1

1.3K 64 0
                                    

“buon viaggio piccola.
Chiamami quando arrivi” dice mia madre per poi darmi un bacio in fronte.
“si mamma, non ti preoccupare”
faccio un piccolo sorriso per poi ricambiare il bacio, solo dandoglielo sulla guancia.
Saluto anche la mia sorellina Em e vado verso l'aeroporto.

—.—   —.—  —.—

Prendo posto,
metto le cuffie nelle orecchie e,
comincio ad ascoltare la mia amata musica.
Non mi rendo conto di essermi addormentata, mi sveglio di soprassalto , data la voce di quell’odiata signora che parla in quei cosi dell'aeroporto.
“signori passeggieri, siete arrivati a destinazione. ”

MA FANCULO.

scendo, esco fuori da quell'aeroporto e chiamo un taxi.
Dico l'edificio a quel signore al volante sulla cinquantina.
Arrivo.

Giuro , non mi sembra vero...
Un'edificio tutto color panna, con varie fineste e un cancello abbastanza grande all'entrata.
Stupendo oddio.

Diciamo che la scuola non inizia ora, fra più o meno 2/3 giorni,
ma quelli degli anni precedenti dovrebbero essere già qui.

entro, mi dirigo in quella che dovrebbe essere la segreteria e busso
“permesso” sussurro, sentendo uno scricchiolio di una sedia, che probabilmente si sta girando.
“avanti” dice una voce femminile.
A quel punto entro.
“Buongiorno.”dico abbastanza imbarazzta.
“buongiorno”sorride lei “Sei una nuova arrivata giusto?” chiede aspettando una risposta.
“si. volevo chiederle le chiavi e il numero della stanza dove alloggerò” dico gentilmente.
“ah si, scusa. Ecco” sorride porgendomi le chiavi con un numero sopra
«« 993 »»
“grazie e scusi per il disturbo” sorrido incamminandomi verso la porta per uscire
“Di niente, e benvenuta. ” dice.

Girovago per la scuola cercando questa benedetta stanza, che non trovo.

Non ci credo, dopo più o meno 20 minuti di ricerca trovo questa porta con inciso ‘993’

Sospiro. Apro la porta, e mi ritrovo DEI BOXER SUL LETTO.
SPARSI sul letto.

iniziamo bene.

sento come aqua della doccia, con un canticchio di un ragazzo
provenire da lì.

NO DIO. PERCHÈ A ME!?

Butto la valigia a terra, non badando a quello che facevo.
Metto il cellulare sotto carica e sistemo un po di roba su quel comodino.
Prendo uno spavento quando per girarmi, trovo questo ragazzo con solo un' asciugamano bianco in vita, ancora umido data la doccia. Capelli idem.
Ci mancava poco che non lo picchiavo.
MA È NORMALE?!

mi fissa.
Cosa fissa?
Già piango .

“saresti?” dice con voce rauca, un pò arrogante direi.
“il piacere è mio” fingo un sorriso.
“ah-ah-ah. Divertente la ragazza” dice sarcastico
“Ma cosa cazzo vuoi?” dico irritata.
“voglio solo sapere chi sei” ribadisce spingendomi con le spalle al muro.
Oddio no dai.
“non sapevo i ragazzi avessero le mestruazioni” dico non volendo rispondere a quello che lui voleva sapere.
“Senti. o rispondi, o rispondi.
Decidi” Dice mentre mi guarda fissa negli occhi.
“Si si, okay. io sono Samantha.
Ora dimmi TU chi sei.” dico, e lui lascia la presa alle spalle, lasciandomi andare.
“Benjmin. Per gli amici Benji o Ben. Decidi ”
“no senti, ti devo chiedere una cosa” dico ormai asfissiata. Dovevo saperlo.
“Dici” mi guarda. Ha la voce più sensuale rispetto a prima.
“Hai le mestruazioniii???” chiedo.
Cazzo se non ha quelle è grave.
“Ma fanculo.”si gira e alza la mano in segno di vaffanculo

Okay. Ha seri problemi sto ragazzo.

“Dai racconta un po" dice di spalle.
Mi sciolgo quando slaccia l'asciugamano dalla vita e lo fa scivolare a terra.
“A-a-llora, ” mi interrompe con la sua risata
“imbarazzata per caso??” dice mettendosi FORTUNATAMENTE quei santi boxer.
si gira.
“Fanculo Benjamin” dico irritata
“Preferivi senza?” dice malizioso ma sorridendo allo stesso tempo.
“Oh no. Meglio ora  ” sorrido
Sorride anche lui.

--Questo ragazzo ha proprio i balzi di umore oh.--

“vabbè” Dice mettendosi poi a ridere.
“cazzo ridi!" Dico io incazzata
“sei rossaaaa” Si mette a ridere come un'ebete
“Ebete.” dico con gli occhi a fessura
“cosa?” diventa serio e cammina verso di me.
Mi blocca i polso e mi fa finire contro il muro.
“incazzato eh??” domando io con tono divertito.
“Come ti permetti di chiamarmi ebete, mmh??” mi domanda con viso interrogativo.
“Non mi dici quello che devo dire o fare, sembravi un ebete e quindi ti ho chiamato ebete”
dico io scrollando le spalle.
Mi lascia.

AH.
PALO.

“lo sai che sei una stronza?” mi disse mentre camminava verso l'armadio.
“Si, si, lo so.” Dico a mia volta.
Ma bho...
“senti, oggi viene un mio amico.
Se ci sei te lo presento, dato che non conosci ancora nessuno qui...te lo presento. Mi raccomando, non fare la sgorbutica.”dice girandosi per un secondo e guardandomi male sull'ultima parola che pronunciò.
“Senti coso, io non sono sgorbutica, sei te che mi stai sul cazzo. È diverso.” dico alzando le sopracciglia e scrollando le spalle.
“si, si, come dici te. Comunque questo mio amico viene verso le 4:00 e ora sono le 3:30... Se ti devi cambiare fallo, il bagno è libero.”
dice
“ Si okay. Vado, grazie” dico portando un cambio, che era solo una felpa grigia.Non mi cambio il jeans perchè sta bene con la felpa.

----           ----

sono le 3:59
“Ben quando arriva sto tizio?” dico stanca.
“che cazzo ti importa??” dice imitando la mia voce, solo un po più arrogante.
“ah-ah-ah ” dico irritata.
Sta per ribattere, ma qualcuno bussa alla porta.
Dato che il damerino del cazzo era occupato nel farsi un panino con la nutella, vado ad aprire io.
“heeyy” dice il ragazzo che mi ritrovo di fronte aprendo la porta.
“hey” dico io sorridendo.
“entra” mi sposto per farlo entrare e lo fa.
“piacere, Federico. Però puoi chiamarmi Fede ” dice porgendomi la mano e facendo l'occhiolino
“Samantha.” dico io stringendo la mano che mi porge.
“il cammello si sta abbuffando di lá” dico a lui alzando gli occhi al cielo.
Ride.
ODDIO CHE RISATA.
no Samantha, blocca gli ormoni.
“Hey broo” dice Ben appena vede Fede (aka con la bocca piena di panino alla nutella)
“hey Ben” dice lui
Fede si sedette su quel piccolo divano e io lo seguii
“in quale anno sei te?”chiedo a lui
“terzo, dovrei stare al quarto, ma sono stato bocciato” dice sorridendo. “te?”
“Anche io sono al terzo” sorrido.
“quale sezione?” chiede
“credo I ” dico. -se non ho capito male- penso.
“oddio stiamo insiemee” sclera
“hahahha bene. almeno onosco qualcuno” sorrido.

“guardate che ci sono anche io eh..” dice Benjamin uscendo dalla cucina.
Alzo gli occhi al cielo.
“si,si" diciamo in contemporanea
Ci guardiamo e sorridiamo.

********

Suona la sveglia.
“oddio benjamin. Non iniziamo ancora la scuola, mica c'è bisogno di mettere la sveglia” dico assonnata al ragazzo affianco a me.
Si, purtroppo c'è un solo letto.
‘matrimoniale’.
“Buongiorno anche a te” dice sgorbutico.
“Buongiorno.” dico fredda.
“lo so che non è ancora iniziata la scuola però non so come cazzo si ferma sta sveglia.” dice irritato.
Non bado a quello che dice,
mi alzo, prendo i panni, e vado in bagno per vestirmi.

Mi lavo, e mentre metto il reggiseno, vedo la maniglia che si abbassa e mi blocco.

Entra benjamin con i panni, come se niente fosse.

“ODDIO MA CHE CAZZO FAI” urlo girandomi per non farmi vedere.
“sono solo entrato..che c'è di strano!” afferma tranquillo.
“C'È CHE IO MI STO LAVANDO E NON SONO NEANCHE DEL TUO STESSO SESSO. ECCO CHE C'È”
urlo mentre mi metto il reggiseno e la maglia.
“ohh ma daiii, sei proprio esagerata”  dice. Mi giro, e vedo che si leva la t-short come se niente fosse.
“scusa che vorresti fare?" chiedo inarcando un sopracciglio.
“lavarmi. Genio” dice lui ovvio.
Che poi di ovvio non c'era niente.
“con me nel bagno??” chiedo quasi urlando.
“si. Non c'è niente di male. Credo anche che non ti dispiaccia più di tanto” mi sorride malizioso.

ma il suo sorriso??
Non è possibile ceh...

College ||Benjamin Mascolo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora