Il primo giorno di scuola

64 3 0
                                    

"Drin,drin... Drin"
È il rumore fastidioso della sveglia a svegliarmi
Vaffanculo, odio andare a scuola, odio tutti e odio tutto.
Spengo la sveglia e decido di alzarmi, faccio una doccia veloce, prendo un paio di jeans neri, una magliettina bianca, il giubbotto di pelle nere, e un paio di vans rosse, mi trucco velocemente, liscio un po i capelli, prendo lo zaino e esco.
Mentre vado verso la fermata mi viene addosso un ragazzo, alto, occhi verdi, capelli castani chiaro, però è veramente figo

-Hei tu,Cazzo attento a dove vai eh- dissi io incazzata

-Hei bella attenta a come parli-
disse lui facendomi l'occhiolino

-senti, non so chi sei e nemmeno che cazzo vuoi,mettiamo in chiaro una cosa, non sono la classica Troietta che la dà al primo ragazzo figo che gli passa davanti, con me non funziona- dissi io più arrabbiata di prima

-chi ti ha detto che voglio qualcosa da te? Sono fidanzato bella, era solo per fare amicizia visto che sono arrivato da poco nella città-

Mio dio anche se non me ne fregava niente di questo tipo, mi dava noia il fatto che lui fosse fidanzato

-non faccio amicizia con le teste di cazzo-
Dissi io prendendo l'auotobus
Arrivai a scuola in meno di 10 minuti e come sempre quando passavo io la gente si faceva da parte per farmi passare, ero al terzo anno, e oggi era il primo giorno di scuola, i ragazzi del primo anno non avevano capito il motivo per cui tutti mi facessero passare
Così una ragazza mi disse

-e tu chi saresti la diva della scuola? Ahaha-
Oddio già non la sopportavo, e questa puttanella sarebbe finita malissimo

-senti tesoro, se non vuoi avere problemi con me,smamma-
Ci rimase un po male e andò subito via

Andai verso il mio gruppetto di "Bad boy e Bad girl", io ero la Bad girl, mentre zayn era il Bad Boy, noi due insieme facevamo paura a tutta la scuola, poi c'era alisya e pia, loro non erano niente, volevano imitarmi ma nessuna delle due riusciva a essere una vera Bad girl.
Zayn mi venne in contro, mi abbracciò e disse

- Hei Bad girl, mi sei mancata tanto-

Ricambiai l'abbraccio e dissi

-mi è mancato il mio Bad Boy-

Si avvicinò alisya mi abbracciò, mi diede un bacio sulla guancia e disse

- mi mancavi ragazza cattiva-

Non ricambiai il bacio, perché non sono una ragazza tanto affettuosa e dissi

- anche te mi mancavi girl-

Ci rimase male, si aspetteva che gli dicessi "Hei Bad girl anche tu" eh no, lei è una semplice ragazzina che vuole diventare la ragazza cattiva.
Vidi Harry correre verso di me, mi abbracciò fortissimo, dio quanto mi mancava il mio migliore amico, cioè l'amico a cui ho detto sempre detto tutto.

- Bad girl, cazzo quanto mi eri mancata-

Ero felicissima

- Harry mi sei mancato tantissimo anche te-

risposi io, con un sorriso che non avevo mai avuto , non mi ero accorta che pia non c'era, ero un po preoccupata lei non si sarebbe mai persa il nostro primo giorno di scuola, mandai via questi pensieri non appena la vidi correre verso di me, era diventata proprio bella

-Hei piccolina-
gli dissi, visto che lei non aveva ancora 17 anni come tutti noi, sorrise e mi diede un bacio sulla guancia e disse
-Bad girl, mi mancava chiamarti così-

Dopo tutti i saluti, entrammo nel cortile della scuola, io andai nella mia classe insieme a zayn e Harry, mentre alisya e pia andarono nella loro classe, visto che non frequentavano il nostro corso

Entrammo in classe, e vidi il raggazzo che avevo incontrato alla fermata stamattina
Gli passai accanto senza degnarlo di uno sguardo, mi misi a sedere accanto a zayn e Harry andò davanti, accanto a lui si mise a sedere una ragazzina, abbastanza bella, la inquadrai subito, era la solita figlia di papà, guardai zayn, e ovviamente anche lui capi subito, guardammo Harry che la stava ammirando, Oddio mio il mio migliore amico con quella? NOOO,MAI.

-Harry sei accanto a una gatta morta- urlai io

Questa qui si girò, mi guardò malissimo e disse

-scusa? Come ti sei permessa?-
Non sapeva proprio con chi aveva a che fare
Mi alzai, mi misi davanti a quel suo bel faccino che tra meno di 10 secondi sarebbe stato pieno di sangue.

- tu non sai con chi hai a che fare! Non vorrai mica che questo bel faccino sia coperto di sangue vero?-
Dall'espressione della sua faccia, capii subito che era preoccupata, tornai a sedere e notai che tutti mi fissavano, anche il ragazzo della fermata.

________________________________

La giornata passó veloce, uscimmo tutti di scuola e io mi avviai verso casa, ma qualcuno mi fermó

-sei stata cattiva con quella povera ragazza-
Disse lui,molto preoccupato

Rimasi in silenzio e accesi una sigaretta

- ma l'educazione non te l'hanno insegnata i tuoi genitori?-

A sentire la parola genitori mi ribolli il sangue,mi girai verso di lui , piu Incazzata che mai

-Hei tu, non mi conosci affatto, non puoi capire un cazzo, ho trattato quella ragazzina come si meritava, non aveva capito con chi aveva a che fare,e giuro che se non ti levi dalle palle entro tre secondi, a te non ti avverto nemmeno come ho fatto con lei,ti riempio di sangue giuro-

Ero incazzata nera, non sa un cazzo lui di me, appena qualcuno pronuncia la parola Genitori io sto male, piango, mi sfogo picchiando la gente, non mi sono mai aperta con nessuno, apparte con Harry, lui sa tutto e insieme affrontiamo la situazione, beh è stato difficile affrontare tutto da sola,senza mia madre e senza mio padre, dio quanto mi mancano, era un giorno freddo d'inverno quando mi chiamarono dicendomi di correre all'ospedale, presi l'autobus e in pochissimo tempo ero lì, con le lacrime che non smettevano di scendere, non riuscivo a pensare a una vita senza di loro,ero una bambina adorabile, tutti mi volevano come figlia, dopo che i dottori mi dissero che i miei genitori non ce l'avevano fatta, mi cadde il mondo addosso, avevo 14 anni, decisi di rimanere da sola in quella casa che mi ricordava tanto i miei genitori , da quel giorno la mia vita cambiò, da bambina dolce,a ragazza cattiva, ero da sola, più gli anni passavano è più i miei genitori mi mancavano.

Io tutte le sere parlavo con loro

Beh si sembrava una cosa strana, ma loro sono sempre a ascoltarmi.

Dopo la litigata con il ragazzo della fermata visto che ancora lui non sa il mio nome e io non so io lui, quindi credo che per ora lo chiamerò così, corsi a casa piangendo, andai subito nella stanza dove c'era un sacco, comincia a prenderlo a pugni più forte che mai, mi guardai le mani, sanguinavano, e così ero contenta.

Arrivo la sera, e arrivò il momento di parlare con loro.

"Hei mamma, Hei papà, mi mancate davvero tanto, non riesco a sentire la parola genitori, non riesco a avere un confronto con qualcuno senza prenderlo a calci o a pugni, però il dolore mi ha ridotta così, spero tanto che siate felici per come sono riuscita a affrontare questi tre anni da sola, non ce la faccio più però, non è bello passare, il natale, capodanno, Pasqua, e il mio compleanno da sola, eh no, non riesco a essere forte, primo o poi cederó,ora vado a dormire e ricordatevi che vi voglio un bene dell'anima, buonanotte angeli"

Andai a letto con le lacrime che scendevano.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 28, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Bad girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora