Dopo aver fatto un'abbondante colazione, Judy corse a svegliare Nick, ancora sonnecchiante e immobile sul letto.
Da quando Judy gli aveva offerto di alloggiare nel suo appartamento "di lusso", Nick si comportava come se fosse al college; rincasava tardi, bighellonava in giro a fine lavoro e non perdeva l'occasione per flirtare con lei.
—Nick! In piedi!— esclamò la coniglietta.
La volpe però non voleva saperne di aprire gli occhi. La sera prima aveva fatto tardi in discoteca, benché Judy lo avesse avvertito di tornare il prima possibile.
—Nicolas Wild!— strillò Judy.
A quel punto, Nick spalancò gli occhi e fece un balzo giù dal letto. —Si?! Cosa?! Chi è?!—
—Io, volpe ottusa! Andiamo!— rispose Jud.
Nick fece un lungo sbadiglio e si guardò attorno. —Che ore sono?—
Judy si sfilò la t-shirt. —Le cinque del mattino. Dobbiamo essere alla centrale tra venti minuti.—
Nick la osservò con un sorrisetto sbilenco. —Be, abbiamo tempo...—
Judy alzò gli occhi al cielo e si sbrigò ad indossare la giacca e la divisa da poliziotta.
—Eddai...— sussurrò Nick all'orecchio dell'altra.
Judy si voltò, arrossendo fino ala punta delle sue lunghe e pelose orecchie. —Nick... Sai che se tardiamo il capitano Bogo ci uccide.—
La volpe fece le spallucce. —Non riesce neanche a schiacciare le zanzare, figuriamoci se riesce ad uccidere noi.—
—Cosa significa, Nick?— Judy sbuffò una risata. —Ieri hai bevuto di nuovo, vero?—
Nick non rispose, ma andò a posargli un dolce ed innocente bacio sulle labbra. —Che importa...—
—Nick, siamo agenti di polizia. Queste cose... Insomma, sai che è un male per te, per me... Per noi.— la voce di Judy si spezzò. —Sai quali sono le regole. Non possiamo stare insieme. Ho acconsentito di farti stare nel mio appartamento, ma... Non vuol dire altro.—
Lo sguardo della volpe sembrò ferito. Judy odiava quella regola dell'agenzia. "Niente uscite coi colleghi o altro", aveva stabilito Bogo. Ma perché?
Nick si allontanò un poco da lei e tornò a sedersi sul bordo del letto. Judy arricciò il naso e storse le labbra. —Mi dispiace, Nick... Io... Vorrei non fosse così.—
La volpe alzò la testa e sorrise. —È tutto a posto, Carotina.— allargò le braccia. —Solo, non piangere per questo, o mi viene voglia di abbracciarti.—
A quelle parole, Judy fece una sonora risata e, tra una lacrima e un'altra, zampettò verso di lui e lo strinse in un abbraccio.
Odiava quelle stupidi leggi, ma, nonostante tutto, i suoi sentimenti non poteva cambiarli niente e nessuno; amava Nick, e lui amava lei. Nessuna legge poteva impedirgli di smettere di provare sentimenti reciprochi.
Nick le prese il volto tra le mani, asciugandole le lacrime con i pollici. —Io ti amo, Judy Hopps.—
La coniglietta sorrise. —E io amo te, Nick Wild!— e si sporse in avanti, per tornare a toccare le sue labbra con le proprie, perché quella vicinanza la faceva sentire libera e felice.
In fondo, nessuno l'avrebbe mai saputo.🐰🐺🐰🐺🐰🐺🐰🐺🐰🐺🐰🐺
Ehilà amici! 🤓
Spero che questo piccolo capitolo su Nick e Judy vi sia piaciuto!
È solo una piccola storiella, lo so, ma forse presto ne scriverò altre.
Fatemi sapere che ne pensate! 💙
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Regole [Judy&Nick]
FanfictionJudy e Nick sono ormai colleghi di lavoro a Zootropolis, e la loro amicizia inizia a diventare qualcosa di più. Le regole però sono del tutto contrarie: non si può uscire con un collega o altro.