Il cuore non perdona

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Anche dopo venti anni di carriera é sempre cosí angosciante vedere freddi e puzzolenti corpi stesi per terra.
Prima il sangue mi faceva senso, adesso non mi fa più alcun effetto. Ne ho visti tanti di cadaveri e a volte mi sembra ancora di sentire le loro agoniose grida . Ogni giorno rischiò la morte ma , io la morte l'ho vista in faccia un milione di volte, non mi fa più paura. Poche persone sanno come si sente un poliziotto quando riceve la notizia di un nuovo decesso. Il senso di colpa di non essere stato li per poter salvare la persona che terrorizzata davanti al suo destino gridava aiuto é grandissimo. L'unico rimedio per un poliziotto per riempire il suo senso di colpa é trovare l'assassino, fargli pentire di quello che ha fatto e fargli sputare sangue.
La maggior parte delle volte, la vittima non sente nessun dolore e l'assassino non uccide solo il suo bersaglio, ma si porta via anche tutti i suoi parenti. Ho visto donne suicidarsi dopo l'assassinio dei loro mariti, ho visto bambini diventare orfani e madri piangere per la perdita dei loro figli. Io porto l'odio per questi bastardi. Li metteró nel posto in cui devono stare.
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Oggi un avvocato é stato ritrovato morto, in camera sua. Il suo vicino lo vedeva ogni giorno uscire alle 9.00 del mattino. Usciva per andare a lavorare e per una settimana l'avvocato non si vedeva più. Il vicino insospettito va a bussargli alla porta, ma nessuno apre, tutto a un tratto sente un'odore strano, come di qualcosa lasciato a marcire. Cosí rientra in casa sua e chiama la polizia.
Io sono stato nominato a questo caso.
Arrivo nel luogo del delitto e la camera é molto disordinata, vestiti per terra, vasi rotti e pieno zeppo di cartacce. É una stanza piccola c'è solo una scrivania e un letto. Due miei colleghi sono già a lavoro, uno scatta le foto e l'altro imbusta ogni oggetto sporco di sangue o sospetto.
Quello che sta facendo le foto si gira -"Buongiorno signor lorevic. Anche lei qui? Non sapevo avessero affidato questo caso anche a lei..."
-"ebbene si, lo trovi strano? Ogni volta che voi due dovete risolvere un caso chiamano sempre me.."
Il fotografo da una risatina ironica
"ma guardalo smettila di fare lo sbruffone, mentre te l'hanno scorso facevi i capricci noi eravamo qui a lavorare..."
L' anno scorso mi sono comportato da codardo. Non ce la facevo più a fare il poliziotto, volevo solo avere una vita normale, forse anche una famiglia. Quindi mi sono dimesso e per mia sfortuna propio in quel anno, sono sorti tre killer. In tutto, i tre, avevano fatto ventuno uccisioni in soli cinque mesi. Non riuscivano a trovarli. Guardavo il telegiornale seduto nella poltrona di casa mia, mentre della gente moriva e questo non mi stava bene. Cosí sono ritornato alla polizia e in due mesi ne ho trovati due. Il primo assassino era un panettiere, aveva ucciso tutta la sua famiglia dopo aver avuto un attacco di panico. La causa del suo shock non è mai stata trovata ma, io penso solo che avesse qualche rotella fuoriposto. Non riuscivano a trovarlo perché i suoi spostamenti non seguivano nessun senso logico ed era difficile colocarsi  nella sua testa. Il secondo era un ragazzo che proveniva da una famiglia razzista. lo appoggiavano ad avere disprezzo per le persone di colore e tutte quelle che uccideva lo erano. Iniziò con il suo compagno di banco, poi con il suo vicino di casa e così vi Il terzo sembra essere quello più difficile. Non lascia nessuna prova, niente di niente, neanche un capello, una macchia, nessun errore. il suo obbiettivo sono le donne incinte, non ha mai ucciso uomini. Non ho ancora capito il perché. Uccide solo di notte. Accoltella ogni sua vittima al cuore e lascia il bambino morire dentro alla pancia piano, piano. La gente ha iniziato a chiamarlo "widower". La notizia é iniziata a girare per i social network. I telegiornali parlano sol.

Non riesco a trovare una giusta risposta da dare al fotografo, allora sto zitto e inizio ad analizzare la scena.
La vittima ha subito un trauma d' accoltellamento al cuore, forse morta senza neanche essersi svegliata, il corpo é completamente senza ferite e dal tipo di taglio riesco a riconoscere un colpo secco e sicuro. Il coltello é rimasto infilzato propio sopra la cassa toracica. Il corpo é in una posizione alquanto buffa. Veste delle mutande bianche e una maglietta verde a maniche corte. Trovo strano che l'assassino debba aver fatto tutto questo casino per uccidere una persona che dormiva; a meno che l'assassino era un incapace ma, é molto improbabile.
Faccio un giro della casa. Entro in cucina e sento immediatamente un odore strano provenire dal frigorifero, così mi avvicino e lo apro. C'è del limone ammuffato, del formaggio marcio e delle birre di cui cinque sono nel cestino accanto al frigo. Oltre alla puzza di cadavere il suo vicino avrà sicuramente sentito anche la puzza di piedi di questo formaggio, perché é veramente forte. Torno nella stanza da letto e vedo il mio collega che fruga tra gli oggetti personali del avvocato e a un certo punto dalla tasca dei pantaloni prende un telefono. Attira subito la mia attenzione perché è sempre importante guardare i messaggi della persona per provare a conoscere il suo carattere e i suoi problemi. Diciamo...frugare nella sua vita privata ma, non credo abbia ancora tanta preocupazione per la sua privacy adesso.
Ci sono quindici chiamate perse e tre messaggi ricevuti... "Ronald perfavore chiamami."..."Ronald dove sei finito?"..."Ronald, hai cambiato numero?".
A un certo punto vibra il telefono, é un messaggio della sua ragazza: "amore, come stai? Non so neanche cosa dovrei dire in questo momento. ti chiedo scusa, mi vergogno di aver fatto quel che ho fatto. Anche Dereck é amaramente pentito. Io ti amo ancora...".
La sua ragazza che chiede scusa? E nomina un'altro uomo?...
Ma certo! Ho trovato!
-" Miei cari amici non siamo davanti a un assassinio...ma senza dubbio, davanti a un suicidio"
-" ma come?"- dice il fotografo alzandosi in piedi allarmato.
Le cose sono andate in questo modo; la vittima in qualche modo ha visto la sua fidanzata che lo tradiva, così, é arrivato a casa distrutto da quello che aveva visto, per sfogarsi si é sgolato ben cinque birre e dopo la quinta non era più sobrio. Ha iniziato a distruggere tutto e a buttare le cose per terra, così, é andato a prendere un coltello in cucina e si é ucciso propio vicino al suo letto.
"Ma... come hai fatto?"...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 26, 2016 ⏰

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