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BLACK DAHLIA

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"Mikael Mikaelson!" Allison abbozzò un sorriso mettendo le mani nelle tasche della sua giacca di pelle. Aveva detto a Klaus che avrebbe parlato lei con Mikael per prima, preparato il terreno per una conversazione che poteva avere conseguenze catastrofiche per l'intera città. "Più attraente di quanto ricordassi" aggiunse quando lui si voltò per guardarla.

L'Originale sorrise piegando poco la testa, perdendosi per un attimo nel ricordo che aveva di quella donna minuta, ma forte, che gli stava davanti. Doveva ammettere che quando l'aveva conosciuta, non le avrebbe creduto se lei gli avesse detto di essere una cacciatrice; non ne aveva l'aspetto. Ma si era dovuto ricredere, mentre aiutava lui ed i Salvatore a preparare l'attacco mortale ad un Klaus che ancora non era suo amico e che, a sua volta, voleva uccidere Elena per il suo scellerato piano di creare un piccolo esercito fatto di Ibridi.

Scoprire i loro rispettivi ruoli in quella piccola battaglia che era finita con il suo corpo in fiamme era stato un po' deludente, soprattutto dopo la serata che avevano trascorso insieme. La serata in cui Mikael si era lasciato andare per la prima volta dopo secoli, la serata in cui si era creato tra loro un legame che era difficile spiegare e che gli faceva uno strano effetto al quale, per un motivo che gli era sconosciuto, era quasi affezionato.

"Allison Morgan," mormorò. "Sei ancora in città pronta a ripulire i casini del Bastardo?"

Lei annuì appena. "Non è questo il linguaggio adatto da usare davanti ad una signora," gli disse arricciando poco la bocca. "Ma d'altronde non vedi una signora da parecchio tempo, quindi capisco che tu possa aver scordato le buone maniere" lo schernì.

Mikael rise ed Allison si rese conto che aveva un aspetto paterno quando lo faceva. Quell'aspetto che Klaus desiderava vedere stampato sul viso di un Padre che non lo aveva mai considerato un figlio.

"Cosa vuoi?" le chiese l'uomo assumendo una postura che sembrava indicare che si stava decisamente mettendo in guardia.

"Io niente, ma lui vuole parlare con te." Allison indicò con un dito un punto dietro di lui ed in quel momento Mikael lo sentì; il bastardo che per anni aveva chiamato figlio prima di scoprire che invece non lo era.

"Ciao Padre!" esclamò Klaus quando l'uomo si voltò a guardarlo. "Che ne dici di venire a caccia di streghe con me?"

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"Posso portarvi qualcosa?" chiese la cameriera.

Allison le sorrise cordiale guardando prima Klaus e poi Mikael. "Io vorrei un caffè, con tre zollette di zucchero. E una fetta di torta di mele, magari con un po' di gelato accanto. Alla vaniglia se possibile."

Klaus piegò poco il capo puntando gli occhi dentro i suoi ed Allison ricambiò lo sguardo con un'espressione perplessa.

"Che c'è?" chiese all'Ibrido suo amico. "Non ho fatto colazione e questa tensione tra di voi sta consumando ogni mia energia."

"Per me un Bourbon," disse Klaus senza staccare gli occhi da Allison.

"Lasciaci!" esclamò glaciale Mikael fissando la cameriera.

Una volta che lei si fu allontanata, Papà Originale si voltò a guardare Allison. "Non siamo qui per fare un brunch, siamo qui per discutere di affari. Tienilo a mente."

"Essere meno accigliato ti farebbe bene alla pelle," replicò lei sarcastica. "Tienilo a mente."

"Basta!" esclamò Klaus. "Basta con questi preliminari. Abbiamo cose più importanti a cui pensare."

BLACK DAHLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora