro che in fondo fosse meglio la canotta. A destra si era piazzato il quattordicenne Giuseppiniul, che con i suoi ottanta chili di peso aveva rinunciato da tempo a diventare cavaliere, inizialmente desiderava entrare nella grande scuola di Magia della Capitale ma, visto che era poco incline anche nello studio, si iscrisse a Ragioneria. Sulla sinistra sedeva la sedicenne Filomenga, attenta ad osservare i rigidi costumi sociali locali, ogni anno infatti dimagriva sempre di più per assomigliare alla Signora Belena Rodriga, la più sensuale donna di corte di tutti regni, quella che gli uomini spiavano durante i bagni al lago per cercare di notare la celebre farfallina marchiata a fuoco sul lato destro dell'inguine.

"Di grazia, Marì, hai notato il turbinio dei piani bassi del palazzo?" intervenne Oronzis

"Mo te ne sei accorto mio sposo? C'è un nuovo arrivato in questo antico borgo" rispose Maria

"Un forestiero?"

"C'è chi dice venga dalle terre del nord, chi dal Paese dei Crucchi. Nessuno sa a che casata appartenga o che lavoro faccia. E nessuno lo ha ancora visto".

"Io l'ho visto madre" irruppe Giuseppiniul e tutti si ammutolirono sgranando gli occhi "aveva un lungo mantello nero con un cappuccio che gli copriva gli occhi, labbra carnose e barba rada".

"Potrebbe essere una spia del nord..."osservò Oronzis

"Lo escludo, gli ho guardato i piedi, le sue scarpe erano di Alviero Martini, è sicuramente di uno dei regni del sud".

"Bè si, con una prova così evidente".

I commensali rimasero in silenzio. Maria si diresse in cucina per prendere la terza porzione per tutti di lasagna, guardò fuori dalla finestra, il tempo era splendido, di li a poco sarebbe arrivata l'estate e i diffusori di notizie avrebbero parlato del traffico di calessi per raggiungere le stazioni balneari. Eppure il suo sesto senso le suggeriva che la stagione sarebbe stata diversa dal solito. Oscuri presagi le sfioravano i pensieri, tra cui viaggiavano personaggi di cui aveva sempre parlato l'Oracolo. Era assorta nel suo groviglio di idee quando vide un mantello nero attraverso la finestra. Era lui il nuovo vicino di cui tutti parlavano. Si voltò lentamente verso la finestra, gli occhi coperti dal cappuccio nero, le labbra carnose si aprirono in un lieve sorriso. "Salve" pronunciò.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 27, 2016 ⏰

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