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"Questo è il posto migliore se volete proteggere Hope. Non sono d'accordo con il piano di Klaus ma gli ho promesso che proteggerò questa bambina a qualunque costo. L'ho promesso a lui e l'ho promesso a te e qualunque cosa accadrà oggi, questo non cambierà."

Hayley annuì appena cullando dolcemente la piccola Hope. Jackson, accanto a lei, le accarezzava i capelli. Il grande bunker alle loro spalle, gli amici di Allison a pochi metri di distanza in attesa.

"Sei sicura che qui saremo al sicuro?" Jackson sospirò guardandosi intorno per qualche secondo. Si fidava di Allison; la bella cacciatrice che era una leggenda tra le creature soprannaturali. Ne aveva sentito parlare tanto nel corso degli anni, prima ancora di incontrarla, prima ancora di sapere che la vita della figlia della donna che amava era, in parte, nelle sue mani.

"Come sono sicura che presto o tardi moriremo tutti. Noi più presto che tardi probabilmente" Allison abbozzò un sorriso nonostante non ci fosse nessun divertimento in tutto quello che stava succedendo. Nonostante sapesse che, una volta tornata a New Orleans, ogni cosa sarebbe cambiata.

"Sam, Cass e Dean si prenderanno cura di voi e vi terrò aggiornati su quello che succede a New Orleans," aggiunse facendo un cenno a Castiel e ai Winchester. "Ora devo andare."

"Allison," Hayley diede Hope in braccio a Jack e le si avvicinò di qualche passo. "fai attenzione ti prego. Klaus può essere molto"

"Folle? Un pazzo lunatico? Sì lo so. Ma non preoccuparti, me la caverò." Allison strizzò l'occhio a Jackson dopo aver rivolto un sorriso alla sua amica. Che strada in salita quell'amicizia... ma era nata, anche se lei non aveva idea di come sarebbe andata a finire. Di come sarebbe finita lei indipendentemente da tutto il resto.

La donna annuì con decisione e si aggrappò ad Oliver senza pensarci un secondo di più.

DODICI ORE PRIMA

"Quindi ora che facciamo? Appurato che il tuo piano di tenere me e la bambina prigioniere nel castello non può funzionare."

Allison abbozzò un sorriso e scosse poco il capo alzandosi. Raggiunse Klaus all'estremità della stanza e sospirò fermandosi accanto a lui posando lo sguardo su Freya.

La ragazza stava mescolando delicatamente una tisana chiara dentro bellissime tazzine di porcellana; sembrava spaventata, come Allison non l'aveva mai vista e le storie che aveva raccontato su Dahlia le tornarono in mente chiare, terribilmente reali.

"Questo incantesimo," mormorò la maggiore dei Mikaelson. "Dahlia lo chiama kenning."

"Che sarebbe?" Elijah incrociò le mani poggiandole sul tavolo.

"Usa dei tramiti per controllare da lontano i suoi nemici." Allison si poggiò al mobile dietro di lei e abbassò lo sguardo per un attimo. "Mi è successo in passato" spiegò sentendo gli sguardi di tutti fermi su di lei.

Klaus corrugò la fronte incrociando le braccia sul petto. "Mi domando se ci sia qualcosa di soprannaturale che non ti sia ancora capitato"

"Non credo," rispose sinceramente lei. "Ma non mi accade più da molto né mi accadrà prossimamente. Ho un sigillo Enochiano che mi protegge."

"Enochiano hai detto?" Freya sgranò gli occhi puntandoli su Allison. Non la conosceva bene ma aveva l'impressione che fosse piena di soprese. Non sapeva molto dell'Enochiano, eccetto che si narrava fosse la lingua parlata dagli Angeli, ma gli Angeli esistevano in fondo? La giovane strega trovava difficile crederci, soprattutto dopo tutto quello che aveva passato.

"Sì, Enochiano. È stato fottutamente doloroso farselo incidere sulle costole ma si è rivelato molto utile. Se tutto quello che sta succedendo adesso fosse successo qualche anno fa avrei potuto chiamare aiuto. Ci sarebbe stata una luce accecante e Dahlia sarebbe sparita dalla faccia della Terra in trenta secondi. Ma è tutto diverso ora, quindi tutto quello che posso fare è darvi una mano."

BLACK DAHLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora