《Andreas Muller.》

1.

" Ci sono riuscita.
Non ci credo.
Lo vedrò.
Mia madre ha detto sì, sabato si va a Roma.
Pomeridiano, arrivo.
Lo amo lo amo lo amo.
Lo vedrò, cazzo si!
Adoro infinitamente.
Posso dire "ho visto il mio idolo! Si proprio lui! Andreas!"
Lalala. " urlo mentre faccio l'audio per la mia migliore amica Erica.
Merda, il cartellone!
Devo scaricare le foto, sicuramente ci metterò quella con la tartaruga, poi quella con le felpe gnaw, una dove sorride e una mentre balla.
Lo farò domani, non vedo l'ora.
Sto scaricando l'app per il conto alla rovescia.
Penso che non potrò ricambiare mai mia madre per questa cosa, davvero le voglio troppo bene.
L'adoro.
Mi sveglia il sole che entra dalla finestra, maledetto.
Guardo l'orario e sono le 11:56, ho dormito troppo.
Scendo le scale e sento un profumo buonissimo.
"Ciao mamma!" Dico felicissima.
"Buongiorno, cos'è tutta questa felicità?"
"Come cos'è! Fra due giorni lo vedo! Tutto grazie a te! Non vedo l'ora davvero"
"Ah.."
Cosa? No aspetta. Se ora non mi manda giuro che non le rivolgo più la parola.
"Cosa ah?! Non avrai mica intenzione di non mandarmi più! Ti giuro che se non ci andiamo non ti rivolgo più la parola! Ormai me lo hai promesso. Le promesse si mantengono, ti giuro mi sto arrabbiando" inizio a piangere, mi sta salendo la rabbia ma poi mia madre mi ferma "Shh, ci andrai, tranquilla. Solo che io non posso accompagnarti, dovrai andare da sola in treno" disse con la voce più dolce del mondo.
Sinceramente non mi importa se da sola o con la mamma, basta che riesco a vederlo.
"Aspetta, quindi, un biglietto è libero.." inizio a sperare.
"Sì, cosa vuoi farci?"
"Quindi può venire Erica con me. Vero? Vero? Vero?" Inizio a saltare per tutto il salotto.