Prologo

16 2 2
                                    


Dovrei essere morta.

Potrebbe sembrare volgare da parte mia, eretico, quasi un insulto, dopo tutto il sangue che ha sporcato la mia città. La mia bella città dai palazzi bianchi. Ora, ai miei occhi, non è altro che un ammasso di pietre ammonticchiate alla rinfusa. E guardando la terra macchiata di vergogna penso solo a questo.

Dovrei essere morta. Proprio come lui. La luce dei miei occhi, il battito del mio cuore, il soffio della mia anima. Il mio amore.

Non riesco a ricordare da quanto tempo mi abbiano lasciata qui. Mia madre mi chiamava per nome, mi stringeva il viso tra le mani, ma io non riuscivo a vederla. Vedevo solo la boccetta di veleno, ormai vuota, tra le sue mani. Mio padre mi ha scossa, mi ha urlato di rispondergli. Continuava a digrignare la bocca, come quando è furioso, come l'ho visto fare tante volte pronunciando il loro nome. Pronunciando il suo nome. Lui, l'unica ragione del mio respirare. Lui, che mi amava a tal punto da decidere, vedendomi distesa immobile su un letto di pietra, di non voler più vivere, se non poteva farlo con me. Allora perché io dovrei farlo? Perché dovrei decidere di sopravvivergli?

Sposto freneticamente le mani sul pavimento, in cerca di un coccio, una scheggia, qualsiasi oggetto in grado di ferire la pelle. Non voglio altro che l'oblio, la dolce carezza della morte. Qualsiasi cosa è meglio di questo luogo di oscurità e silenzio.

Finalmente le mie dita urtano un affilato frammento di pietra. Lo afferro impaziente, pregustando il dolce sapore del suo sorriso di nuovo sulle mie labbra.

Ripeto un'ultima volta, nella mia mente, le parole che hanno cambiato per sempre la mia vita.

Io, Giulietta Capuleti, giuro su Dio e sulla mia vita di amare e rispettare te, Romeo Montecchi, finché morte non ci separi. Finché morte non ci separi.

Poggio la mia piccola scheggia di roccia sulla tenera carne del polso.

Sto arrivando, amore mio. Sto arrivando.

Chiudo gli occhi e affondo.

L'angelo di VeronaWhere stories live. Discover now