Capitolo 4

46 7 0
                                    

Il resto della settimana procede perfettamente,tralasciando qualche particolare.. Ho finalmente chiarito con Evan, ma non ci son tornata insieme, almeno, dopo ciò che ha fatto non potevo perdonarlo così facilmente.
Con Jack, oltre il bacio è sempre la stessa storia, sto prendendo in considerazione il fatto di far di lui, più di un semplice amico, magari riuscirò a dimenticare Daniele, magari non dovessi partire..

Ma se poi faccio come con tutti?
Se poi lo ferisco?
Se poi gli faccio del male?
Non me lo perdonerei mai.

Eh beh, per il fatto del college non son riuscita a far cambiare idea ai miei genitori, meno di quattro giorni e io sarò su qualche aereo per Liverpool, ad abbandonare la mia meravigliosa città solo per un capriccio di mia sorella..
Ma peggio per lei, hanno deciso di mandarla via con me, anzi, più che per sua sfortuna, sembra che lo facciano solo per farmi un torto in più. Tutta questione di fortuna,proprio. Ma da un lato preferisco così, almeno potrò abbandonare tutta sta merda e sperare nel miglioramento della mia vita.

È la mattinata di sabato, ieri sera son tornata tardi da una festa, organizzata dalla band, per la mia partenza,non potevo mancare, dopo aver saltato il loro ultimo concerto.

Mi sveglio a suon della suoneria del telefono, nella stanza rimbomba "Stereo Heart".

"CHISSÀ CHI È IL GENIACCIO CHE  HA A AVUTO L'IDEA DI CHIAMARMI ALLE NOVE DEL MATTINO DI SABATO."

Penso fra me e me.

"Pronto." mi rigiro nelle coperte sperando che sia un valido motivo.
"Son fuori, hai tempo dieci minuti per uscire!"
"Daniele ,che hai in quella.." ovviamente non ricevo risposta, non gli do ascolto, alzando le coperte fin sopra la testa.

Ma un attimo..ERA DANIELE.
Scendo di tutta fretta dal letto per vestirmi e sciaquarmi la faccia, truccarmi e precipitarmi fuori.

Appena lo vedo gli salto addosso
"Sapevo che non avresti potuto resistere all'idea di vedermi!" mi lascia in delicato bacio sulla guancia
"È la convinzione che fotte mio caro!" Gli sorrido e salgo in macchina.

"Allora, dove si va?" domando mentre mi allaccio la cintura
"Dopo la sbronza di ieri sera Jack è in pessime condizioni, quindi, dopo aver fatto un po' di shopping tra fidan..ehm, migliori amici, lo andiamo a trovare." si volta per donarmi uno dei suoi splendidi sorrisi e per far partire la macchina

Arrossisco all'idea di immaginare me e Daniele come due fidanzatini, che girano mano nella mano.

"Tutto bene?" mi volto a guardare il ragazzo "Eh, si, cioè, tutto apposto" improvviso un sorriso falso.

Arriviamo, e giriamo per negozi e negozi, una maglietta attira la mia attenzione "Non ti sottovalutare, ricorda che il brutto anatroccolo, in realtà, era uno splendido cigno."

"Profonda come frase?" mi volto a guardare il ragazzo con gli occhi verdi che si era fermato alla mia destra, sfoggiando un bellissimo sorriso, che di conseguenza fa spuntare due splendide fossette sul suo volto
"Già. " mi limito a rispondere "Dai ora andiamo, rischiamo di non trovare più Jack a casa!" afferro il suo braccio e quasi lo trascino fuori dal negozio.

"Oh, che sbadato, ho lasciato il..ehm, il telefono dentro, tieni le chiavi, tu intanto vai in macchina."

Mi da frettolosamente le chiavi e si precipita dentro il negozio, decido di aspettarlo fuori, non mi va di fare qualche danno, non mi ricordo nemmeno dove abbiamo parcheggiato.

Dopo dieci minuti finalmente esce.

"Pensavo ti fossi perso lì dentro!"

"E tu non dovresti essere in macchina?" il suo tono sembra quasi quello dei miei genitori, quando mi rimproveravano da piccina.

You are my light.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora