Capitolo 3

67 6 1
                                    

Lui riusciva a capirmi come nessuno aveva mai fatto.
Andai a dormire con il sorriso in faccia ripensando a quelle parole:
"Buonanotte Bellissima"
La mattina seguente mi svegliai ed energetica mi avviai in cucina.
Feci colazione. Erano le 9:00.
Cavolo devo sbrigarmi o mi presenterò in pigiama!
Mia madre mi chiese:
M: Ma come mai sei così oggi?!
Io: Devo incontrare una persona mamma niente domande!
Sospirò.
M: Magari fossi sempre così veloce!
Io: Mamma!
Mi feci una velocissima doccia.
Ed ora trucco!
Fondotinta per coprire i brufoli(#maledettibrufoli),poi mascara un pò di eyeliner e infine lucidalabbra rosso(si odio i rossetti)
Andai davanti al mio armadio.
Uffa e ora cosa mi metto!
Chiamai Lucrezia e optammo per un vestito turchese(precisiamo che in vita mia ho sempre comprato i vestiti ma non li ho mai messi :D)
Poi dei semplici sandali blu.
Erano le 10:50. 10 minuti e poi lo vedrò. 10 minuti di ansia. 10 minuti di terrore. Non so cosa fare. Panico.
L: Vale, tesoro caro, datti una calmata!
Suonano alla porta. Muoio.
Vado ad aprire. È lui. Dio come è bello *-*.
Appena mi vide, disse qualcosa ma riuscii a capire soltanto un <<mio dio>>.
Poi con tono squillante disse:
G: Ehi bellissima! Pronta?
Io: Ovvio! Andiamo!
Camminammo per un pò e ci divertimmo molto. Andammo a pranzare dal Mc Donald.
Verso le 16:00 mi riportò a casa.
Mia madre era al lavoro e Lucrezia se ne era andata.
Mi accompagnò alla porta.
G: Ho trascorso una bellissima giornata!
Io: Anche io! A domani allora!
G: S-senti V-vale io devo d-dirti una c-cosa...
Io: Dimmi...
Avevo un'ansia che nemmeno immaginate.
G: T-tu...ecco...tu... Io ti amo Vale non posso nasconderlo.
Io:...
G: Ecco... Sapevo di non essere ricambiato. Addio. Non ti darò più fastidio.
Fece per andare via ma io lo fermai.
Io: N-no, a-anzi....
Io: Ti amo anche io.
Non so con quale coraggio dissi quelle parole. Ma le dissi.
G: S-sul serio?
Io:S-si.
Fece i salti dalla gioia.
Io: Allora ti piaccio proprio tanto!
Dissi ridendo.
Si avvicinò a me.
G: Se non lo hai capito te lo dimostro.
Ero rossa come un peperone.
Abbassai la testa imbarazzata.
Lui con due dita mi prese il mento. Ci guardammo negli occhi. E poi così inaspettatamente mi baciò. Io ricambiai. Timidamente ma lo feci.
G: Visto?
Io lo abbracciai più forte che potevo.
Io: E-e quindi ora c-
Mi interruppe.
G: E quindi tu ora sei la mia principessa.
Arrossii di più.
G: Ci vediamo domani principessa.
Io riuscii a dire solamente un: a domani...

Me And YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora