Un piccolo incontro/scontro

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Questa è la storia di una donna, una signora che si stancò di suo marito e lo abbandonò, lasciandolo da solo.

Dopo di lei se ne andarono tutti e il mondo iniziò a cadere a pezzi.

Sto parlando degli Dei dell'Antica Grecia, quelli che poi perdurarono fino al tempo dei Romani, prima dell'arrivo di Cristo.

Si può dire che Cristo nacque lo stesso giorno in cui Era lasciò l'Olimpo. Con quell'avvenimento, il Cristianesimo e tutto ciò che portò, surclassò il Paganesimo.

Tutto iniziò con la "separazione" di Zeus ed Era.

Era, stanca delle scappatelle di suo fratello, nonchè suo marito, lo lasciò, nascondendosi sulla Terra.

Per molti secoli si nascose e, man mano che i secoli passavano, tutti gli Dei, abbandonarono l'Olimpo, loro dimora, e vennero ad abitare ed a rifugiarsi sulla Terra, nascondendosi tra i mortali e, come si può dire, fecero nascere dei nuovi semidei.

Se volete un esempio Galileo Galilei era uno dei figli di Atena; Guglielmo il Conquistatore, il primo re inglese Normanno, anche se la storia lo presenta come figlio illegittimo di Roberto I, era il figlio di Ares, eccetera.

La nostra storia inizia nel passato, ma i punti cruciali di essa raggiungono i giorni nostri.

Io corro un gran rischio raccontandovi quel che è successo, ma voglio che tutti sappiano quel che è accaduto, poiché nel cancellare la memoria, non la cancellarono proprio a tutti, anzi, ci fu un gruppo che ricorda perfettamente quel che successe.

In ordine, la prima a lasciare l'Olimpo, fu Era, poi Poseidone, dopo ancora Artemide, Apollo, Ares, Dioniso, Atena, Afrodite, Ermes, Efesto, Estia e, per ultimo Zeus.

L'Olimpo, così, si trovò vuoto, senza nessuno che lo governasse, ma ogni tanto, qualche Dio ritornava a fargli visita.

Tra ogni Dio e Dea, dopo che scesero sulla Terra, non vi furono più contatti. Nessuno sapeva dove fossero gli altri. Questo finché due grandi vecchi "amici" non s'incontrarono per sbaglio un giorno d'estate e c'era un caldo insopportabile.

Questi due signori erano al mare sia per prendersi il caldo sole sia per salvare quella cittadina costiera.

A un tratto un signore, accomodato sul suo sdraio a prendere comodamente il sole, con gli occhi azzurri come il cielo e i capelli biondi scuro e mossi, aprì per qualche istante gli occhi e si accorse che c'era un grande movimento in acqua.

Infatti, un ragazzo con i capelli castani corti e gli occhi profondo oceano, si agitava nell'acqua, venendo sempre più verso la riva, ma dava sempre le spalle ai bagnanti.

A vederlo così sembrava un semplice bagnino.

Il signore guardò meglio che cosa stesse accadendo e dall'acqua apparve un mostro.

Sembrava una donna, una semplice e docile ragazza.

Il nostro signore la riconobbe subito, poiché fu lui a tramutarla in quel mostro e in altre culture era proprio suo padre.

- Scilla! Quell'uomo è in pericolo. – disse.

L'uomo alzò le mani e il cielo si scurì di colpo. Nella mano destra gli apparve una folgore.

Tutti i bagnanti erano scappati impauriti alla vista di tutto ciò. Poco dopo un'aquila di dimensioni enormi lo prese e lo portò dove Scilla attaccava il "povero bagnante indifeso" .

Mentre si avvicinava, però, si accorse che quello non era un povero bagnante attaccato da quel mostro crudele, ma era quel poveretto che stava attaccando il mostro.

Vide, anche, che il ragazzo teneva qualcosa in mano, ma subito non riuscì a capire cosa.

Erano ormai arrivati ai due che stavano lottando, e si accorse, sempre mantenendosi a una dovuta distanza, che l'uomo aveva un'enorme forchetta in mano e che da quel forchettone usciva qualcosa di blu e bianco.

Man mano che lottavano venivano sempre più verso riva.

Quando il signore, che era in groppa all'aquila, si accorse che comunque era già arrivato a riva, l'aquila lasciò cadere l'uomo sulla spiaggia dorata.

Il ragazzo, che lottava contro Scilla, appena toccò la bollente spiaggia, si accorse di non avere più tempo.

Se il mostro fosse salito sul bagnasciuga, avrebbe distrutto tutto.

Non aveva più terreno di gioco, così mise le mani avanti, e le acque dell'oceano si aprirono e ricaddero con un forte schiocco sul mostro. Quando il ragazzo si accorse del signore, cercò di mandarlo via, ma senza successo. Il signore non si spostava.

Il ragazzo, che poco prima aveva conficcato il forchettone nella spiaggia per mandare via l'uomo, lo riprese quasi immediatamente, così, il signore riuscì a capire che cosa era: un Tridente.

Non appena il mostro uscì dall'acqua per abbattersi sulla spiaggia, il ragazzo fece una barriera d'acqua ma non resistette. Il mostro arrivò sulla spiaggia e il ragazzo non poteva fare quasi più nulla.

A un certo punto, dalla folgore del signore partì un fulmine che si scagliò contro il mostro, catapultandolo nuovamente in mare.

Il ragazzo guardò il signore con aria strana.

- Non è meglio che lo imprigioniate? Se no tra un po' lo ritroveremo di nuovo qui. – disse il signore.

Il ragazzo annuì e mosse in senso orario il suo tridente sulla spiaggia, disegnando cerchi perfetti e in mezzo all'oceano ci fu un trambusto enorme. Le onde diventarono enormi per poi placarsi di nuovo di colpo.

- Dimmi ragazzo, chi siete voi? – chiese il signore.

- Dovrei porgervi la stessa domanda, signore.

- Non siete molto educato. Io risponderò alla vostra domanda solo quando voi risponderete alla mia. – rispose arrogantemente il signore.

- Se venite, ve lo mostrerò. – affermò allora il ragazzo.

Entrarono nel bar vicino alla spiaggia e nel bagno c'era una porta. Da questa porta proveniva una luce giallastra.

Quando il ragazzo la aprì, i due varcarono la porta e il signore divenne vestito di abiti sfarzosi, con dei ricami in oro sulla sua tunica bianca e lunga sino alle ginocchia. Il ragazzo, invece, si ricoprì di un'armatura, fatta come da scaglie di drago blu scuro.

Sulla testa del signore comparve una corona d'alloro, mentre in mano al ragazzo un'enorme forchetta a tre denti: il Tridente.

La sala intorno a loro aveva dodici troni, disposti a ferro di cavallo. Quello al centro era fatto d'oro. Gli altri avevano tutti colori diversi, come il rosso, il verde, il blu, l'azzurro ecc ... tra un po' capirete perché.

Pais TheonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora