Capitolo 3

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Harry pov's:
Corsi per mezzo edificio e alla fine vidi la porta del teatro semi aperta ed un angelica voce cantare la canzone di Avril Lavigne When you're gone, entrai e la vidi sul palco seduta a cantare il ritornello così anche io mi aggiunsi alla canzone.Mi affiancai a lei e quando finimmo la canzone la prof ,che ancora non avevo notato, applaudì e disse "Bravissimi siete perfetti per il musical...comunque tu tesoro non badare a quello lì se si é comportato così,non ti merita,tu sei così bella e buona,fregatene ora però vi lascio soli".Così se ne andò,io mi affiancai a Jennifer e l'abbracciai ma non so perché ma quando le mie braccia toccarono la sua pelle morbida e candida come la neve, ebbi numerosi brividi ed il mio cuore martellò forte nel mio petto.Poi la guardai in viso con quei occhi pieni di lacrime e dissi:"non voglio più litigare con te, facciamo una tregua e poi non voglio vederti piangere,scusa se te l'ho detto così davanti a tutti" lei si asciugò le lacrime con il dorso della mano come un cucciolo indifeso e poi mi guardò e inchiodò il mio sguardo dicendo:"anche io non voglio litigare più e non devi scusarti,dovrei scusami io che ti ho sporcato la maglietta delle mie lacrime"io sorrisi alla sua dolcezza e accarezzai la sua guancia e gli dissi:"non devi neanche dirlo,io ti ho fatto piangere e questo è il minimo che potrei fare,scusami" e dopo questo guardai le sue labbra dischiuse e un pò rosse per il lungo pianto e mi avvicinai a lei ,ma quando i nostri visi si sfiorarono arretrai subito e gli porsi la mano per farla alzare dicendo:"è meglio andare ci staranno cercando" e lei mi guardò con paura rispondendo:" Io non voglio vederlo e non voglio che mi parli o mi tocchi" io gli presi la mano con delicatezza e la guardai negli occhi e dissi:"non ti toccherà né parlerà ci sono io a proteggerti,non oserà nemmeno guardarti perché altrimenti lo uccido,dai su vieni è lui che ha sbagliato ed è lui che dovrebbe vergognarsi non tu".Lei mi guardò insicura ma poi prese la mia mano e disse un dolce e semplice:"grazie".Mi girai verso di lei e dissi"dai sorridi sei uno spettacolo quando lo fai" lei sorrise e mi diede un leggero bacio sulla guancia dicendo"sei diverso da quello che fai vedere agli altri" io non risposi perché era la verità e poi perché sapevo dove prendeva piega questa discussione e la accompagnai in classe mano nella mano.
Quando arrivammo io tolsi la mano dalla sua,aprii la porta e la feci entrare e mi andai a sedere al mio solito banco e un mio amico si sedette al mio fianco,lo salutai con un cenno di capo e poi mi girai per vederla come faccio sempre in classe.Lei era seduta nel banco di fianco al mio con mia sorella di fianco e stavano parlando tranquillamente come fanno sempre.Poi arrivò il professore che odio, perché è un pedofilo,guarda sia Jennifer che mia sorella con sguardi di fuoco e poi quando loro si chianano lui guarda i loro sederi come se fossero il suo dolce preferito.
Ritornando a noi,il prof mise le sue carte e il suo borsone sulla cattedra e disse"ragazzi buongiorno,oggi vorrei interrogare alla lavagna e interrogherò persone a sorteggio" poi si sedette e prese una penna,chiuse gli occhi,appoggiò la penna sul registro e la fece scorrere lungo i nomi della classe,poi si bloccò aprí gli occhi e disse:Oh!signirina Smith venga alla lavagna la interrogherò un pò sulla storia della musica del 600",lei si alzò e tutti gli sguardi erano su di lei,soprattutto quelli maschili.Si avvicinò alla lavagna e cominciò a spiegare con precisione e attenzione la lezione,sembrava lei il professore non quello che stava sbavando dietro di lei come se fosse un angelo, va bhe lei è un angelo l'ho già detto almeno millioni di volte.
Lei poi si girò e con un gran sorriso concluse l'interrogazione.Il prof la guardava ancora come un babbeo,poi lei aggrottò la fronte e disse"prof ho terminato, posso tornare a posto?"lui scosse la testa come per riprendersi e poi disse:"sì signorina è stata stupenda cioè volevo dire bravissima ti ho messo 10,e dopo la lezione vorrei un attimo parlare di una cosa se a lei non disturba"io lo guardai con fare omicidia e infuriato dissi"no prof lei non può rimanere dopo la lezione deve venire con me e mia sorella perché dobbiamo andare in un posto"lui mi guardò attraverso la cattedra, si avvicinò al mio banco e sottovoce disse:"Styles non me la rubberai lei è mia ed io sono più attraente e intelligente di te arrenditi"così io infuriato gli tirai un pugno in pieno viso e dissi:"adesso è ancora attraente?

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