CAPITOLO1

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Bene eccomi quí in Florida, in un appartamento cosí grande da poter contenere forse 10 persone .
Mi sento sola come non mai, il caldo torrido che c'è quí è nauseante.
Charlotte, ovvero mia madre,anche se credo che non mi rivolgerá la parola per molto mi ha chiamata almeno 20 volte da quando sono partita, ma preferisco non risponderle e disfare le valige.
In aereo sono stata vicina a una signora grassa e mal odorante, per piú di 10 ore! È questo lo svantaggio di viaggiare in low cost ma ormai c'erano posti solo su quello.
Sono cresciuta da John, proprietario delle piú famose banche d'America e Charlotte la sua moglie super esuberante, le persone piú egoiste che io conosca .
Ad esempio mio padre pur di non stare vicino a una cicciona puzzolente avrebbe comprato l'intero aereoporto, non gli sarebbe interessato se quella donna doveva tornare a casa dalla sua famiglia, dai suoi figli, dal marito, no quello stronzo menefreghista l'avrebbe sbattuta fuori dall'aereo e con lei tutti gli altri passeggeri.
Mia madre una bella donna per il suo status di quarantottenne, capelli marrocino chiaro sempre acconciati alla perfezione, labbra dipinte di rosso e forse la donna piú spietata che io conosca; sarabbe stata piú "gentile",probabilmente, avrebbe suggerito alla signora di prendere un altro aereo e le avrebbe allungato 1000 dollari.
Vivevo in casa con i miei e mio fratello maggiore Edward, l'identica fotocopia di mio padre nonchè suo futuro erede con i suoi capelli biondo cenere tirati in sù, un paio di occhi azzurri uguali ai miei, due file di denti perfettamente biachi e dritti, zigomi alti, e una fila di ragazze ad aspettarlo nude sul letto, si è fottuto mezza scuola il bastardo, anche la mia migliore amica, abbandonandola sul lurido letto di un motel.
Sarebbe ridicolo dire che io e la mia famiglia andiamo d'accordo, piuttosto ci uccidiamo a vicenda.
Io sono una specie di errore, i miei non avrebbero voluto altri figli dopo Edward ma un preservativo rotto ha fatto succedere l'inevitabile.
Ora starete credendo che io mi senta uno schifo, un errore, che mi diaprezzi ma non è cosí solo grazie a LUI io sono riuscita a capirlo .Sono una bella ragazza credo, ho lunghi capelli neri come la pece , occhi azzurri come il cielo, labbra carnose, ho un bel corpo, un seno prosperoso e un sedere tonico .
...
Ho finito di disfare le valige e ora voglio solo uscire e schiarirmi le idee, non so se chiamare mia madre, probabilmente lo faró piú tardi, verso sera sperando che sia andata a comprarsi il nuovo paio di sandali col tacco di Gucci che tanto voleva, almeno cosí sará di buon umore.
Prendo la mia BMW X5 nero lucido e mi vado a fare un giro, sono quí da meno di un ora e non ho visto ancora niente!

Sono dentro una macchina, quando fuori faranno almeno 40 grandi,ma non mi piace il caldo, preferivo di gran lunga le frequenti piogge di Londra

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Sono dentro una macchina, quando fuori faranno almeno 40 grandi,ma non mi piace il caldo, preferivo di gran lunga le frequenti piogge di Londra.
Ah,londra come mi manca,i miei amici, i miei genitori,mio fratello, sghignazzo tra me e me , non mi manca Londra, per niente,mi manca solo LUI, non mi accorgo nemmeno di avere le lacrime agli occhi ma ora basta! Sono venuta quí per iniziare da capo, non devo pensare al passato.
Vedo tantissime ragazze in bikini minuscoli, altre con le tette mezze scoperte, soltanto per attirare l'attenzione dei surfisti.
Certo, tutti si stanno godendo gli ultimi giorni d'estate perchè priprio domani inizierá la scuola e purtroppo neanche io sono esonerata, domani andró solo ad iscrivermi,e dopo una settimana giorni dovró iniziare i corsi al Florida's College, io non volevo nemmeno farlo il college,mi sarei trovata un lavoro, ma i miei non la pensano come me .
Ho 18 anni e sto per entrare al primo anno nel miglior college della Florida.
Dopo tutte queste riflessioni, mi viene fame e decido di andare a fare la spesa nel primo supermarket aperto.
Eccolo! Parcheggio, prendo un carello che comincio a riempire di schifezze.
Patatine,nutella,caramelle,gelato,8 bottiglie di Coca Cola,poi prendo latte,uova,zucchero,biscotti....
Devo prendere i cereali,ma lo scaffale su cui sono messi è troppo in alto per il mio metro e sessanta, una mano si allunga dietro di me e prende il pacchetto di cereali e me lo porge.
Alzo la testa e incontro il sorriso smagliante di questo ragazzo, poi salgo e vedo un paio di occhi verdi,su un viso bello come il suo si addicono perfettamente i suoi capelli biondicci,quasi bianchi.
Wow se tutti ragazzi sono come questo, non vedo l'ora di vederli!
lo ringrazio gentilmente e lui mi dice"prego! Lo faccio volentieri per una bella ragazza come te!"
Io arrossisco involotariamente,certe volte mi comporto proprio da bambina! Le sue parole mi distraggono "Sai, non ti ho mai vista quí sei nuova? Comunque piacere Luke"
"Piacere, sono Lena e sí sono arrivata da poco, precisamente da 2 ore e 15minuti" dico guardando l'orologio e accompagnando il tutto con un sorriso.
Anche lui mi sorride "Bene Lena,ho due domande per te , quanti anni hai ? Da dove vieni e che scuola frequesterai?"
"Beh inanzitutto sono tre domande, ho 18 anni,vengo da Londra e frequenteró il Florida's College"dico io .
"Okay Lena, anche io studio lí, immagino che io sia il tuo primo amico quí e sono veramente lusingato.
Credo che ti serva una guida turistica, insomma in cosí poco tempo avrai visto poco o niente, quindi ti lascio il mio numero cosí puoi chiamarmi quando vuoi, ciao baby! Ci si vede."
Mi fa l'occhiolino e si allontana alla cassa.
Dopo aver pagato carico tutto in macchina e mi dirigo verso il mio appartamento.
Lasci la macchina nei posti riservati agli abitanti del palzzo ed entro.
Spacchetto tutto e metto in ordine cucina e soggiorno.
Mi sistemo sul divano a guardare la tv e ripenso a quel Luke, tanto simpatico quanto invadente e non posso fare a meno di sorridere ripensando a quando si è autodefinito mio amico, anzi il mio primo amico quí in Florida.
Mi viene fame e ordino una pizza, oggi non ho nessuna voglua di cucinare.
Lavi i piatti e mi dirigo in bagno per farmi una doccia, puzzo di sudore.
Finito la doccia indosso il mio pigiama che consiste il una maglia molto grande che credo sia di mio padre e mi metto a letto ripensando a quanto sará pesante la giornata di domani.

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