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14 febbraio.

Margo era seduta in terza fila,durante l'ora di storia,e stava cercando di ascoltare la voce stridula e continua della professoressa per distrarsi dal fisso pensiero che da qualche giorno la faceva dare di matto:Harry.

Non era quel tipo di pensiero che fa una persona innamorata,perchè lei no,non lo era.O almeno non lo era di Harry. Il suo era quel tipo di pensiero che ti turba,a cui devi per forza trovare la risposta per metter fine al suo tormento. Lei non ci riusciva.
Non riusciva a comprendere cosa gli avesse fatto,a patto che ne fosse lei la causa ovviamente.

Perchè Harry non le scriveva o non le rispondeva più? Perchè ció era successo di punto in bianco?

Queste erano lo domande più frequenti che si poneva.
E non riusciva a rispondervi,proprio non ce la faceva.

Ma a quanto pare,il sostituire i suoi pensieri seguendo la lezione,non aveva prodotto il risultato desiderato,poichè lei stava riflettendo ancora sul ragazzo.
Se ne accorse,peró,solo quando il suo vicino di banco le scosse leggermente il braccio.
A quel punto decise di ritornare alla lezione,che nel frattempo si era interrotta e le bastó guardarsi attorno per capire il perchè.

Tutti gli occhi delle persone presenti in quella stanza erano rivolti verso di lei,anche quelli della professoressa.

In piedi,di fianco alla porta d'ingresso dell'aula,Harry con una mano in tasca e nell'altra un grande mazzo di rose rosse.

eccovi un capitolo diverso dal solito,che non sia scritto solo di messaggi.
credo che questo sarà l'unico,o quasi,di questo genere.

spero vi piaccia comunque. :)

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