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PROV. ELOISE
Dopo essermi svegliata dall' incubo non riuscì a riprendere sonno e quando suonò la sveglia delle 6:00 del mattino ero già completamente sveglia da ore.

Non dormivo molto da sempre in pratica e ciò mi portava spesso ad avere delle lievi occhiaie sotto gli occhi.
Dopo essere uscita dalla mia stanza cercai il bagno; ciò non si rivelò molto difficile siccome scopri che era la stanza affianco alla mia.
Mi feci una doccia veloce e tornai in camera per vestirmi; indossai una felpa della nirvana, un paio di jeans skinni e le mie adidas.
Tornai in bagno per truccarmi. Non ero solita truccarmi molto e quella mattina ne avevo ancora meno voglia del solito. Misi un filo di mascara e sfumai sui miei zigomi alti un po' di fard giusto per darmi un po' di colore, era preoccupante quanto fossi pallida, infine presi la mia borsa e notando che mia zia non era in casa uscì.
Non conoscevo ancora la città ma piano piano ci avrei fatto l' abitudine infondo non mi serviva sapere molto, mi era sufficiente sapere la strada da casa a scuola e viceversa.
Chiesi ad un passante dove si trovasse la Dallas e segui alla lettera le indicazioni impartitemi. Riconobbi subito la Dallas, era inevitabile, si trattava di un edificio abbastanza grande con intorno un prato ben curato in cui si riversavano milioni di studenti.
In quel momento mi resi conto davvero di quello che stava per accadere da lì a pochi minuti, un nuovo capitolo della mia vita in cui potevo rendere le cose diverse da quelli  precedenti.
La campanella suono e tutti gli studenti si avvicinarono all' entrata della scuola, in un ammasso scomposto.
Quando l'ingresso si fece un po' più libero entrai, non persi tempo e cercai subito l' ufficio della preside per farmi dare gli orari e le classi in cui si svolgevano i miei corsi.
Bussai leggermente alla porta del suo ufficio e  pochi istanti dopo una voce femminile mi invitò ad entrare.
Mi feci forza e dopo aver preso un respiro entrai.
La preside era una donna sulla quarantina, forse, con un viso gentile; Mi accolse subito con un sorriso, che mi aiuto parecchio con tutta l'ansia che avevo addosso.
" tu devi essere Eloise Edkins " disse invitandomi a sedere con un gesto della mano.
Mi sembro abbastanza strano che mi avesse riconosciuta subito, ma infondo era la preside e quindi sorvolai
" si " risposi annuendo lievemente.
Prese una cartella da uno dei suoi cassetti e ne estrasse un foglio
" questo è il foglio con i corsi e gli orari " mi disse porgendomelo.
" per i libri, tua zia li ha ordinati quando è venuta ad iscriverti, dovrebbero essere già tutti nel tuo armadietto"
Infine dopo avermi parlato in modo generale della scuola chiese alla sua segretaria di chiamare una certa lana Norris.
" lana.. ti farà fare il giro della scuola e ti mostrerà il tuo armadietto" riprese la preside
" è una ragazza gentile scommetto che farete sicuramente amicizia" concluse.
" grazie " dissi  grata della cordialità e gentilezza che dimostrava nei miei confronti.
Diedi una veloce occhiata al foglio degli orari mentre aspettavo, quando la porta si aprì e una ragazza con i capelli lisci biondi entro salutando entrambe.
La preside si alzò dalla sedia e si avvicinò a me.
"lei è Eloise è nuova. falle vedere dove si trova il suo armadietto e fare un giro della scuola " le spiego brevemente la preside, Lana si voltò verso di me e sorrise.
"ciao Eloise, vieni ti faccio fare il giro turistico" disse in modo simpatico.
" si grazie "mi alzai e la segui fuori dall' ufficio, dopo aver salutato la preside.

Imboccammo il corridoio principale.
Quella scuola era davvero bella, mi stupì che si trattasse di una scuola pubblica.... chissà quanti fondi aveva richiesto ristrutturarla e mantenerla così.
" come mai hai cambiato scuola a questo punto dell'anno ?" Mi domando lana.
Mi guardava curiosa di scoprire qualcosa in più su di me mentre camminava esperta bei corridoi scolastici.
" mi sono trasferita qui da mia zia" lasciai la risposta vaga.
" ah capisco" disse
" bene, su ogni aula c'è scritto un numero, per trovare le classi ti basta vedere l'orario sul foglio e il numero della classe, si parte dal 1 fino al 100 ci sono due piani " disse mostrandomi le scale
" sopra ci sono solo aule mentre al piano terreno infondo c'è la mensa " concluse mostrandomela con un indicazione della mano.
" il mio armadietto invece ?" Le chiesi aprendo il foglio per leggerne il numero
" è il 322 " la informai.
" 322 hai detto ?" Mi chiese in modo alquanto strano.
"si" risposi tranquilla. Mi guardo per qualche secondo immersa nei suoi pensieri mentre un sorriso prese a formarsi sul suo viso.
" vieni da questa parte "
In qualche minuto fummo davanti al mio armadietto, misi subito la password per provarlo, girai la manopola per comporlo ed infine riuscì ad aprirlo.,
Dentro come detto dalla preside c'erano i miei libri, lo richiusi e mi girai verso lana.
" saiii di chi è l'armadietto di fianco al tuo? " mi domando sorridendomi in modo quasi inquietante.
" come faccio a saperlo, ti ricordo che sono nuova " risposi ovvia, ridendo della sua espressione.
" di jake Luson è il sogno di qualunque ragazza qua dentro, sei fortunata, lo portai vedere tutte le mattine con la scusa del armadietto " disse con un sorriso stralunato e facendomi un occhiolino di intesa.
Ma non avevo inteso assolutamente nulla
" vorrei poter essere in te " continuo e nel dire quelle parole era addirittura arrossita.
Forse avevo già capito di che tipo si trattasse... Sicuramente il solito ragazzo stronzo pieno di se di cui tutte le ragazze inevitabilmente erano attratte.
" dai vieni tra poco suona la campanella ti faccio vedere dove si trovano i bagni delle ragazze, ti sarà utile" disse avviandosi e io la segui senza obiezioni.
Mi mostro dove si trovavano i quattro bagni delle femmine sparsi un po' in tutto l'enorme edificio.
Ognuno perfettamente rifornito e pulito.
Mentre uscivamo dal ultimo bagno suono la campanella.
Uscimmo tornando nel corridoio, giusto in tempo per vedere i prima deserti corridoi ora strapieni di studenti che si riversavano tutti in una volta creando un sacco di casino.
Neanche qualche passo e Lana si fermò fissando un punto davanti a noi diventando completamente rossa in viso., Segui il suo sguardo.,
Tra le persone che uscivano dalle classi e giravano per i corridoi si distinguevano due ragazzi, alti con fisico scolpito e asciutto.
Era quasi impossibile non notarli nonostante la quantità di ragazzi presenti, avevano un non so che di speciale.
Il primo era biondo con occhi color miele e l'altro con capelli neri e occhi blu intenso... Avevano entrambi una carnagione pallida più o meno come la mia.
Guardai nuovamente Lana che sembrava congelata.,
alzai gli occhi al cielo e decisa a lasciarla lì imboccai il corridoio, desiderosa di iniziare qualunque lezione mi aspettasse.
Inspiegabilmente il ragazzo dai capelli neri non ostante il casino presente si girò verso di me inchiodando i suoi occhi nei miei; mi diede una veloce occhiata, la sua espressione era indecifrabile, mi fermai e lo guardai attentamente, mi sembrava di averlo già visto, quegli occhi... il mio corpo venne pervaso da un brivido.
Ma fu un attimo e tutto torno alla normalità.
Mi chiedi il motivo di quello sguardo.... così intenso..
I due camminavano con passo deciso e molte altre persone come noi li fissavano di sottecchi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 24, 2018 ⏰

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