one rose for the stripper

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mikey's pov


Mi giravo e rigiravo nel letto in cerca di una posizione comoda per dormire. Gli incubi mi stavano mangiando vivo. La mia cameretta non sembrava neanche più lei, le ombre se n'erano impossessate, oltre a me. La rendevano cupa. I pupazzi, di giorno dolci e carini, adesso mi guardavano, pronti per saltarmi addosso. I poster erano in agguato, attendendo il momento giusto per attaccarmi e soffocarmi. Mi alzai di colpo, col fiatone. Accesi immediatamente la luce - fortunatamente l'interruttore era accanto al letto. Quel maledetto cane di peluche riprese a sorridermi e Billie Joe continuava a cantare sulla parete.

Decisi di scendere dal letto: non avevo sonno. Mi vestii con dei jeans neri, anfibi neri, la maglietta lasciai la stessa del pigiama e in più misi una felpa. In tutto il mio abbigliamento nero, i capelli si abbinavano perfettamente. Solitamente li acconciavo bene, ma quella notte non m'importava.

I miei passi mi portarono in giardino. Andai dal cespuglio delle rose e ne tagliai una. Scelsi quella più rossa, quella che sembrava più romantica e poetica, più profumata. Mi accertai di tagliarle anche le spine. Non avrei voluto tagliarmi o peggio ancora, ferire gli altri. La presi perchè i fiori mi mettevano allegria, mi serviva una compagna nella mia vventura notturna.

Stavo girovagando per le strade della mia città senza meta. Penso siano state le due, o le tre di mattina. Non avevo preso con me il cellulare per cui non ho avuto la certezza di che ore fossero. La luna quella notte non era completamente piena - questo è un bene. Divento scorbutico e un po' strano col plenilunio.

Il colore acceso della rosa risaltava ancora di più con i miei vestiti scuri. Le luci dei lampioni la facevano brillare.

La notte, spesso camminavo fuori per semplice noia. Stavo lentamente perdendo la mia guerra contro l'insonnia.
Non sono uno di quei ragazzi che fumano, bevono e si drogano. Non ho mai provato una sigaretta o qualche altra roba che non fa bene per me. Preferisco un film in streaming e del gelato al posto di un sabato sera in discoteca insieme a qualche pasticca.

Le potenti luci fucsia di un locale notturno mi accecarono all'improvviso. Quei colori stavano rovinando la mia vista e la mia delicata rosa. La musica era talmete alta che il battito del mio cuore seguiva perfettamente il ritmo della canzone. Non mi concentrai su altro.

Lo strip club.
Il posto in cui si riuniscono tutti i peccati e le tentazioni.

Senza timore, entrai.

...Chi voglio prendere in giro, non riuscivo praticamente a muovermi per la paura. Le mie mani stavano tremando come le ginocchia. La gente, lì dentro, era troppo scatenata per i mie gusti.

Dato il mio orientamento sessuale, mi accertai di entrare in un locale gay, ovviamente. Mi schifai quando vidi che, seduti ai tavoli e non, c'erano anche dei signori troppo maturi che toccavano i corpi mezzi nudi dei ragazzi spogliarellisti.

Ero molto confuso, mi guardavo attorno con la bocca semiaperta. Mi rigiravo il fiore tra le dita e lo custodivo come se fosse stato un bambino.

Un ragazzo moro, con la pelle abbronzata e la mascella decisa, mi si avvicinò. Aveva una gonnella bianca e dei reggicalze dello stesso colore. La maglia era corta, si poteva vedere molto bene l'ombelico e gli addominali scolpiti, e sempre bianca. Teneva in una mano in equilibrio un vassoio con dei drink sopra. Erano colorati ed ogni bicchiere aveva il suo ombrellino di carta.

"Vuoi bere qualcosa, tesoro?" mi parlò. Si dovette avvicinare al mio orecchio per farsi sentire. La sua voce era dolce e sensuale. Avvolse una mano intorno al mio bicipite e strinse un po'.

Scossi gentilmente la testa e gli rivolsi un sorrisetto di scuse, poi mi allontanai velocemente da lui e le sue lusinghe.

Venni spinto da un altro individuo, più basso di me ma sembrò avere qualche anno in più. Lo mandai a quel paese mentalmente, evitando un linguaggio che a mia madre non sarebbe andato bene, per l'arroganza con cui lo fece. Si diresse velocemente in un punto della sala dove la folla era più fitta. Tutti erano alzati in punta di piedi per vedere meglio. Così andai a vedere cosa stesse succedendo, dato il forte casino.

One Rose For The Stripper || Muke ClemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora