PROLOGO

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Magnus era lì , nel suo loft , stringeva tra le mani una tazza di tè verde macchiata di lacrime ; Non pensava che qualcuno potesse farlo piangere , non dopo will , non dopo così tanto tempo , in fondo lui era il sommo stregone di Brooklyn.
Ma ripensare a quello che aveva fatto , ad Alec , era troppo . Sapeva che perdonarlo sarebbe stato inutile , non era quello che voleva , ma allo stesso tempo voleva lui più di ogni altra cosa , solo lui.
Si rese conto che il tè era diventato freddo e pieno di brillantini solo quando il campanello , suonando , lo distolse dai suoi pensieri.
Per un istante pensò fosse Alec, ma era impossibile , non sarebbe tornato , non dopo quello che gli aveva detto.
Ripensare a quelle parole gli fece venire le lacrime agli occhi , e una strana nostalgia lo pervase . Involontariamente , come se fosse la cosa più naturale del mondo , le sussurrò con un tono ironico e al contempo impassibile : prendi le tue cose e lascia le chiavi del mio loft , tra noi è finita .
Il campanello sono un' altra volta e magnus andò a rispondere , ma la voce dal' altro capo del citofono gli risuonò in mente fredda e familiare , finché non la riconobbe : era Isabelle.

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