È iniziato tutto in quel lontano 2009.
Avevo 10 anni.
Per pura casualità iniziai a seguire Glee in televisione.
La prima cosa che notai fu lui.
I miei occhi iniziavano a brillare come le stelle appena incrociavano il suo sguardo.
Era così surreale.
Davanti ai miei occhi, nello schermo di un televisore, c'era il ragazzo più bello che avessi mai visto.
Per me era come osservare un supereroe quando passava per quei corridoi con la sua giacchetta rossa del McKinley.
E quei suoi dannati occhi, li sto guardando proprio ora.
E la sensazione dopo 6 anni è rimasta la stessa.
Puntata dopo puntata i miei sentimenti aumentavano sempre di più.
Appena tornavo a casa mi sedevo davanti al televisore e aspettavo con ansia di vederlo.
E poi eccolo li, Cory Monteith.
Il mio angelo custode, il mio re.
Osservavo ogni minima particolarità del suo corpo, notavo tutte le differenze.
E quando sentivo la sua voce il mio viso si ricopriva di lacrime.
La sua voce sprigionava in me tutto ciò che avevo dentro, tutto quelle cose che erano rinchiuse nella mia mente.
Mi sentivo spiritualmente, emotivamente e fisicamente al sicuro, può sembrare da pazzi ma era proprio così e lo è tutt'ora.
Sognavo quel benedetto ragazzo tutte le notti.
Lo sentivo vicino, sentivo le sue braccia che mi avvolgevano a lui.
E l'unica cosa che desideravo era poterlo vedere, potere averlo davanti ai miei occhi realmente non per alcuni secondi ma per tutta la vita.
