-Non ha mentito.- i suoi occhi penetranti la guardarono così a lungo da farla rabbrividire.
Lou annuì, si girò verso il lavandino e lavò le mani sporche di sangue, Harry osservò la scena con uno sguardo impenetrabile, irrigidendo la mascella.
Eve se ne stava tremante in un angolo, con le braccia strette attorno al corpo minuto, quei ragazzi le mettevano i brividi.
-Non dirò nulla, lo giuro, non sono in buoni rapporti con mia madre. Mi lascerete andare o avete intenzione di uccidermi?- la voce le tremò un poco, ma meno di quanto si era aspettata.
-Credo che dica la verità.- disse Lou -L'unica camera priva di polvere é quella padronale, e sappiamo tutti benissimo che lei non apre questa porta da settimane.-
-Ucciderti?- Harry ridacchiò, gli occhi che brillavano -Non possiamo permetterci di portare sulla nostra coscienza un omicidio, non essere stupida, non é il nostro stile.- lasciò vagare gli occhi nella stanza.
-Ha bisogno di punti di sutura Harry, la ferita potrebbe infettarsi ed io non sono un medico.-
L'altro annuì, alzando gli occhi al cielo.
-Zayn ti porterà all'ospedale, spiegherai che ti sei ferita con un pezzo di vetro a chiunque ti chiederà che cosa ti é successo. Una sola mossa falsa e ti prenderemo come ostaggio, mi ha capito?-
Lei fece di sì con il capo.
-Ripeto: sono stato chiaro?- aveva improvvisamente alzato la voce, tanto che Lou le posò una mano sul braccio sano, quasi come volesse confortarla.
-Sì.-
La guidarono fino all'ingresso, Lou davanti e Harry dietro di lei, Eve poteva sentire il suo sguardo infuocato sulla propria schiena.
Zayn se ne stava appoggiato ad una parete, con un'espressione concentrata ma allo stesso tempo annoiata mentre scrutava la pistola, sembrava conoscesse l'arma a memoria.
-Tienila d'occhio.- lo ammonì severo Harry con la sua voce prepotente.
-Andiamo, muoviti.- Zayn ebbe la decenza di afferrarla per il braccio sano mentre la tirava verso l'uscita.
-Ci troviamo al solito posto, tra un'ora.- sentì Harry dire poco prima che la porta si chiuse con un botto alle loro spalle.
La macchina era posteggiata dietro un paio d'alberi, pochi isolati più in avanti, o almeno così le parve di sentire da Zayn, dato che la testa le martellala così dolorosamente da rendere confuso tutto ciò che la circondava.
Lui teneva la pistola al sicuro dietro la schiena e camminava con una mano sempre vicino ad essa, Eve sorrise ironicamente: come se avesse anche solo la forza di allungare la mani e rubargli l'arma, per non parlare del fatto che poi avrebbe dovuto scappare da lui, lei, intontita e che riusciva a malapena a reggersi sulle proprie gambe, contro lui, un uomo atletico e in forma. Non sarebbe neanche riuscita ad allontanarsi di un metro.
Incespicò sui propri piedi, rischiando di ruzzolare per l'ennesima volta a terra.
Zayn la sorresse per il gomito sano.
-Vedi di restare sveglia e mentalmente attiva, non riuscirò a spiegare il tuo stato di shock e allora saranno guai seri per te e io tuo bel faccino.-
Cercando di darsi uno schiaffo mentale per la sua stessa debolezza, la ragazza decise di concentrasi sull'aspetto fisico dell'uomo per passare il tempo. Era davvero bello, con i lineamenti esotici e la pelle olivastra, aveva gli occhi talmente scuri che lei avrebbe giurato non avesse pupille.
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Green eyes ||Harry Styles|| #gemmedascoprire
FanfictionEra la sua unica ancora in un mare di tempesta, l'unico appiglio che le permetteva di restare a galla. E mai come in quel momento, mentre la bocca perfetta di lui si tendeva in un sorriso sincero e adorabile quanto abbagliante, seppe di amarlo incon...