Hai presente quei momenti in cui ti senti sola ma sei circondata dalle persone? Io mi sento spesso così, ormai vai avanti da un po'. Da un bel po'. Mi sento come un pesce fuor d'acqua, come se questo mondo non mi appartenesse. Sono tutti così uguali e io mi sento così diversa. Non so cosa mi succede, sarà che l'adolescenza ti porta a questo? Chissà, forse non sono neanche l'unica, forse tutti sono così. Eppure io mi sento diversa.
Più mi guardo intorno e più mi accorgo che questo non è una società e un ambiente che mi appartiene.
Ho idee, interessi e passatempi completamente diversi dai miei coetanei.
A me non interessa uscire e sballarmi, ubriacarmi fino a non ricordare neanche il mio nome.
Ho un modo di vedere le cose e di percepire la realtà tutto a modo mio, diverso dagli altri.
Non riesco a capire se sono io troppo diversa e loro normali, o se sono io troppo normale e loro troppo diversi.
Io non capisco le persone che sostengono di volere disperatamente qualcuno che ti dica "no dai dimmi cosa c'è" quando rispondi 'bene' alla classica domanda 'come stai'.
Se ti rispondo 'bene' vuol dire che non ho voglia di parlarne. Che sono stanca, o arrabbiata o semplicemente il mondo intero mi da fastidio. E se insisti riusciresti solo a farmi incazzare di più. Se rispondo così forse voglio solo qualcuno che si renda conto che quel giorno non è un buon giorno, che basta restarmi accanto senza parlare e senza fare domande. Che capisca che anch'io ho i miei momenti no e che non se la prenda se rispondo male o se non voglio essere abbracciata o consolata. Voglio essere io a decidere se raccontarti o meno perché sento quello che sento, senza avere paura di offenderti o farti stare male se alla fine decido che non voglio dirtelo. Se una persona ti vuole bene questo lo dovrebbe capire. Perché sono fatta così, ci sono momenti in cui vorrei spaccare tutto o semplicemente starmene per conto mio, con i miei pensieri, senza dovermi preoccupare degli altri e dei loro stati d'animo; ma poi mi passa tutto e torno come sono sempre. Senza bisogno di insistere o scavare troppo a fondo.
Perciò la prossima volta che ti dico che sto bene, per favore fai finta di crederci.
E basta.
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I ricordi ci uccidono
Подростковая литератураStavo pensando che riflettere mi dava l'opportunità di sciogliere i nodi più intrecciati dei fili più esili delle questioni. Ed io, astenendomi ad un rituale che era per me parte integrante se non essenziale della giornata, sono diventata molto, mol...