Terzo giorno

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Assorbenti

Questa parola qua sopra me ne fa venire in mente altre tre:
scomodità 😑 occulto 🔮 e stress 😫.

Hai presente la scomodità che hai quando sei seduta,
magari con le gambe accavallate, o sul pullman e devi per forza
stare seduta composta? Voglio dire, chi normalmente si siede così?
Ma nessuno! Quando mi manca stare mezza stravaccata sul sedile o
con la schiena al finestrino, senza ovviamente tralasciare il fatto che
il dolore continua imperterrito a tormentarti, obv...
L'occulto invece ha luogo quando devi cambiarti a scuola. "È semplicissimo"
penserai "basta prendere l'assorbente dallo zaino e metterlo in tasca".
Ed è proprio qui la falla del piano. Non basta prenderlo e camminare via.
Ti ritrovi quindi ad aspettare che non ci sia nessuno,
che tutti i rimanenti si stiano facendo i cazzi propri: solo allora puoi
prendere l'assorbente, infilarlo nella tasca/manica/qualsiasi posto
nei tuoi vestiti e camminare con un sorriso il più innocente possibile verso
il bagno. È in questi momenti antisgamo che l'influenza di (papà ^ω^) Hermes
si fa sentire, proprio come quando la prof di ginnastica si volta e
tutti saltano l'esercizio o lo fanno a cazzo, vero Alhena56 ? 😜
In tutto 'sto casino lo stress è onnipresente: quando cerchi di non farti
notare mentre recuperi l'assorbente dallo zaino, quando hai il terrore di
macchiare la sedia, quando cerchi di non strangolare il tuo vicino di banco.
Sempre. Ovunque. Comunque.
Morale della favola: gli assorbenti sono utili a livello pratico, ma anche
in quanto ad aizzare l'istinto omicida non sono da meno...

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