Michael

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Ero sdraiato sul quel freddo e sporco pavimento immerso in una pozzanghera di sangue, o almeno pensavo fosse sangue, non ricordo niente, solo il mio nome Michael.Sentivo qualcosa di freddo che mi toccava la gamba sinistra, speravo con tutto il mio cuore che fosse solo un bruttissimo incubo,ma era troppo reale per essere un incubo. Ad un certo punto sentii la maniglia muoversi e la porta scricchiolare, il mio cuore cominciò a battere all'impazzata le mani cominciarono a tremare, il sudore cominciò a scendere giù dalla mia faccia.Non sentii mai una sensazione cosi orribile, cominciai a sentire una presenza vicino al mio corpo ormai pietrificato dalla paura, non vedevo l'ora di scoprire chi era, ormai quel attesa divenne insopportabile, la cosa fredda che mi toccava la gamba sinistra scomparve e con lei la porta si chiuse, cercai d'alzarmi con la pochissima energia che mi era rimasta ma fu inutile le mie gambe cedettero subito,allora cominciai a trascinarmi fino alla porta e quando ormai l'ebbi raggiunta la porta si aprii di scatto, io chiusi gli occhi e qualcosa mi trascino alla luce,ormai pensai che la mia fine si avvicinò, quindi cercai di pensare a tutti i bei momenti che passai, ma niente non ricordai nulla, mi sforzai per minuti finché mi passo nella mia mente un nome Jane non mi disse niente quel nome, era un nome come gli altri, per sbaglio mi scappò quel nome di bocca e urlai con la poca voce che mi era rimasta "Jane" smisi di essere trascinato e aprii gli occhi, vedevo una sagoma nera con lo sfondo bianco che mi fissava dall'alto verso il basso, i miei occhi non si erano ancora abituati alla luce quindi non riusci ad identificare il volto della sagoma, passarono un paio di secondi poi la sagoma si girò e andò verso un armadio e tirò fuori  un martello e cominciò a martellare la povera testa di una persona legata ad una sedia io cominciai ad urlare dalla paura e cercai di scappare ma la sagoma nera mi immobilizzò e mi legò anche a me ad una sedia e dopo aver finito, di massacrare quella povera persona si girò verso di me, la paura crebbe in una maniera spaventosa cominciai a rassegnarmi che ormai sarei morto guardai per l ultima volta il volto di  quella sagoma e riuscì a capire chi era, era Jane la nuova arrivata in città, lo sapevo che era una tipa strana ma non cosi tanto strana, pronunciai l'ultima volta il suo nome "Jane" con un tono molto sorpreso ma ormai il martello era ad un paio di centimetri dalla mia faccia io chiusi gli occhi e... "baam" il martello mi colpì dritto in faccia e non arrivò neanche il secondo colpa che vidi una luce coprirmi gli occhi e subito dopo arrivo il secondo colpo...quello fu il colpo letale.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 02, 2016 ⏰

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