Prologo

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Si svegliò tra le forti braccia del marito come faceva abitualmente da mesi.

Scostò delicatamente quella che la stringeva sotto il seno e si alzò con l'intenzione di preparare una buona colazione da consumare a letto, approfittando delle giornate libere che avevano deciso di prendere dal lavoro.

Prima di varcare la porta della camera per dirigersi in cucina si voltò a guardare il marito.

Se cinque anni prima le avessero detto "Lui! Proprio lui sarà tuo marito" si sarebbe fatta una grassa risata, non perché le sarebbe dispiaciuto, perché sotto sotto - molto sotto, s'intende - una piccola cotta nei suoi confronti l'aveva, d'altronde già a quindici anni metà scuola gli correva dietro, ma lui era un tale distaccato e freddo nei confronti di chiunque che non fosse la madre che non riusciva a sopportarlo e stava con lui a malapena i trenta minuti del pranzo.
Il fratello, invece, più piccolo di due anni e, quindi, suo coetaneo, era il calore e la socialità fatta persona.
Troppo sociale forse secondo la madre che lamentava i continui rientri alle quattro del mattino.

Mentre rimaneva a ciondolare ricordando il passato e si beava della vista del marito che avrebbe dovuto dormire e non accorgersi di nulla,
si accorse che quello fingeva soltanto e che ogni tanto apriva l'occhio destro - il sinistro era schiacciato contro il cuscino - per sbirciare.

-Ti ho beccato! - urlò saltandogli addosso, ma quello capovolse ben presto la situazione a suo favore, come sempre, e iniziò a farle il solletico e a riempirla di baci.

-Mi chiedo come tu possa avermi cambiato così- le chiese all'improvviso.

-In realtà lo sai.

Gli schioccò un ultimo bacio per poi alzarsi definitivamente per andare in cucina.

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