Love Me Like You Do.

1.

ASIA:

Era il mio primo giorno in quella scuola, mi ero trasferita lÌ insieme a mia madre due settimane prima, ma non avevo osato neanche mettere il naso fuori dalla porta, anche se ogni tanto, la sera, sentivo fuori dei ragazzi che si divertivano.

Mi alzai dal letto a fatica, dovevo affrontare un anno in una scuola completamente a me sconosciuta e per di più, era già il quarto anno.

Feci molto in fretta colazione, che non avrei neanche voluto fare perché avevo lo stomaco chiuso, dalla paura credo.

Presi l'autobus all'ultimo secondo, ma ero fiera di me: mi ero vestita benissimo e lo stesso valeva per il trucco, almeno quello.
Appena entrai tutte le attenzioni si rivolsero a me: Era normale, me lo aspettavo dato che ero nuova, però feci un segno con la mano e tutti si rigirarono, mi sedetti e misi le mie amate, bellissime, cuffiette.

Arrivata in classe la professoressa mi presentò alla classe, IL MOMENTO PIÙ IMBARAZZANTE DELLA MIA VITA.
Le cinque ore passarono velocemente e a ricreazione rimasi in classe, dovevano essere gli altri a fare amicizia con me, non io.
All'uscita un gruppo di ragazzi e ragazze mi fermarono, chiedendomi se quel pomeriggio potevo uscire con loro, per conoscersi meglio. Annuii.
Corsi verso casa: avevo venti minuti per cambiarmi e mangiare, dovevo muovere il culo, se non volevo essere in ritardo come sempre.
Misi una felpa grigia con sotto una magliettina corta con una fantasia in pizzo e dei jeans e feci un trucco leggero.
Ci saremmo trovati tutti al "cafè bar" alle 14 e io alle 13:45 ero lÌ.
Arrivarono tutti e si presentarono, lasciandomi una grande confusione in testa perché io non ricordo mai neanche un nome.
L'ultimo ad arrivare fu un certo Marco, che a parere delle ragazze era proprio un figo della Madonna, e devo ammettere che non avevano tutti i torti.

Passammo un bel pomeriggio tutti insieme e alle 22 circa ero già nel mio letto, pronta per dormire, ed è ciò che infatti feci circa tre secondi dopo.