Serata intensa

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Capitolo 04

Alzo il viso verso l'alto guardando quante stelle ci sono in cielo, sorridendo come un idiota e mettendomi poi a ridere, senza alcun motivo apparente. Accidenti, dovevo bere di meno e non so neanche che ore sono, forse le nove o giù di lì... boh, dovevo fare una cosa credo, peccato che adesso la mia mente sia una nebbia di alcol e risate. Comincio a camminare per strada barcollando, ma un braccio mi ferma costringendomi a voltarmi, incontrando lo sguardo del mio amico; al quale continuo a sorridere come uno scemo, cosa di cui mi rendo conto, ma è più forte di me. Ho tanta voglia di divertirmi!

«Greg!!!» esclamo abbracciandolo, come se non lo vedessi da una vita.

«Dai che ti accompagno a casa» mi dice mettendomi un braccio intorno alle spalle, per poi guardarsi intorno. «...da che parte era?» chiede perplesso.

Scoppio a ridere, piegandomi sulle ginocchia. «Sei ubriaco!!» esclamo puntandogli un dito contro.

«Senti chi parla?! Tu lo sei più di me!!» replica offeso, ma solo per cinque secondi perchè scoppia inevitabilmente anche lui a ridere.

«Colpa tua che continuavi ad offrire giri» è assurdo, siamo come due adolescenti che si sono ubriacati la notte dell'ultimo dell'anno e pensare che non bevevo così tanto neanche allora. Scivolo cadendo con il culo a terra, cosa che non ci aiuta a tornare seri, per niente! Un pensiero mi attraversa la mente e subito mi batto una mano sulla fronte. «Dovevo fare una cosa, accidenti!!» urlo quasi guardando il cielo.

«Che cosa?!» guardo Greg che mi tira su in piedi, poi stringo le spalle e allargo le braccia.

«Ah, non so... non ricordo» e rido, di nuovo. Riuscirò mai a smettere? No, non credo.

«Come significa che non ricordi?!» mi guarda con occhi sgranati, apparendo ai miei ancora più buffo e poi è tutto rosso in viso, oddio!!

«Non ricordo, ed è tutta colpa tua Ispettore» ...sì, assolutamente! È colpa di Greg se mi sono ubriacato e adesso non ricordo più che cosa dovevo fare, ma forse non era importante... o sì?! Comunque è più divertente vederlo mentre agita le braccia, come se salutasse qualcuno in lontananza. «Ehi, ma che fai?» chiedo sentendo una leggera nausea a seguire il movimento delle sue mani con gli occhi... oddio, adesso mi gira anche la testa.

«Ehi, guarda chi c'è!!» esclama sorridente guardando dietro di me.

«Chi c'è chi?» chiedo, ma non faccio neanche in tempo a voltarmi che vengo costretto a farlo da qualcun'altro che mi afferra con decisione per un braccio. «Ehi!!» mi lamento un po' indignato.

«Che cosa stai facendo?!» tuona nelle mie orecchie una voce dai toni profondi e familiari. Ma io lo conosco! Alzo lo sguardo sullo sconosciuto, che tanto sconosciuto non è e gli sorrido contento, per poi afferrarlo per il bavero della giacca e schioccargli un sonoro bacio sulle labbra.

«Sherlock, ci sei anche tu» sorrido possibilmente ancora più di prima, tanto da farmi male alle guance, ma adesso ho un motivo. Gli circondo il collo con le braccia e torno a baciarlo con trasporto, affamato di queste labbra che mi sono mancate tanto... ma tanto, tanto, tanto. Ok, sono sbronzo è ufficiale.

«Ah!! Lo sapevo!» mi batte una mano sulle spalle Greg. «Adesso però devo scusarmi con Mycroft, accidenti...» dice qualcos'altro, ma non l'ascolto perchè sento le braccia di Sherlock circondarmi la vita.

«Dove andiamo di bello?» chiedo tra il divertito e il sorpreso.

«A casa» ci rimango male a sentire il suo tono arrabbiato, decidendo di provare con un altro approccio. Scanso il colletto sia della giacca che della camicia con una mano e appoggio le labbra su quella porzione di collo che riesco a scoprire, sentendola fresca, inebriante e dannatamente eccitante. Lo sento tremare, ma non si scompone e mi da il nervoso, anche quando prende il cellulare e comincia a messaggiare.

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