Prologo

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Niente ha una fine,tutto non ha un senso.
Ci abbiamo provato,abbiamo combattuto,ci siamo feriti,ci siamo rialzati,le ferite si sono cicatrizzate,hanno cessato di sanguinare,ma non ne abbiamo avuto cura e si sono riaperte e ampiate.
E ora sono qui,seduta su uno sgabello vecchio e arrugginito,pronta a mettere fine a tutto,a tutta questa sofferenza,con uno strano sorriso cucito sul volto,pazzo,
pazzo come tutto ciò che è nella mia testa...un sorriso che a guardarlo,farebbe venir voglia a chiunque di rinchiudermi nelle celle di un lurido manicomio.
Sono qui a scriverti,sono qui a guardare e a godere i miei ultimi attimi e i miei ultimi battiti su un alto grattacielo,su cui mai saprai come son salita.
Traggo da queste ultime immagini sbiadite e rallentate quante cose mi son persa,analizzo ogni volto,ogni passo,ogni movimento,e cerco di trovare una ragione per cui non fare ciò che sto per fare...ma non la trovo.
Mi rendo conto del male a cui sto andando incontro e che sto per fare a me stessa e soprattutto a te,ma promettimi di godere ciò che non ho avuto coraggio di godere e di vivere ogni attimo della vita,come è dovere fare.
Non c'è una spiegazione a tutto ciò.
Ah,se noi tutti sapessimo quante parole non dette nasconde il silenzio.
Se in codesto momento ci saresti stato tu con me tutto questo sarebbe apparso più confortante ai miei occhi...forse l'avrei immaginato a luci spente,con una cioccolata calda,sotto una coperta, con un romanzo fra le mani,e le tue parole sussurrate nell'orecchio...semplicemente
meno grigio e nuvoloso,come lo è questo cielo che mi inghiottisce,come lo è la sfumatura del mio cuore.
Ma guardandoti nelle iridi scure sarei potuta affogare in un mare di guai.
Mi avrebbero gelata,mi avrebbero fermata,mi avrebbero donato l'unica ragione per cui non andare incontro a questa "strana avventura".
Sarebbero stati un ostacolo...e io ho provato molte volte a superarli,gli ostacoli,ma ne ho trovati così tanti da finire col cadere al primo tentativo.
I tuoi occhi parlano.
Fidati,non è colpa tua,ti ho sempre detto che tu saresti stato la mia unica ancora,mi hai sempre detto che mi avresti salvata,ma continuando così,avrei trascinato anche te in questo burrone,e non è questo quello che voglio.
Fidati,farà bene a tutti e due.
Avrai un peso in meno,inizierai una nuova vita,incontrerai un'altra persona che ti farà battere il cuore all'impazzata,che ti farà sentire le farfalle nello stomaco,avrai una famiglia,dei figli,come hai sempre desiderato,sarai felice,col tempo,fidati, mi dimenticherai e sarò soltanto un piccolo ricordo chiuso nel cassetto,come un vecchio amore.
Quante sono secche e crude le mie parole,quasi non riesco a controllarle,non riesco a controllare la mia mano,che continua a scrivere,a scrivere e a scrivere.
Non so come mi troverai,o meglio,come troverai questa lettera,ma sono sicura che mi troveranno,e trovandomi,trovando il mio corpo,cercando le prove, troveranno anche questa lettera,destinata a te.
Ti amo Cam,ti ho amato e ti amo e ti amerò lassù come non ho mai amto nessun altro.
Desidero solo la felicità di entrambi,ti scongiuro,promettimi che sarai felice.
Se l'unico tesoro che possiedo e non voglio che questo mi venga portato via.
Ti amo.
Al mio amato Cameron

Carol

Carol || C.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora