era mattina presto quando mi suonò la sveglia... come sempre aspettai che venisse la domestica a svegliarmi.. dopo 2 minuti entrò la domestica... con la mia malavoglia mi alzai ed entrai dentro il bagno, mi tolsi il pigiama e mi infilai nella doccia.. presi la spugna e misi il bagnoschiuma, lo passai sul mio corpo.. quella mattina non feci lo shampoo perchè l'avevo fatto la sera prima.
dopo essermi vestita, truccata scesi di sotto a far colazione.
"dove sono mamma e papà??" chiesi
"questa mattina sono usciti presto" mi disse mia sorella
"ah,ok" dissi prendendo una mela..
"io vado, ci vediamo quando torno" dissi. e uscii
feci la strada come sempre mi fermai a casa della mia migliore amica..
bussai mi apri' sua madre
"salve signo... Sonia, Noemy è già pronta oppure no??" dissi gentilmente
"ciao Giorgia, no, Noemy sta arrivando." disse dolcemente
dopo neanche 5 minuti scese la mia migliore amica salutò sua madre e ci avviammo a scuola.. parlammo del più e del meno...
"potevi chiedere prima di dare il mio numero a Christian." dissi ad un tratto, cogliendola alla sprovvista
"ehm, si scusa" disse abbassando lo sguardo..
"vabbè dai entriamo" dissi
ci avviammo nella nostra classe per affrontare un'altra noiosissima giornata di scuola..
la professoressa Zani di storia entrò in quel preciso istante.
"Buon giorno ragazzi." disse
"ok, allora iniziamo subito a spiegare" continuò
inizio a spigare, ma se devo essere sincera non ci capii molto. anzi non capii proprio nulla..
ero sovrappensiero, mi sentivo strana, come se fuori da questo mini carcere stesse succedendo qualcosa....
non mi accorsi nemmeno che la classe mi guardava quando la prof disse il mio nome
"signorina Scott mi sta ascoltando??" disse
"ehm, scusi prof ero sovrappensiero" dissi imbarazzata
"c'è uno dei tuoi genitori, devi andar via" disse dopo..
presi le mie cose diedi un bacio alla mia migliore amica, salutai la professoressa, i compagni ed uscii..
all'entrata vidi Sergio, il mio autista..
"salve signorina, suo padre mi ha dato ordini di venirla a prendere devo portarla da lui" mi disse gentilmente e sorridendo.
"ok" dissi..
mi portò in un luogo che mai e poi mai mi sarei immaginata..
a casa della nonna... scesi ed entrai dentro casa, c'erano tantissime persone.. andai alla ricerca di mio padre.. lo trovai nello studio che usava mio nonno prima di morire..
"piccola mia, penso che hai capito" disse asciugandosi una lacrima
"veramente no" dissi
"tua nonna chi ha abbandonate" disse ad un fiato
ed ecco la mia morte lentamente... mia nonna... l'unica donna che io abbia mai veramente creduto, quella donna che fin dalla mia nascita c'era sempre stata, quella nonna che nonostante passavamo poco tempo si faceva sempre sentire, quella nonna che oltre a una nonna era stata anche una madre.. quella nonna che avevo sempre amato...
ed ecco che le mie lacrime non smettevano di uscire...
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Anche I Stronzi Si Innamorano
RomanceLui Christian Smith, il classico playboy stronzo della scuola, un ragazzo alto, bello. il sogno di ogni ragazza, odiava le storie serie. Lei Giorgia Scott, la classica ragazza stronza , una ragazza magra, bassa, con tanti ragazzi che le andavo dietr...