"Oh, andiamo, Jane." Dice la mia migliore amica sedendosi sul divano. "Devi piantarla di fumare."
"Non capisci, Marge. Il fumo è vita, mi fa uscire dai mille pensieri che vivono nella mia mente." Dico inspirando la nicotina, noncurante dall'espressione che ha Marge in viso.
"Il fumo ti causa problemi, non te li risolve." La sua espressione cambia notevolmente quando poso la sigaretta nel portacenere, situato in un tavolino nero.
Colui che non fuma non potrà mai capire il piacere di chi fuma. Il fumo è l'antidoto per ogni cosa, ti fa stare bene. E non mi importa se morirò per un cancro del cazzo, io continuerò a fumare perché io non oso immaginare una vita senza fumo. Convivo con il mio cancro da due anni ormai, non c'é più nulla da fare. Che si vada a fottere il medico, io fumo. E fumerò fino a quando non morirò.
"Sai i rischi del fumo, Jane?" Dice Marge incrociando le gambe.
"Si, Marge. È questo il motivo per cui c'è un fottuto cancro dentro di me. Ma sai, tesoro? Io sono felice così. Voglio vivermi la vita, non sarà un cancro a impedirmi di fumare." Dico con un'area da saputella e intrecciando una ciocca dei miei capelli al dito.
Marge sospira esausta, sapendo che, non può farmi smettere di fumare.Il mio cellulare squilla e io lo prendo. Sbuffo quando leggo il nome del tizio che mi sta chiamando. Brutta cosa, gli ex. Rifiuto la chiamata e mi alzo dal divano in pelle nero. Vado in cucina e mi preparo un the. Se Marge lo vuole, può farselo da sola.
Odio le persone che mi dicono cosa devo fare, e quando lo devo fare. È la mia vita, è il mio cancro. Me lo gestisco da sola, tanto morirò lo stesso, cancro o non cancro. Quando ho saputo di avere quest'essere dentro di me, non mi sono preoccupata tanto. Ho pensato che tanto morirò ugualmente, quindi cazzo, lasciatemi vivere la vita. Farò tutte le cose che mi sentirò di fare, senza eccezioni. Perché questa sono io, questa è Jane Hans. E chi non mi sopporta, che se ne vada a fanculo.
"Jane?" Dice Marge entrando in cucina. Sto notando adesso il bellissimo outfit che indossa, ovvero maglietta nera, skinny jeans neri strappati e vans nere con la suola alta. Siamo amanti del nero, il nero sta ovunque.
"Si, Marge?" Dico versando il the nella mia tazza.
"Posso avere un pò di the?"
Come non detto. Vorrei risponderle 'oh, bella, te lo fai.' Ma non ne ho il coraggio. Anche se ultimamente mi sta sul cazzo Marge, ha fatto molto per me. Sbuffo e annuisco. Quel poco the che è rimasto lo metto nella sua tazza, e ne aggiungo un pò di mio. Perfetto.
Entrambe ci sediamo negli sgabelli della mia cucina e sorseggiamo il the.
Marge è una ragazza piena di se, e siamo entrambe l'opposto. Io sono dura e prepotente, lei dolce, o quasi. Mi meraviglio di come andiamo d'accordo. All'inizio la odiavo, ma l'ho amata da quel momento in cui persi i miei genitori in un incidente, lei c'è sempre stata. Ecco una delle cause del fumo, ovvero, del perché fumo. Mi sento... sola. Anche se non lo sono, mi sento come se fossi sola. Ed è deprimente.
Marge ha i genitori, ed è una ricca sfondata. Adoro i suoi genitori perchè mi danno sempre soldi, e, con i loro soldi mi mantengo. Non che domandi io a loro di darmi soldi, semplicemente mi trattano come una seconda figlia. Ed io, li tratto come genitori. E adoro questa cosa."Prima mi ha chiamata Michael." Dico a Marge.
"Che stronzo. Prima ti molla, poi ti chiama." Dice bevendo l'ultimo sorso del suo the.
È esattamente così, Michael mi ha mollata e calpestata. Mi calpesta giorno per giorno, chiamandomi e dicendomi quanto io faccia schifo. Mi ha usata e maltrattata per quattro anni, ha abusato di me -anche sessualmente- e nemmeno si è scusato. Perché infondo, questa è Jane. La donna usata e maltrattata da tutti.
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[MezzoRespiro.]
RomanceI was cheated by you and I think you know when. So I made up my mind, it must come to an end. Look me at now, will I ever learn? I don't know how, but I suddenly lose control, there's a fire within my soul.