Capitolo 2: Tutto da capo

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E' passata una settimana dal giorno dell'incidente. Emma sta bene, è tornata a scuola con un piccolo gesso, che a parer mio, indossa con grande stile. Nicole, invece, è in ospedale. L'incidente gli ha provocato una frattura alla spina dorsola, deve riprendersi e dopo tornerà a scuola. Tayler mi ha scritto, ma non sono in vena di conversare con lui. Lo so, io ho aspettato per tutta la vita che lui mi considerasse, ora che è accaduto, spreco la mia occasione...ma la mia amica ha la precedenza. Passo i giorni in ospedale, aiutando Nicole con gli studi e i vari esercizi per riprendere a camminare. Emma si sente molto in colpa, anche se Nicole la perdona, passa a trovarla 1/2 volte a settimana, mentre Kate fa un giorno si e uno no. Mi feci raccontare da Emma come andò l'incidente. Mi disse <<Un ubriacone, con un camion, ha spandato e ci è venuto addosso. Ho cercato di controllare la macchina...Ma in un secondo mi sono ritrovata per terra>>. E' stato un duro colpo per noi, ma non per questo ci arrenderemo. <<Nicole>> mi siedo accanto al lettino <<Nicole>>. Sta dormendo. Arrivano i Signori Gonzales, tristi, quasi piangono. Non capisco cosa stia succedendo. <<Scusate, cosa sta succedendo?>> <<Sofì...il medico ci ha appena informato che Nicole potrà tornare a casa>> la gioia in quelle parole, non riuscivo a non sorridere. Chiamo Emma e Kate per dirgli la bella notizia. Saluto i Gonzales e torno a casa. Quest'esperienza mi ha fatto riflettere, voglio essere una persona nuova, voglio cambiare. La mia vita è sempre stata condizionata dalla paura, dalla vergogna, ma ho capito che non c'è tempo nella vita per soccombere a queste emozioni. Da oggi si ricomincia. Vado a scuola e a differenza delle altre volte mi fermo a parlare con quelli della mia classe, stupiti anche loro del mio nuovo atteggiamento. Vedo Tayler, ancora senza la sua capetta/fidanzata Cristina. <<Tayler, scusa se non ti ho risposto, ma sai tutto quello che è successo...>> <<Sofì, tranquilla non c'è problema, ti scrivo di nuovo>> <<Ok, va beniss...>> Cristina seguita dalla sua mandria mi spintona lontana dal suo fidanzatino. <<Ohps! Scusami tanto cara, ma lui è mio>> <<Tranquilla non avevo intenzione..>>. Me ne vado. Prima ora latino, seconda algebra, terza inglese e intervallo. <<Kate, mi accompagni al centro commerciale?>> <<Ok>>. Suona la campanella e usciamo, prendiamo la macchina e andiamo al centro commerciale. Diciamo che senza Nicole le nostre giornate sono vuote, sì, lo so, sembro una filosofa o un poeta, ma è così. Avete presente quella sensazione di dolore che provi nello stomaco? Come se avessi lo stomaco vuoto o come se avessi mangiato troppo. E' una sensazione insopportabile, che non ti fa chiudere occhio. Ecco, ora mi sento così, sento che manca qualcosa. Sento che manca una parte importante. Nicole veniva sempre con me e Kate a fare spese, Emma, non viene mai, i suoi non le fanno comprare i vestiti nei così detti "negozietti scrausi", lei veste solo Prada, Channel, Dolce e Gabbana, Gucci,.... e la lista potrebbe continuare all'infinito, ma solo roba che se dovessi comprare io, dovrei fare minimo, ma minimo, due ipoteche sulla casa dei miei genitori. Ma non è questo il punto, Emma, so che sta bene, che è a casa e che la rivedrò domani, mentre Nicole, è in ospedale. Ok, domani torna dall'ospedale, ma se stanotte succedesse qualcosa e non dovesse tornare? <<Sofì, mi tieni la borsa? Voglio provarequalche vestito>> Kate come al solito interrompe i miei pensieri <<Sì, certo>>. Mi siedo nella poltrona accanto al camerino, perchè Kate, quando dice che vuole provare "qualche vestito" intende tutti quelli della atelier, so che potrebbe essere stancante, ma per me è stupendo. Lei è fatta così. Adoro il modo in cui si comporta, mi ricorda sempre quello dei film, dove le ragazze sbucano fuori dai camerini si cominciano ad atteggiare come le top-model. <<Kate...sono le 5, è ora di andare>> <<Arrivo, provo solo l'ultimo>>. Sono in camera da letto, sto preparando una sorpresa per Nicole, domani torna a casa e voglio farle una piccola festicciola. Sto ritagliando dei piccoli festoni, poi faro un collage di foto e infine gli inviti. Adoro organizzare degli eventi. Mi piace l'idea di rendere magnifica una giornata per una persona. <<Sofì, posso?>> <<Sì mamma, che c'è?>> <<Senti, mi ha chiamato la mamma di Emma, sai com'è fatta lei?! E' una persona molto euforica, gioiosa e mi ha riferito che il prossimo sabato c'è il ballo scolastico..e mi ha chiesto andavate in limousine o con una macchina a caso...tu ne sai qualcosa?>> <<Ah, non ti ho detto niente, perchè non intendo andarci. Dopo tutto quello che è successo..l'incidente..vorrei starmene tranquilla per un pò. Insomma, mi sono ripromessa di cambiare, ma il ballo, non fa proprio per me>> <<Sofì! E' il ballo scolastico..fra poco ti diplomerai..se non andrai ti pentirai>> <<Mamma, no...>> <<Ma se le tue amiche decidessero di andare?>> <<Forse cambierei idea..>> <<Ok..ora è meglio se vado..e tu che vada a dormire>> <<Mamma, non sono più una bambina>> <<Notte>> <<Notte>>. E' mattina. Io, Emma e Kate saltiamo la scuola per fare la sorpresa a Nicole. Vedo arrivare Emma con la macchina, parcheggia nel mio vialetto e cominciamo a riempire la sua macchina con le robe per la festa. Passiamo a prendere Kate e poi ci dirigiamo a casa di Nicole. Lei dovrebbe arrivare sulle 9, ora solo le 8.30, riusciremo a montare tutto per quell'ora. Festoni, cibo, bevande, film e collage pronto. Sentiamo la macchina arrivare nel vialletto di casa, guardiamo dalla finestra, parcheggia. Scende Nicole con le stampelle, seguita dal padre e dalla madre. Ci nascondiamo. Entrano e....3,2,1...bentornata Nicole! C'èra una gran emozione in quel momento, chi piangeva, chi rideva, chi urlava. Nicole, ovviamente piangeva, di gioia. Le corriamo incontro, l'abbracciamo. Dopo aver mangiato un pò, le raccontiamo i gossip del momento, chi si è messo con chi, chi non è più vergine, chi si è picchiato con chi, e così via. Pranziamo. Il pomeriggio lo passiamo guardando film su film. Per cena ordianiamo un pizza, mentre, ovviamente, guardiamo un film. Banalità. Dormia qui, da Nicole, abbiamo organizzato una serata molto divertente. Maschere di bellezza, musica, gossip, insomma, come se fossimo tornate 15 enni. Come non poteva venire fuori il tema ballo durante la conversazione? Era una cosa impossibile. Io sono contraria, ma tutte volevano andarci quindi dovevo anch'io. Il giorno seguente saremmo andate a comprare gli abiti, ma ora ci stavamo organizzando con chi andare. Tutte avevano qualcuno con cui andare, o comunque l'avrebbero trovato, io no. Ma con chi ci potevo andare? Il mio sogno sarebbe stato Tayler, ma se solo mi avicino per chidergli un fazzoletto, arriva Miss Cristana che mi prende per il collo, o peggio, con le sue seguaci mi prende in giro(con prendere in giro si indende offendere pesantemente sui social). Sta di fatto che, anche se non avrei trovato un accompagnatore per il ballo, sarei andata comunque. L'occasione di poter stare con le miei amiche per un occasione indimenticabile e irripetibile è immancabile. Ci siamo ripromesse che dal ballo tutto cambierà. Dovremo essere persone nuove, come se dovessimo rinascere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 01, 2016 ⏰

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