Odiavo quegli incubi che mi facevano svegliare un'ora prima di andare a lavorare. Odiavo ritrovarmi di nuovo davanti a quell'uomo. Odiavo guardarlo,odiavo avere il suo stesso sangue,il suo cognome e i suoi occhi. Odiavo pure me stessa. Erano le 6:00 e senza fare rumore per non svegliare quelli in casa,ormai erano abituati a trovarmi sveglia a quell'ora andai a farmi la doccia. "Sara, amore hai avuto ancora incubi?"chiese mia madre guardandomi mentre guardavo fuori dalla finestra. Amavo il vento,quello forte..."si come sempre mamma"dissi senza guardarla,ormai da quando iniziai a cambiare tutto cambiò con me "ti preparo la colazione?"chiese guardandomi "ok"risposi fredda. Intanto che la mamma mi faceva la colazione andai in bagno a farmi una bella doccia. Sulla mia pelle c'erano ancora delle cicatrici e lividi procurati da tutti quei bastardi. Da quel bastardo. Ogni volta diventavo più sicura di me e più fredda di prima e ogni volta loro cercavano di sbarazzarsi di tutti quelli che amavo. Per questo allontanavo tutti,mi facevo odiare a morte da loro,mi facevo detestare. Poche persone restarono nella mia vita tipo mia madre,i miei due fratelli e i miei due migliori amici tutti gli altri mi odiavano. "Sahar,stai bene?"chiese mia madre fuori dalla porta,lei ci era sempre stata per me ma certe volte le davo di qualcosa in cui lei non c'entrava affatto,anzi era riuscita a far uscire quel bastardo dalla nostra vita prima che nascesse mio fratellino ma ormai era troppo tardi perché io ero morta. "Si"risposi "la colazione è pronta" "ok". Uscita dal bagno iniziai a prepararmi mi misi:pantaloni neri stretti coi risvoltini,cannotiera lunga nera con un maglioncino a righe bianco e nero,Adidas nere,trucco come sempre impeccabile,il velo all'ultima moda e impeccabile lo mettevo in modo che coprisse solo i capelli,misi gli orecchini,braccialetto e collana e infine presi la mia borsa dando un'ultima occhiata alla mia camera salutando il mio peluche gigantesco,dare un bacio ai miei fratelli e andare in cucina a fare colazione per poi andare a lavorare. "Manca qualcosa oggi?"chiesi guardando mia mamma "no,non manca nulla. C'è tutto ma tu stai attenta" "non ti preoccupare ho passato di peggio,vero mamma?"le chiesi facendole un sorriso freddo per poi andarmene senza salutare. Odiavo quella casa,avevo troppi ricordi brutti lì dentro. Odiavo questo paesino povero e in mano a dei bastardi. Scusate non mi ero ancora presentata. Mi chiamo Sara,19 anni,nulla di speciale,vita come tutti e nella merda come alcuni. La mia vita era un'incubo. Lui era un'incubo,mio padre era il mio incubo. Passai la vita tra botte,lividi, cicatrici,scuola e lavoro. Ogni volta che dovevo rientrare a casa per me era un'incubo sapevo bene cosa mi aspettava. Tutto ciò cambiò quando avevo 13 anni,tutto cambiò dentro di me. Diventai fredda e insensibile,diventai di ghiaccio,stronza,maleducata,
Arrogante,acida,menefreghista,
Indifferente...ero diventata ciò che lui voleva diventassi,ero diventata quello che io odiavo.
"Saarrraaaa"urlò una voce che conoscevo benissimo,era Samantha la mia miglior amica da 5 anni,era grazie a lei se io ero ancora in piedi e con il sorriso. Samantha aveva una vita normale,la vita che avrei voluto avere io..."che cazzo ti urli?"le chiesi brusca "ufffaaa sempre la solita sei..."disse lei avvicinandosi per abbracciarmi ma io mi allontanai subito. Non avevo mai ricevuto un'abbraccio solo per la paura che a quelle persone accadesse qualcosa che non avrei retto , quindi ogni volta che lei voleva darmi un'abbraccio io mi allontanavo. "Ok. Ho capito,non ti tocco,andiamo a fare colazione per poi andare a lavorare?"chiese lei sorridendomi "ok"risposi indifferente. Mentre andavamo verso il bar frequentato da noi, Samantha vide quel coglione di Atinkesc, lei gli andava dietro da 3 anni ma lui non l'ha mai notata. Era un bel ragazzo,muscoloso questo lo dovevo ammettere ma era e sarebbe restato un coglione. Lo odiavo perché lei lo amava e lui non la notava. "Ti prego sbrigati,è da tre anni che lo seguo mi noterà qualche volta"disse lei nervosa,la guardai confusa,lei era perfetta non aveva bisogno di essere notata "perché farti notare,ti vede già"le dissi camminando "okok...ma sbrigatiiii"disse lei trascinandomi come un ippopotamo "eccolo..."le dissi indicandole il tavolo dove di solito si sedeva "come farò a parlargli?"chiese lei guardandomi "vuoi che vada?"le chiesi confusa 'se vuoi..."rispose lei facendo gli occhi teneri "ok. Basta smancerie"dissi alzandomi e dirigendomi verso quell'odioso tavolo,da quell'odioso coglione. "Ehi....interessi alla mia amica e vorrebbe conoscerti'dissi fredda "alla tua amica o a te bellissima?"chiese lui facendo un sorriso da prendere a pugni "risparmiati le tue parole. Alza quel culo e va da lei a conoscerla"dissi guardandolo "ok. Presentamela"disse lui alzandosi. Devo dire che era davvero un bel ragazzo. "Samatha,tizio del tavolo dietro"dissi presentadoli 'piacere"disse lei facendo una voce da oca e sbattendo più volte quelle ciglia,che cazzo stava succedendo?
"È stato un piacere conoscervi ragazze"disse il tizio "per me no"lo guardai con occhi omicida il quale fece lo stesso "è un piacere,la mia amica stava solo scherzando"disse Samantha giustificando ogni mia frase. "Perché ti devi comportare così?"chiese Samantha 'così...come?" "Lo avrai spaventato' 'spaventato? Ok"dissi indifferente "andiamo a lavorare"disse lei alzandosi segiuta da me.
20:30 di sera:
"Andiamo alle giostre vero?"chiese la piccola Lamis stringendomi per mano con accanto mio fratellino "si,andiamo alle giostre per divertirci un po"dissi sorridendole. Mi trovavo bene con questi due bambini,mi ricordavano me quando tutto andava bene. 'Saliremo su tutto vero?"chiese Amir il mio piccolo fratellino "yesss' risposi. Camminammo pee poco tempo ed eccoci giunti alle..."Giiooosstttreee"urali con i bambini "prima cerchiamo Samantha sarà qui da qualche parte"dissi guardandomi in giro "ora che la troviamo..."disse Amir 'hahha piantala tu..."lo rimprovò Lamis. Dopo aver cercato per un pochino la vidi venirmi contro "Ehhhiiiii"urlò lei,odiavo quando lo faceva "piantala di urlare oca"dissi brusca "piantala tu,siamo alle giostre e qui si urla e anche tanto'disse lei "ho urlato troppo,non ho più voce"dissi guardandola e lei aveva capito il senso della mia frase "allora...voi sapete badare bene a voi stessi. Prendete i soldi, Giocate su tutto ciò che volete ma mantenete la responsabilità. Sapete come trovarmi e dove"dissi guardandoli "okk.."dirono loro andando mano nella mano verso un gioco "ho visto Ayaz"disse lei con occhi sognanti "chi?"risposi confusa "Atinkesc"disse poi per spiegarsi bene "non mi interessa' "ma alla tua best si,quindi si va dove c'è lui"disse lei 'neanche morta" "daiii sai quanto lo amo" "che cosa sarebbe?" "Cosa?" "Quella parola,la parole amore?"chiesi guardandola "lo capirai quando non ne puoi fare a meno delle sue labbra" "owh...ok" "daiii andiamooo"disse lei trascinandomi,ricordatemi di ucciderla poi.
"Ciao Ayaz"lo salutò con un sorrisone "Ehi..."disse lui sorridendole per poi soffermandosi su di me,che cazzo aveva da guardare? Se aspettava il mio saluto poteva benissimo morire. "Vi presento mio fratello Daniele"disse lui presentandoci un ragazzo che gli assomigliava tanto,bello anche lui ma il fratello lo superava un botto. "Io sono Samantha e lei è Sara"disse Samantha presentandomi "Ehi..."dissi facendogli cenno con la testa per poi rientrare nel mio mondo e lasciargli parlare di cazzate.
"Vado sulle macchine a scontro"dissi alzandomi "aspetta veniamo anche noi"disse Samantha seguendomi seguita da quei due coglioni "anche no"dissi guardando i di ragazzi "sei una ragazza dura"disse Daniele squadrandomi "e tu un coglione"dissi indifferente "vuoi salire o no?"chiese Ayaz guardandomi "certo Atinkesc"dissi guardandolo. Salimmo sulle macchine d'auto scontro,io ero con quel coglione di Daniele e la mia dolce e brava best con quel coglione di Ayaz,avrei preferito incontrare Bilal e i suoi scagnozzi.
"Ahiaaa"urlai dal dolore,non sapevo cosa era successo ma la mia gamba andò incontro alla macchina e l'altra volò fuori,tutto ciò per colpa di Atinkesc "scusa ti sei fatta male?"chiese Ayaz guardandomi "mi sono fatta del bene tu?"dissi fredda "andiamo fuori da qui è vediamo se hai qual ce problema al piede"disse Daniele "il mio unico problema seite voi. Statemi alla larga"dissi cercando di camminare,ci ero riuscita con un po di fatica "ho del ghiaccio in macchina se vuoi"disse Ayaz "non voglio" "non l'ho fatto apposta" "questa scusa l'ho sentita mille volte" "sara, fatti aiutare"disse Samantha "tu fatti i cazzi tuoi"la guardai male "Sara..."disse lei guardandomi male "portale del ghiaccio"disse lei per finire "Vado io,Samantha vieni con me?"chiese Daniele "sisi vengo". Ed ecco,mi lasciarono sola con questo pezzo di merda "fammi vedere il piede"disse lui chinandosi "non ho detto che potevi" "in effetti lo farò senza chiedertelo"disse togliendomi le scarpe. Il mio piedino si era gonfiato un pochino ma nulla di che..."ti faccio i massaggini intanto che loro arrivano" "non te l'ho chiesto"dissi cercando di non lasciar intravedere alcuni lividi...

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Finalmente Il Mondo Mi Sorride
RomanceQuesto libro parla di lei Sara,19 anni, araba e musulmana. Vive a Milano con la madre e il fratellino. Sara era diversa da tutte le altre,lavorava aiutando la madre dall'età di 15 anni fino ad ora. La sua vita era ed è un incubo. Questo incubo era s...