The Sound Of Your Heart.

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ATTENZIONE :

ci tengo a ripetere che la storia NON è mia ma di LittleHarmony13 .

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Harry/Louis || 15.5K

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One-Shot ispirata ai giorni precedenti e successivi ai Brit Awards 2016. Ogni evento è frutto della mia immaginazione, e questa è solo una rappresentazione di come penso che potrebbero essere andati i fatti.
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Dal testo:
"Lou cosa ci fai qui?"
Louis ridacchiò e fece per prendere le borse che si era portato da Los Angeles, ma Harry fu più veloce, e le mise velocemente in casa. C'era qualcosa nel suo sguardo, che gli stava dicendo che c'era qualcosa che non andava.
Harry, però, non gli diede il tempo di pensarci davvero, perché lo prese per mano, e nel momento stesso che mise piede in casa, chiuse velocemente la porta, e poi lo prese in braccio, facendolo girare. Louis rise come un bambino, e tirò delle piccole botte sulle spalle di Harry, come ad invitarlo a farlo scendere.
"Haz, amore, mettimi giù, per favore!"
Il più piccolo, eppure più forte fisicamente, rimise a terra il suo ragazzo, e appoggiò la fronte contro la sua, chiudendo gli occhi e inspirando il suo profumo, come se non lo facesse da tantissimo tempo, mentre in realtà erano passate soltanto poco più di ventiquattro ore.
"Lou, perché sei già qui?"
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno


AUTRICE ORIGINALE: Questa One-Shot tratta degli avvenimenti che sono avvenuti dal 21 al 24 Febbraio 2016, in occasione dei Brit Awards 2016, ed ho cercato di rimanere il più fedele possibile alla realtà. Tuttavia, io purtroppo non posso sapere come sono andati veramente gli eventi, quindi la maggior parte è frutto della mia fantasia, e mi sono presa molte libertà. Spero che possiate perdonarmi per questo :).

  A Fabi e a Lu,per avermi spronato a scrivere questa ff,e avermi dato l'idea (la colpa di questa schifezza è tutta loro)Alla "mia" Mars (mia per il copyright del soprannome),perché sì

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A Fabi e a Lu,
per avermi spronato a scrivere questa ff,
e avermi dato l'idea (la colpa di questa schifezza è tutta loro)
Alla "mia" Mars (mia per il copyright del soprannome),
perché sì. Sempre e comunque.
A Matty Healy, perché senza la sua musica o le sue parole
neppure un mezzo di qusta ff sarebbe stata scritta.
Ma soprattutto ad Harry e a Louis, perché sono sempre adorabili,
e dopo tutto questo tempo mi spronano sempre a scrivere ff.






"Well I know when you're around, cause I know the sound,
I know the sound of your heart."
The Sound , The 1975


21 Febbraio 2016.

"Ripetimi perché non sei potuto partire con me, Lou."
Harry Styles se ne stava tranquillamente appoggiato ad una colonna di cemento, poco fuori l'enorme parcheggio del LAX, il grande aeroporto di Los Angeles, con un libro di poesie sotto un braccio, gli occhiali da sole in una mano, e il suo Iphone nell'altra, pronto a partire per Londra.
"Lo sai benissimo il perché, amore. Siamo nella stessa band da cinque anni, tutto questo non è una novità."
Harry sospirò pesantemente e chiuse gli occhi alle parole del suo ragazzo, nonché migliore amico e compagno di band, Louis Tomlinson.
"Ancora non capisco perché non hai mollato la Modest come ho fatto io, amore."
Questa volta fu il turno di Louis di sospirare, ed Harry poteva immaginarselo, in giro per negozi sportivi, con il telefono fra il collo e la testa, mentre controlla distrattamente il prezzo di una maglia dell'Adidas. Non che ciò sia importante, visto che a lui, i vestiti, li danno gratis.
"Harold, ne abbiamo già parlato. Non possiamo mollare tutti e due nel solito momento. Le persone si faranno delle domande."
"Louis, le persone si fanno domande da cinque anni. Forse è giunto il tempo di dar loro delle risposte."
"Non... non adesso Harold. Sai che ti amo più di qualsiasi cosa, ma adesso c'è anche Freddie e..."
"No, no... hai completamente ragione, Lou. Non avrei nemmeno dovuto chiedertelo." - lo interruppe subito il più giovane.
Louis aveva ragione. Adesso non doveva più pensare soltanto a sé, ma anche a quella piccola creaturina che era Freddie, suo figlio.
Strano come il destino a volte giochi le sue carte: Harry e Louis si amano da sempre, senza riserve, come due pazzi, ma era bastato un breve periodo di lontananza fisica ed emotiva per commettere un passo falso. Un passo falso che si sarebbero portati dietro per tutta la vita.
Harry era rimasto sconvolto alla notizia che Louis, il suo Louis, sarebbe diventato papà. No, forse sconvolto non è la parola esatta.
Forse non esiste nemmeno una parola per descrivere un tale dolore, come se qualcuno avesse deciso, un giorno, di svegliarsi e di giocare come se niente fosse con il suo cuore. Il riccio aveva pensato, nelle sue notti più oscure, che non avrebbe mai potuto amare il frutto di un'avventura di Louis con una persona che chiaramente non era lui, e il pensiero lo aveva portato a cercare conforto in qualcuno che ovviamente non era Louis, e poi, in seguito, quando aveva capito che neppure quello lo avrebbe fatto sentire meglio, alla distruzione più totale, poiché non riusciva più a riconoscersi nella sua persona.
Fino a che un giorno Louis non aveva trovato uno specchio rotto nel suo camerino, i suoi vestiti sparsi in terra, come un'infantile vendetta, ed un suono di singhiozzi oltre la porta chiusa del bagno. Harry ci aveva provato davvero, a stargli lontano, ma qualcosa non glielo permetteva.
Ed è stato in un bagno, con la schiena appoggiata contro la porta, la testa fra le ginocchia, gli occhi arrossati dal pianto, la gola rotta dai singhiozzi, e Louis in ginocchio davanti a lui, pregandolo di perdonarlo, che capì che nessuno avrebbe potuto separarlo da Louis Tomlinson. Nessuno. Neppure se stesso.
Questo, però, non lo aveva preparato per niente al futuro ruolo di padre che il suo ragazzo avrebbe dovuto adottare da lì a pochi mesi. Nei momenti peggiori, arrivava pure a sperare che il bambino non fosse davvero di Louis, che il test del DNA risultasse negativo, e sotto sotto sperava che anche Louis lo sperasse. E si odiava per questo. Si odiava così tanto che si ritrovava a stare male fisicamente, appoggiato al lavandino del bagno che condivideva con Louis, cercando di trattenere quei liquidi tanto umani che il suo stomaco produceva, fino a che il suo ragazzo non si svegliava a sua volta, e doveva trattenere le lacrime alla vista di come lo aveva ridotto.
Niente, però, aveva preparato Harry Styles a quello che sarebbe successo nel momento in cui avrebbe preso in braccio il piccolo Freddie per la prima volta.
Harry non ce l'aveva fatta, e si era precipitato all'ospedale nel momento stesso in cui Louis gli aveva annunciato il lieto evento, e quando, qualche giorno dopo, il suo ragazzo gli aveva posto fra le braccia quella creaturina, Harry non aveva potuto fare a meno di scoppiare in lacrime, e non per la tristezza, ma per l'emozione di vedere una creatura così fragile, e realizzare che, per metà, era anche frutto dell'amore della sua vita.
E come poteva non amare quel bambino, che altro non era che la continuazione dell'amore immenso che provava per Louis?
Dopotutto, come aveva scritto in una delle canzoni che aveva scritto per il nuovo album, "mostrerò il mio cuore, solo per i tuoi occhi."
E quindi era stato costretto, quel cuore, a mostrarlo anche al piccolino di Louis, perché gli occhi erano identici a quelli del papà.
Quegli occhi che somigliavano tanto al mare di Tenerife, come avrebbe detto il suo migliore amico Ed.
"Harold, amore, per favore, non dire così."- Louis interruppe questo suo excursus nei ricordi, riportandolo alla realtà attuale.
"No, Lou, hai ragione tu. Nemmeno dovevo pensarla, una cosa del genere. Non adesso. Ci vediamo dopodomani. Io me ne ritorno nel grigiore di Londra, tu abbronzati un altro pochino anche per me, d'accordo amore mio?"
Louis annuì ridendo, e finalmente Harry tirò giù, per la gioia di tutta la sua crew di guardie del corpo ed assistenti, che in tutti quegli anni avevano dovuto sentire tutte le parole dolci che i due ragazzi si erano scambiati.





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