"Non ne avevano il diritto.
Punirmi perché ho voluto vivere?
Non ha senso.
Questi stupidi esseri immortali non capiscono quanto sia cara la vita a “quelli come me”.
Incatenarmi? Va bene. Potete mettermi tutte le catene che volete, non mi fa differenza.
Togliermi la memoria della mia vita nel Mondo dei Vivi? No.
Pensavate che se non avessi ricordato il motivo per cui cercavo costantemente di tornare viva, ci avrei rinunciato? Sbagliato.
Voglio tornare. Voglio ricordare il motivo che mi ha spinto a lottare contro la Morte.
O almeno, questo è quello che ho fatto secondo Caronte.
Potrebbe essersi inventato tutto, giusto per giustificare le mie catene. Ma in ogni caso, un giretto lassù non mi dispiacerebbe.
Tornerò."
La ragazza si riscosse dai suoi pensieri. Si portò una mano al viso, producendo un tintinnio metallico. Si annoiava, lì, in quella landa desolata, senza nemmeno l’ombra di una vita passata a tenerle compagnia. Non dopo aver provato il piacere di parlare con qualcuno, anche se quel qualcuno era terribilmente irritante.
Quanto ci metteva quell’incapace a raggiungerla? In fondo, gli aveva solo chiesto di prendere delle chiavi che teneva il Traghettatore. Quanto poteva essere difficile? Quel demone era altamente corruttibile, bastava offrirgli anche un semplice pezzo di metallo senza valore e faceva quello che gli chiedevi. Così aveva potuto sperimentare quando era venuto a trovarla. Era bastato dargli una collana che indossava e di cui non si ricordava la provenienza per convincerlo a portargli qualche regalino direttamente dalla Casa di Ade, tra i quali uno specchio e un piccolo pugnale di bronzo (non si sa mai chi potesse capitarti davanti).
Da quel giorno Caronte non poté nemmeno passare vicino al posto dove si trovava lei, il ché era un dispiacere per entrambi, dato che lei moriva dalla noia, anche se lo era già, e lui non conosceva altro posto dove osservare i Campi Elisi senza essere visto dal Dio.
Già. Si trovava vicino ai Campi Elisi.
"Fantastico"
Si ritrovava a pensare.
"Io legata qui per un motivo che neanche ricordo, e loro lì, beati e senza pensieri, per aver salvato la vita a qualcuno. Per quanto ne so potrei averlo fatto anch’io…"
< Ehy, dolcezza! >
Lei si voltò, e si ritrovò davanti ad un ragazzino sui 17 anni, coi capelli rossi e gli occhi neri. Sembrava una foto sbiadita di quel che un tempo probabilmente era un bel ragazzo.
< Mi hai portato ciò che ti ho chiesto? > gli chiese lei, senza troppi convenevoli.
< Quanta fretta, piccola Diana > replicò lui con un tono sarcastico e appositamente offeso.
Diana storse il naso. Odiava i nomignoli. Odiava quel tipo. Odiava quel posto. Ma doveva sopportare tutto ciò se voleva avere ciò che amava.
< Comunque sì, eccole > e le mostrò un paio di chiave argentate.
ANGOLO ME
Ciao ^^
Mi presento, sono Semidea_ad_Hogwarts, ma potete chiamarmi Vampy, come su Efp ^^
Spero che il capitolo, nonostante sia corto, vi piaccia :3
Fatemi sapere cosa ne pensate
~Vampy 💜
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Alive
FantasyUna ragazza condannata per il suo obbiettivo "Punirmi perché ho voluto vivere?" In catene, senza memoria "Incatenarmi? Va bene. Togliermi la memoria della mia vita nel Mondo dei Vivi? No." Ma questo la incita più che mai "Pensavate che se non aves...