la mia vita

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Appena io e maicol ci fummo seduti la prof riprese con la sua noiosissima spiegazione. Mi stavo annoiando allora decisi di guardare dalla finestra ma, mi accorsi che maicol aveva un tatuaggio sul polso, credo che lui se ne accorse perchè mi guardò, si avvicinò e mi disse"perchè mi fissi da così tanto tempo, non hai mai visto un bel ragazzo muscoloso come me? "
"Hahahaha, spiritoso, io guardavo il tuo tatuaggio sul polso, prima non lo avevo notato"
"Bello vero? Anche tu sei piena di tatuaggi "
"Mi piace molto , ma cosa vuol dire?"
"Rappresenta il legame che ho con la donna della mia vita"
"Capito"dissi distogliendo lo sgardo da lui per portarlo in direzione della prof. Avevo sete ma mi ero dimenticata la bottiglia di acqua a casa allora la chiesi a maicol, me la passò ma, nel ridargliela mi cadde ma per fortuna non mi cadde per terra solo un poco sui suoi pantaloni, mi trattenevo dal ridere perchè l'acqua gli era caduta sui pantaloni e sembrava che si fosse fatto la pipi sopra. Suonò la campanella di fine ora, la bidella ci comunicò che la prof di arte mancava quindi potevamo anche stare in cortile, mi presi lo zaino e andai alle macchinette per prendermi una bottiglietta di acqua. La presi la stavo aprendo quando vidi arrivare su di me una palla da calcio e l'acqua mi finì tutta sulla maglia bianca"cazzo, se so chi è stato! " dissi con nervoso. Andai verso dei ragazzi che stavano cercando una palla e gli dissi"state cercando per caso questa palla? La prossima volta ve la buco con le forbici"
"Sta calma" mi disse un ragazzo di spalle, si girò... Non ci potevo credere era ancora MAICOL
Io sbuffai"ora come faccio la maglia della divisa è bianca ed ora è diventata trasparente"
"Bhe rimani così, sai non mi da alcun fastidio vederti senza reggiseno" disse maicol con uno sguardo malizioso che fece anche il suo amico. Cazzo come era possibile che mi ero dimenticata di rimetterlo, ma ora che ci penso non c'era quando mi sono rivestita, lo fulminai con gli occhi, tutti mi guardavano e fishiavano, maicol allora mi prese per il braccio e mi portò al suo armadietto e mi diede una sua maglia bianca come quella della divisa ma della nike, certo mi andava enorme ma meglio così che come prima.

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