La comunicativa,l'arte di parlarsi e dire con chiarezza ciò che si intende e si sente,di ascoltare l'altro ed essere sicuri di aver capito bene,è da tutti i punti di vista la capacità principale per creare e mantenere un rapporto d'amore.
Nel suo discorso di ringraziamento per il Premio Nobel 1950,il grande autore americano William Faulkner disse:
Credo che,quando il tocco dell'ultima campana del destino sarà svanito dall'ultima infima roccia appesa all'ultima sera rossa e moribonda,perfino allora e là,ci sarà un suono: quello della voce,sparuta e inesauribile,dell'uomo,che ancora parla.
E' indubbio che Faulkner aveva ragione. Il mondo è pieno di discorsi. Continuamente,anche quando dormiamo,siamo impegnati in qualche tipo di comunicazione,soprattutto verbale (anche se solo con noi stessi). Parliamo di gioia,di odio,di paura,di pace,di dolore,di colpa,di speranza,di minaccia,di rimpianto,di estetica,di invidia,di spregio,di pura informazione e,si spera,in mezzo a tutto questo,anche d'amore. Come continua Faulkner nel suo discorso,è giustificata:
...non solo perché l'uomo,unico fra le creature,ha una voce inesauribile,ma perché ha un'anima e uno spirito capaci di compassione,sacrificio e perseveranza.
Le parole di compassione,di sacrificio,di impegno,anche se udite troppo raramente,restano la materia più preziosa di un rapporto d'amore.
Diversi anni fa,quando tenevo il mio corso di Amore,avevamo deciso di tentare un'esperimento. Ci eravamo messi d'accordo di avvicinare le persone importanti della nostra vita e dire loro che "veramente le amavamo e le apprezzavamo". Scoprimmo che quello che in superficie appariva semplice e naturale,era molto più difficile di come ce l'eravamo immaginato. La maggior parte degli studenti si sentivano confusi e a disagio nell'esprimere l'amore; molti non riuscirono mai a portare a termine l'incarico. Quando ci ritrovammo a discutere le nostre esperienze ci parve strano che così tanti di noi si fossero sentiti imbarazzati perché dovevano dire parole d'amore! Eppure,avevamo davanti agli occhi il motivo per cui queste si sentono così raramente,o sono pronunciate a bassa voce. Sappiamo che l'amore inespresso è la causa principali di rimpianti e dolore: eppure,solo di fronte alla morte ci preoccupiamo di onorare gli altri in pubblico e di esprimere affetto e riconoscenza per ciò che hanno fatto per noi.
Come ho già detto altre volte,sono stato tanto fortunato da nascere in una famiglia dove si parlava spesso d'amore. Non erano sempre parole dolci e gentili. Mamma parlava a voce alta; anzi,direi,gridava spesso.
Non conosceva il consiglio dei dotti psicologi:《Non urlate e non picchiate i vostri figli,perché le ferite,verbali o psichiche,lasciano cicatrici perenni》. L'ho sentita proferire minacce tipo 《ti spacco la faccia!》,cosa che,devo ammettere,ha fatto in qualche occasione: mi porto dietro un incisivo rotto che lo testimonia. La sua espressione americana preferita (non ho mai capito perché,o dove l'avesse imparata) era 《shut up!》 (《chiudi il becco》). Neanche papà aveva paura che un ceffone ben assestato potesse turbare in modo permanente la nostra psiche; non sapeva cosa fosse,la psiche,e non gliene importava un bel niente. Lui e la mamma erano portatori di valori che volevano farci condividere,e noi non abbiamo mai messo in discussione se ciò avvenisse 《per il nostro bene》o meno. Ma questo comportamento energico non mancava di espressioni amorose più gentili. Mamma non tornò mai dal mercato senza portare a ciascuno un po' di cioccolato,il frutto o il dolcetto preferito; sia papà che mamma ci abbracciavano sempre per salutarci e ci baciavano spesso,di giorno e di sera prima che andassimo a letto. Le ferite cicatrizzano presto quando sappiamo,senza ombra di dubbio,di essere circondati d'affetto.Con amore affidavano a Dio le nostre anime,nutrivano i nostri cervelli con la conversazione e gli studi,e i nostri corpi con cibi deliziosi. Mamma insisteva anche per un amorevole periodo di《pulizie di primavera》per il fisico: un periodo di digiuno e citrato di magnesia!
Come ricompensa,avevamo precedenza assoluta per la giornata nell'uso del bagno (sempre superoccupato,essendo l'unico per una famiglia numerosa) e la promessa del nostro cibo preferito l'indomani. A tutte le età,ci era assicurato un ruolo importante nella vita familiare. Eravamo incoraggiati a discutere le nostre gioie,dolori,paure,delusioni e amori: quando c'era un problema,era di tutti,e ci si aspettava che ognuno contribuisse alla sua soluzione. Ci ascoltavano,e la nostra opinione era rispettata. In un ambiente così,le lezioni della vita,più o meno meritate,diventano facili da tollerare.
Una delle lamentele più frequenti dei giovani d'oggi è che,nonostante ricevano molto in termini di oggetti,denaro e comodità materiali,si sentono privi di una comunicazione profonda. Manca un tipo di dialogo che permetta loro di ascoltare la propria voce,scoprire le proprie risorse,fare i propri errori e rimediarvi con le proprie soluzioni,in un ambiente che li appoggi.
Hanno spesso l'impressione che un vero rapporto con coloro che amano,ammesso che ci sia,abbia un valore limitato.
Un giorno una mia studentessa,una ragazza molto sensibile,venne a parlarmi di un suo problema molto intimo. Quando le suggerii di discuterne con i suoi genitori,mi disse che era impossibile perché non l'avrebbero mai capita. La persuasi a tentare,dato che il suo problema avrebbe richiesto un appoggio familiare.
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La coppia amorosa
RomanceUn libro sull'amore,la tenerezza,la compassione,la premura,la comunicazione,l'altruismo: i più vitali fra i comportamenti umani. Il messaggio ottimistico di un autore straordinario che ha conquistato gli americani con la sua fiducia nella vita,nell'...