IPANTELLAS CRAZY SCHOOL

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Daniel 1 SETTEMBRE

LE VACANZE SONO TROPPO BREVI. OGNI ANNO SEMPRE DI PIU!

È una calda mattina di fine estate e sto sonnecchiando profondamente nel mio morbido letto abbracciato al mio peluche, il gattino di Shrek, quando un urlo funesto mi sveglia di sopra assalto e mi fa rotolare giù dal letto.

È mia madre, alias MAMMA-SATANA o più correttamente satana e basta,furiosa come una bestia perche anche oggi, primo giorno di scuola, sono dannatamente in ritardo. Ecco il soave richiamo materno:

«SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!»

Neanche un militare il risveglio dev'essere cosi traumatico. Lotto con il lenzuolo come nemmeno due arrapanti lottatrici nel fango, ma alla fine sconfitto quando il "gong" della sveglia mi ricorda che sono le 7.50.

Rassegnato a terra urlo al cielo: «CHE PALLE!» IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA E INIZIATO.

MI FISCHIANO LE ORECCHIE!

Qualcuno mi sta pensando, magari è una ragazza bellissima che oggi ha intenzione di dichiararmi il suo amore e poi mi chiederà di sposarla. DEVO SMETTERLA DI CAGARE FUORI DALLE TAZZE, non accadrà mai, sono troppo sfigato.

E poi non ho tempo di pensare alle ragazze, sono talmente in ritardo che devo la armi i denti e contemporaneamente farmi la barba.

Forse sto usando troppa schiuma, mi sono ricoperto tutta la faccia. Vabbè, la userò come sapone.

Un pó di schiuma mi entra negli occhi. non vedo più niente.

Cerco a tentoni l'asciugamano e sento qualcosa di morbido, lo afferro con energia e inizio a strofinare il mio viso:OPS! È IL MIO CAGNOLINO.

Vabbè, come dicevano i latini: RITARDUS GIUSTIFICUS TUTTOS. O forse erano gli antichi spagnoli.

Non faccio in tempo nemmeno a pettinarmi che la furia devasatrice di satana invade il bagno, mi afferra per un orecchio, mi trascina e mi lancia fuori dalla porta con un calcio nel sedere.

STO VOLANDO RAGAZZI! SUL PAVIMENTO.

Mi rialzo dolorante e protesto: «NON HO NEANCHE LO ZAINO, MÁ!.

Dalla porta arriva in volo un oggetto che uscura il sole prima di colpirmi in pieno volto, schiacciandomi al suolo: mezza tonnellata di coltura in pieno naso.

DEVO SCAPPARE.

Satana mi rincorre spraitando: « VAI A STUDIAREEEEEEEEEE, COGLIONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!».

Estrae un mitra e comincia a spararmi contro. Qualcuno ha ancora i. coraggio di dirmi che mia madre non e satana?

Corro verso la fermata dell'autobus e incontro Jacopo, anche lui, come me, in ritardo.

«Sei sempre in ritardo Dan!» Dice lui.

«Tu invece sei in anticipo! È per questo che corri?»

«Io corro per rassodare i glutei, VOGLIO DIVENTARE IL NUOVO TESTIMONIAL DI MEDIASHOPPING!»

Mi immagino Jacopo vestito come la tipa di MediaShopping, con tanto di leggins attillati, seno prosperoso e capelli biondi lunghi fino alle spalle che muove il bacino, le gambe e le cosce dicendo:«UNO, DUE! RASSODARE I GLUTEI!»

È un immagine disgustosa, che mi fa esclamare con gli occhi sbarrati: «OH,MADREDIDDIO!».

Jacopo sembra non capire: «TU INVECE COSA VUOI FARE? IL MODELLO PER INTIMISSIMI?».

«Io?perche?»

Mi guarda giù e ride:«VAI IN GIRO IN MUTANDE!»

Mi sono scordato di allacciarmi i pantaloni uscendo di casa e ora sono in mutande. Ci sono delle ragazze per strada che mi guardano e ridono perché indosso le mie mutande preferite, QUELLE DI SPIDER-MAN.

«OH, CAZZO!» esclamò mentre cerco di tirarmi su i pantaloni.

«Almeno evita quelle di Spider-Man, fanno molto... disadattato sociale con disturbi neurologici avanzati!» mi consiglia Jacopo mentre arriva il pullman.

Jacopo sa sempre come mettere a proprio agio gli amici. L'imbarazzo è interrotto dall' arrivo del pullman che prosegue, inesorabile, la sua corsa e noi dietro di lui implorandolo di fermarsi.

Ho la mia occasione, fare il record olimpico del rincorsa del bus a pantaloni abbassati, È IL MIO MOMENTO DI GLORIA, Jacopo mangia la mia polvere e, sbeffeggiandolo, non mi accorgo che nel frattempo il nostro traguardo ha inchiodato.

Come due uova ci spatasciamo contro e veniamo rimbalzati sull' asfalto Con un volo acrobatico che ricorda Charlie Brown quando cerca di calciare la palla da rugby ma all' ultimo Sally glielo toglie dai piedi. Siamo a terra doloranti. I nostri zainetti sono finiti dall' altra parte della strada.

Il pullman riparte e noi restiamo al suolo.

Jacopo si muove lentamente e dice:

«POTREBBE ANDARE PEGGIO DI COSÌ!»

«Sì, qualche piccione potrebbe cagarci addosso» rispondo pronto io.

Dopo manco un secondo quattro piccioni passano sopra la nostra testa e liberano gli scarichi. Ci investano come un fiume in piena.

VENIAMI INTERAMENTE RICOPERTI.

Jacopo cerca di pulirsi gli occhi e urla furente:

«CHIUDERE QUELLA BOCCA MAI?»

E io, ancora cieco per quel getto supremo, rispondo sconsolato:

«MAI...».

Non saprò mai dire se quelli fossero piccioni passati da Chernobyl o semplicemente degli elefanti con le ali, ma una cosa la so per certa: era solo l'inizio dell' anno più sfigato della storia della sfiga.

I MAYA IN CONFRONTO PORTAVANO BENE.

Jacopo 2 SETTEMBRE

Ieri era il primo giorno di scuola e siamo arrivati in ritardo di 15 minuti.

Per punizione il prof Bordignon, il nostro insegnante di storia e letteratura, ci ha già assegnato i COMPITI TRIPLICATI. È un uomo sulla cinquantina, brizzolato, con una pancia grande tipo Platinette. Veste in modo stravagante: sempre in camicia hawaiana e costume, sia d'estate che d'inverno. Non so come faccia, deve avere sempre caldo.

FORSE È LA VODKA CHE BEVE CONSTANTEMENTE ANCHE DURANTE LA LEZIONI RENDERLO COSÌ ACCALDATO. OLTRETUTTO E UN PAZZO CINICO.

Sfoga la sua frustrazione sempre su di noi, sopratutto su Nerdozzi, il nerd della classe, Bordignon lo odia. Lo interroga sempre. E gli fa domande assurde per mettergli 2.

In compenso da quest'anno abbiamo due nuove compagne di classe: ALICE e JESSICA.

SONO DUE RAGAZZE STUPENDE SOLARI.

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SCUSATE E CORTO MA DOMANI LO FARÒ UN PO PIÙ LUNGO BYE BYE xxxx

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 28, 2013 ⏰

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