One

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L'orologio attaccato alla parete segnava le 21:56. Cavolo. Era tardi, dannatamente tardi. Ma l'unica cosa a cui Michael riusciva a pensare era al fatto che il suo povero gattino non mangiava. Le sue preoccupazioni erano arrivate alla soglia di sopportazione. Era fin troppo tardi, ma dopo aver avvolto Pepe in una coperta non perse tempo a riflettere sull'orario in cui aveva preso l'avventata decisione di portare il micio dal veterinario. Ci sarà qualcuno che lavora di notte, pensò tra sé e sé il ragazzo dagli occhi verdi e dai capelli blu. Una volta giunto in auto, afferrò in fretta il cellulare e digitò le poche parole che li servivano per scoprire che, a una quindicina di minuti da casa sua, c'era uno studio veterinario aperto 24 ore su 24. Mise in moto la macchina e 13 minuti più tardi (non che gli contasse, per carità) rigirò la chiave, sollevò Pepe e si decise a scendere dall'auto. Camminò a passo rapido fino all'entrata dell'edificio e, con decisione, tirò il portone. Non si sorprese nello scoprire che il salone d'attesa era vuoto, d'altronde erano le 22:17.
"Ehm...io...c'è nessuno?" disse Michael, con la voce più preoccupata che potesse uscire dalle sue labbra. In risposta alla sua domanda si sentirono,prima in lontananza e in seguito più vicini, dei passi. Da dietro alla porta verde del salone spuntò un ragazzo , più o meno della sua età, avvolto in un camice bianco, con uno stetoscopio intorno al collo .
Porca puttana, pensò . Chi gli stava di fronte era una delle persone più affascinanti che lui avesse mai incontrato in vita sua,e ne aveva incontrate parecchie. Superava di gran lunga Ashton Irwin, il capitano della squadra di football del liceo . Quello si che era un gran bel pezzo di ragazzo ma, dannazione,il veterinario era l'incarnazione del sesso. Con Ash era uscito durante l'adolescenza, ci era stato molto bene e,dulcis in fundo, si era lasciato scopare parecchie volte. Il sesso migliore della mia vita, diceva sempre Mich quando ne parlava con Calum Hood, il suo migliore amico. Perchè diciamocelo,Michael era tutto fuorché etero. Era il ragazzo più gay che si potesse mai incontrare sulla faccia della terra .
Non era riuscito a staccare gli occhi di dosso al veterinario nemmeno per un istante. L'unica cosa che lo destò dal suo stato di trans fu la voce del ragazzo che si era avvicinato a lui.
"Ehi, piacere di conoscerti. Mi chiamo Luke." Solo ora Michael riuscì a notare con definizione i suoi tratti. Un ragazzo veramente alto, un pò più di lui. Aveva occhi così blu e profondi che sembravavo in grado di spogliare chiunque gli passasse sottotiro. E le labbra. Cazzo. Così perfette e rosee. Avrebbe voluto baciarle, sentirle sul proprio corpo, ovunque. Morderle, succhiarle,carezzarle. CAZZO. Gli occhi verdi si spostrono sul naso, ricoperto da centinaia di piccole lentiggini. Sarebbe morto quella notte e, una volta tornato a casa, avrebbe avuto bisogno du una doccia fredda che calmasse i bollenti spiriti.
"Ti senti bene?" Era la sua voce. Michael fece incontrare i loro sguardi e sussurrò un "Si" che non avrebbe ingannato nemmeno una giraffa.
"Sono Michael." sorrise, afferrando la mano che Luke aveva teso.
"Michael." soffiò il ragazzo in bianco, facendo sussultare Mich.
"Sono qui per lui" disse sollevando Pepe per far in modo che Dr. Sexy capisse a chi si stava riferendo. "Non mangia da giorni. Avevo paura fosse qualcosa di grave. Perciò eccomi qui.." concluse deglutendo, la gola improvvisamente secca.
"Certo, seguimi." Luke prese a camminare verso una stanza. Michael lo seguì e appena entrò fu invitato a poggiare il gattino sul lettino.
"Perfetto, diamo un'occhiata a cosa preoccupa tanto il tuo bel padrone, piccolo." disse Luke sorridendo. Cazzo.
Michael si accorse troppo tardi che il suo battito era accelerato e che qualcosa si stava risvegliando in lui.
Dopo qualche minuto di silenzio, il veterinario si alzò, facendo una carezza al micio.
"Nulla di grave di cui preoccuparsi. Semplicemente troppo cibo secco, poca acqua e un apporto basso di vitamina B. Prova a dargli più carne fresca e delle vitamine." annunciò, prendendo un foglio e prescrivendo gli integratori citati qualche istante prima.
Nell'afferrare la ricetta postagli da Luke,Michael sfiorò le sue dita.
"Chiamami,Michael. Ci conto." sorrise, dileguandosi in seguito verso un'altra stanza.
CAZZO.

Smut//os MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora