~capitolo 4 ~La confessione ~

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Siamo appena arrivati a casa , non so cosa fare , non so se dirgli la verità , perché la verità potrebbe cambiare l'immagine che lui a di me , ma so che gliela devo dire perché non ce la faccio più .

Ogni giorno è una tortura , a scuola ho Jessy che mi aiuta ma a casa ho sempre paura , paura di essere scoperta , paura di non riuscire a non farmi scoprire , avvolte mi sento sola la notte piango perché mi sento persa , ma sono sicura che con almeno mio fratello riuscirò a essere più serena .

-Katlin hai intenzione di parlare ?- mi chiede mio fratelle , ora è più tranquillo ma ho comunque paura della sua reazione
-Si ,il ragazzo che ti a aggredito si chiama Alex è un mio compagno di scuola e....-             -Katlin questo lo hai gia detto prima io voglio sapere cos'è lui per te ma davvero non è di certo solo un compagno e questo lo so io e lo sai tu ora dimmi chi è ?-

-Te la faccio breve , perché l'agitazione mi sta uccidendo , l'ho conosciuto quando sono entrata nella nuova scuola , non ci eravamo mai parlati ma due mesi fa eravamo in una gita in cui partecipavano alcuni ragazzi per divertirsi in estate , beh io da stupida mi sono innamorata , una sera ero andata ad una festa insieme agl'altri a fine serata ero un po' brilla , ma non ubriaca , stavo ballando quando Alex mi a preso per i fianchi ed abbiamo iniziato a ballare , ad un certo punto siamo usciti e ci siamo diretti verso l' hotel siamo entrati in camera mia ad un certo punto abbiamo iniziato a baciarci ma da un bacio è iniziato qualcosa di più , io ora non ti sto a raccontare i dettagli , ma in breve siamo finiti per fare sesso .
Il giorno dopo mi sono svegliata e lui non c'era più ,all'inizio non capivo ciò che fosse successo , ma poi mi tornarono in mente le immagini della notte trascorsa ma non dissi niente a nessuno mi vergognavo e a lui non rivolsi più la parola , ma neanche lui si avvicinò a me .
Due giorni dopo tornammo in città , ma io cominciai a sentirmi male e Jessy se ne accorse e quindi gli raccontai tutto, lei mi chiese cosa mi sentivo , a me mi faceva male la testa o addirittura avvolte mi girava e in più vomitavo molto ed ero sensibile agli odori, lei fece due più due uscì e mi andò a comprare un test di gravidanza , in poche parole sono in cinta !!-lo so mi ero dilunga ma non sapevo come dirglielo e neanche ora capisco come possa reagire .
Mi guardo dritta negli occhi e di scatto mi abbraccio io ricambiai subito l'abbraccio
-Sorellina tranquilla io sono con te -mi sussurrò accarezzandomi i capelli , appena disse quelle parole iniziai a piangere , mi sentivo spaesata non sapevo cosa fare .
Pov. Kevin
Cosa potevo dirle , si vedeva nei suoi occhi che era dispiaciuta e disperata per la situazione in cui si trovava e in questo istante aveva bisogno che qualcuno le stesse accanto .
Ma chi sa come reagiranno i nostri o meglio i suoi genitori.............

L'errore più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora