Le strade di Londra quella sera erano buie mi affacciai alla finestra portando alle labbra la tazza fumante di cioccolata guardai le strade bagnate a causa della pioggia ma nonostante questo le macchine sfrecciano a tutta velocità, , Mio padre questa sera ha il turno in carcere fa parte della sorveglianza è il capo della polizia ma a volte lo mandano a sorvegliare i carcerati di notte, e il pomeriggio successivo torna a casa. Mia madre è morta quando avevo dieci anni quindi io e mio padre ce l’ha dobbiamo cavare da soli, l’ho aiuto come posso ho un lavoro part-time come cameriera in un pub ci lavoro tre volte a settimana. Decisi di andare a letto visto che in televisione non c'era niente che mi interessava. Spensi la luce e mi infilai sotto le coperte pensando a cosa avrei fatto il giorno successivo, quando sentii un forte rumore provenire sotto casa, era un rumore improvviso, un rumore simile ad uno sparo. Vidi un ragazzo che stava scendendo dal veicolo aveva diverse ferite vicino alle tempie restò a guardarmi per qualche secondo e dopo si allontanò di fretta nonostante fosse in quelle condizoni, rimasi scioccata a quella scena forse quel ragazzo aveva combinato qualcosa, aveva un bellissimo viso,era abbastanza alto i capelli biondi, nonostante il buio sono riuscita a vederlo a malapena grazie a un lampione.
La mattina mi svegliai con un forte mal di testa ma mi alzai comunque e per fortuna quel giorno non dovevo andare a scuola scesi al piano di sotto e feci colazione pensando alla notte precedente sicuramente mio padre sapeva qualcosa; se quel ragazzo stava scappando, qualcuno lo stava cercando forse la polizia ma decisi di lasciare questi pensieri a più tardi.
Andai in camera indossai un maglione largo di lana e un paio di leggins e mi truccai con un filo di matita lasciando i miei lunghi capelli biondi sciolti . Uscii di casa per andare da mio padre per portagli il pranzo.
Entrai nella prison holloway , la prigione più grande e famosa di Londra, mi fa terrore questo posto forse dovrei dire le persone che ci sono dentro mi fanno terrore ma superai la mia "paura" ed entrai. Vidi subito mio padre seduto sulla sua scrivania che sfogliava dei fogli, lo salutai con la mano e lui ricambiò sorridendomi attraversai il lungo corridoio si sentiva l'eco dei miei passi.
<<Hey papà, ti ho portato il pranzo>>
dissi mentre gli porgevo il sacchetto, notai la cartella che aveva difronte con alcuni fogli di lato, in un foglio c'era anche una foto di un ragazzo biondo, sbarrai leggermente gli occhi quando mi accorsi che era il ragazzo di ieri sera.
"Oh grazie tesoro, ti sei spaventata per ieri?"
A quelle parole cercai di mostrarmi meno disenteressata possibile, volevo sapere di più.
"No papà, ma mi puoi dire chi è quel ragazzo?"
Una persona ci ha chiamato dicendo che spaccia cocaina e che in passato ha ucciso due persone e ha nascosto i corpi e abbiamo controllato che nel giro di un anno due ragazze sono scomparse e non si sono più ritrovate per ora è in stato di fermo ma non abbiamo alcuna prova riguardo al omicidio e alla cocaina quindi se non troveremo le prove lo liberemo, Charlie non parlare di questa storia con nessuno e soprattutto se per caso lo vedi per strada non guardarlo, non parlarci è pericoloso quel ragazzo"
Se prima mi spaventava ora mi spaventa ancora di più.
"Si papà tranquillo, scusa ma devo andare"
Mi ricambiò con un sorriso e attraversai ancora una volta il lungo corridoio con le pareti bianche e grigie mentre stavo uscendo vidi un poliziotto che accompagnava un ragazzo non so dove, lo guardai per qualche secondo e lo riconobbi era lui, il ragazzo di ieri sera lo guardai per qualche secondo per poi distogliere lo sguardo facendo finta di niente ma lui continuava a fissarmi in un modo strano.
Cosa voleva esattamente quel ragazzo?
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I know nothing
Fanfiction"Prova a dire qualcosa alla polizia e io ti uccido!" "Non ne saresti capace, perché ti sei innamorato di me" "Sei solo una povera illusa" " Guardami negli occhi e dimmi che non mi ami, e sparirò dalla tua vita" "Tu non te ne vai da nessuna parte s...