Prejudices||Zayn Malik

0.1

Cosa successe tra loro, nessuno può saperlo con certezza.
Era un stuzzicarsi a vicenda, cercare se stessi in un'altra persona.
Credevano di essere diversissimi, due caratteri completamente opposti, ma io ero convinta del contrario.
Rose e Zayn erano uguali, era per questo che già dall'inizio tutti sapevano che non poteva funzionare.
Tranne me, io riponevo le mie speranze in loro, sapevo che Zayn sarebbe cambiato con lei o meglio speravo.
Fu Rose a cambiare, uno sbaglio gravissimo di Zayn che cercava solo salvezza dalla sua mente.
La gente mi chiede perchè voglia parlare, voglia scrivere, di una storia cosí complicata ma al tempo stesso comune, perchè sí, nel luogo in cui vivevano era piú che probabile vivere una storia simile.
Tutti credono io abbia scritto tutto ció per soldi, ma in realtà l'ho fatto per far capire chi era Zayn davvero.
Solo pregiudizi.

Se era amore? Beh questo non so dirvelo, io credo e non credo.
Era solo passione e desiderio di avere una persona simile.
Ne avremmo la conferma solo quando chi ha vissuto in prima persona quest'esperienza, deciderà di aprirsi e raccontarci ciò che ha vissuto.
Per il momento io posso solo raccontare questa storia in terza persona.

Peckham, South London
20/12/14.
1.53 a.m

Camminava maledicendosi da sola per la pessima trovata che aveva avuto.
Era cosí tardi e lei si trovava a camminare da sola per quel quartiere cosí brutto.
Peckham, sud di Londra, aveva ormai preso una pessima nominata a causa del tasso di criminalità piú elevato della capitale dell'Inghilterra.
Quella stessa sera aveva litigato con i suoi genitori a causa di problemi economici ed era corsa via da quella casa con il volto in fiamme e gli occhi lucidi, camminando per tantissimo tempo.
Solo pochissimo tempo prima, quando si era trovata davanti ad una scuola abbandonata e aveva intravisto un gruppo di persone ubriache, si era resa conto in che guaio si era cacciata ed adesso stava cercando la strada per tornare a casa.
Voleva a tutti costi ritornare nella sua stanza cosí calda, mettersi il suo pigiama e rifugiarsi nel letto, facendo finta che niente fosse accaduto; proprio come quando era piccola.
Intravide grazie alla poca luce che emanavano i lampioni, una macchina che aveva visto prima quando si era data alla fuga.
La riconoscette per l'adesivo di Rooney attaccato al bagagliaio e gioí per aver trovato finalmente una speranza.
La strada era completamente deserta e Rose non era per niente coraggiosa, credette di farsela in mano quando sentí un fruscio tra dei cespugli.
Si strinse nel suo cappotto caldo e si sistemò la sciarpa che aveva al collo.
Faceva davvero freddo e i suoi piedi erano diventati dei pezzi di ghiaccio dentro le vans nere dalla suola consumata, che non era proprio il caso indossare il 20 Dicembre con tutta quella neve.
"Stupida, stupida e ancora stupida" -pensò.
Chi glielo aveva fatto fare.
Perchè quella sera doveva venire suo padre che non si faceva vedere da parecchio tempo?
Poteva starsene con la sua nuova moglie e la figlia, invece di andare a casa sua ed intristirla.
I genitori di Rose avevano continui alti e bassi e dopo un determinato lasso di tempo avevano deciso di prendere strade diverse in modo sbagliato.
Suo padre, infatti, non si era fatto vivo per molto tempo e si era ricreato un'altra famiglia a Birmingham.
Ora la povera Rose si trovava con una fastidiosa matrigna e una sorellastra che non poteva vedere neanche col binocolo o le avrebbe passato qualche malattia infettiva.
Jolene era una stupida ragazzina di 15 anni troppo infantile per i suoi gusti.

Peckham, South London
20/12/14
2:05 a.m

Il vento gli scompigliava i capelli e questa cosa lo faceva infuriare.
Mise la sigarette da parte e si passò la mano tra i capelli annoiato e malinconico.
Quel pomeriggio non aveva concluso nessun grande affare che avrebbe portato tanti soldi e quella sera non aveva potuto portare un buon bottino a casa per la sua famiglia.
Servivano assolutamente dei soldi per pagare l'affitto dell'appartamento in cui viveva o a breve li avrebbero sfrattati.
Il padre era stato arrestato quattro anni prima, ed ora toccava a lui accudire la sua famiglia composta da sua sorella Abigail, la più grande, la sua piccola sorellina Hayat e da sua madre Madelinne.

Lo stipendio che portava a casa sua sorella non bastava per quattro persone e la madre soffriva di AML (Leucemia mieloide acuta) e serviva con urgenza un intervento per la sua malattia, e di certo non avrebbero fatto niente senza una grande somma di denaro, ma a sua madre serviva la donazione di un midollo osseo.

Zayn lavorava da ormai due anni in un bar, ma i soldi che guadgnava erano pochissimi e aveva dovuto trovare un "lavoro" più sporco, proprio come quello del padre.

Evan, infatti, era stato arrestato proprio a causa del suo lavoro.

Per assicurarsi molti soldi per la famiglia e una vita privilegiata, si era immischiato nel giro di prostituzione più elevato del sud inghilterra e organizzava incontri clandestini.

Zayn aveva sempre odiato questo aspetto del padre, anche se lo considerava il suo "eroe".

Proprio per questo lui aveva intrapeso il suo stesso percorso criminale, ma diverso nel suo aspetto.

Organizzava solamente incontri di boxe, scommettendo su un determinato giocatore e barando anche qualche volta.

Ritornò alla realtà smettendo di fissare la sua sigaretta, quando sentì un rumore come quello di un vetro frantumato.

In quella zona, a causa dei vari cocci di vetri per terra, ogni volta che si camminava si faceva rumore.

Vide una torcia accesa, forse di un telefono o forse no, e la paura prese il sopravvento credendo che fossero di nuovo i cops, nonchè la pozizia, che passava di lì.

Ridacchiò tra se' e se', quando invece si accorse che stava passando solo una ragazzina che non sembrava proprio venire da quel posto.

Decise di andare a prenderla in giro; quella ragazzina aveva già conquistato il suo cuore, ma lui non lo sapeva.

Sarebbe stata una via di fuga dalla sua mente?