TIMIDEZZA

168 15 3
                                    

Ho desiderato così tanto che la mia timidezza scomparisse, non ho mai sopportato questa parte di me così fastidiosa; le mie catene .
Vedevo le mie compagne di classe che non si facevano troppi problemi nel fare amicizia con tanti coetanei, le invidiavo, ma cercavo di non dar loro troppa importanza . Le occasioni che ho sprecato non riesco neppure più a contarle sulle dita di una mano. Ogni volta che fallivo, rimanevo in disparte vicino ad una parete ed osservavo gli altri divertirsi; dopo un po restavo del tutto indifferente .

La lettura e la musica si sono rivelate un ottimo sfogo, potevo diventare qualcun'altro e tenermi compagnia quando passeggiavo da sola da un marciapiede all' altro . Mantenendo lo sguardo fisso a terra e vederndo la mia immagine riflessa in una pozzanghera insieme a quello scorcio di cielo plumbeo, continuavo a ripetermi quanto fossi patetica e superavo con un salto una dopo l'altra .
Davanti all'ennesimo riflesso, con più convinzione di quanto non avessi pensai alla cosa più stupida che potessi desiderare.
- Perché non sparisci e mi lasci in pace ? Timidezza del cavolo ? - chiesi mordendomi il labbro dalla frustrazione .
- Se è questo che vuoi .. - disse debolmente una voce nella mia testa
- Non dare sempre la colpa agli altri per le cose che non vanno nella tua vita .. - finì, sotto al mio sguardo stupito, la sagoma di una bambina comparsa in un istante, composta dall'acqua dell'ultima pozzanghera in cui mi ero specchiata .
- Addio .. - disse scoppiando, ricoprendomi di schizzi d'acqua sporca come fece un camion passando su una pozzanghera e riversando l'acqua sui miei pantaloni . Mi voltai in dietro e gli urlai contro gesticolando freneticamente e ricevendo un occhiata di rimprovero da parte di un anziana che mi irrito ancor di più e le riservai uno sguardo minaccioso e molto eloquente .
Diedi le spalle all anziana e per errore misi un piede nella pozzanghera che credevo svanita . Possibile che quella bambina fosse stata un illusione, forse colpa della musica ? Mi tolsi le cuffiette che cacciai in tasca continuavo a camminare guardando avanti con spavalderia.

Scesi sull'argine del torrente sotto il ponte e lanciai dei sassi nell'acqua .
- Ehi mocciosa fatti vedere ! So che sei qui, non farmi arrabbiare ! - esclamai ancora irritata osservando la superficie dell' acqua, ma non si mostrò. Mi grattai la testa un momento osservando il cielo, chiudendo un attimo gli occhi .
- .. Scusa, scusami .. Non dovevo reagire così .. potresti dirmi chi sei ? Almeno questo .. - dissi con tono più calmo e tranquillo sedendomi per terra e rimanendo in silenzio .
Aspettai osservando il torrente, aveva bisogno di tempo quella piccoletta, non volevo pensare al peggio . Solo ora riuscivo a percepire che qualcosa era cambiato nell'aria, ma ero io ad essere cambiata .
- Ecco, mi hai trovata .. ed io che pensavo di essere brava a nascondino .. - mormorò in tono quasi deluso, sedendosi vicino a me con un fiore in mano .
Il corpo come il vestito era solo un contorno accennato e trasparente, delle leggere increspature che si vedevano ad ogni suo movimento . Gli occhi erano neri come bottoni . Guardava davanti a se e non incrociava volontariamente il mio sguardo, sospirai soltanto; io mi comportavo sempre così quando ero vicina a sconosciuti, ma io non ero una sconosciuta per lei .
- Tranquilla, non sei tanto scarsa, più di me non c'é nessuno. Una volta mi hanno trovata subito, io invece ho dovuto cercare per cinque volte di fila .. - dissi ridacchiando, quell'episodio mi aveva reso antipatico quel gioco .
- Forse avremmo dovuto impegnarci di più quel giorno .. Volevi sapere chi sono, no ? - chiese guardandomi qualche secondo negli occhi per poi distoglierli poco dopo, sapeva già come continuare .

- Io dovrei essere la tua timidezza, quella parte di te che odi così tanto .. da quando sono nata non hai fatto altro che crearti un muro di solitudine, anche a causa mia; per questo ti chiedo scusa. Oggi non ho più resistito e ti ho lasciata .. - disse muovendo i piedini toccando a ritmo regolare le punte delle scarpe trasparenti, togliendo il primo petalo del fiore giallo .

- Dell'avermi lasciata non posso darti torto, dev'essere stato frustrante resistere per tutti questi anni . Sai una cosa ? Ti da una bella sensazione non essere più timidi, é piuttosto liberatorio, però manca comunque qualcosa .. - dissi osservandola, mentre staccava il secondo petalo; sembrava essere un messaggio in codice quel suo gesto malinconico .
- Immaginavo come fosse vivere senza più catene, come stiamo facendo ora e non é una situazione così malvagia . Io voglio continuare a vivere così, anche se da sola .. - disse assottigliando lo sguardo e staccando l'ennesimo petalo .
- Non sarai mai veramente sola, ci sono io con te e tu con me . Siamo legate per cui non possiamo evitare di ricongiungerci, ovviamente dopo aver sbollito la frustrazione o qualsiasi altro brutto stato d'animo. Correggimi se sbaglio .. - dissi e l altra ripeté lo stesso gesto
- Se ne sei così sicura, allora perché hai continuato ad insultarmi fino ad ora ? Su una cosa hai ragione, devo debellare le brutte sensazioni e forse ci vorranno anni . Grazie per aver cercato di rimettere a posto le cose .. - mormorò mordendosi il labbro e chiudendo di scatto la mano sul tessuto trasparente del vestito e staccando l ultimo petalo del fiore .

- Per favore facciamolo insieme .. Non lasciarmi ad una vita così libera, non mi si addice .. - mormorai osservandola allarmata e posandole una mano sulla spalla .
- L'ho già fatto, come puoi vedere, e dopotutto non credi sia meglio così ? - chiese lanciando il gambo del fiore nel fiume e voltandosi verso di me sull'orlo del pianto . L'abbracciai senza pensarci due volte .
Il corpo era umido e senza un odore caratteristico, con l orecchio che avevo vicino alla sua testa potevo udire il moto frenetico delle onde che pian piano si annullava, come il suo opporsi a quella stretta disperata.
- Io non ti lascio andare per la seconda volta .. - mormorai piano sull' orlo del pianto .
- Se è questo che desideri ti accontentero, ma non dovrai più lamentarti .. - disse posando una mano sulla mia testa, era stranamente soffice e morbida .
Il peso del suo corpo sparì d'un tratto e caddi in avanti facendomi scudo non le braccia .
Tutto era tornato normale ed a quanto pareva, mi sarei dovuta impegnare molto di più per riuscire a superare quel muro che mi ero costruita come protezione. Mi alzai in piedi ed osservai il cielo che finalmente si stava rischiarando. Iniziai ad incamminarmi verso casa, avevo sempre odiato il brutto tempo .

ANGOLO AUTRICE

Salve a tutti !
Spero che vi sia piaciuta come al solito la storia, quasi sicuramente ci saranno errori che non ho visto, ma va be .. ^^

Sembra strano, ma é una storia nata da un compito di antologia e mi sono detta "perché non pubblicarlo ?" e detto fatto .

Allora alla prossima !

TimidezzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora