Mi sveglio circa cinque minuti dopo il suono della sveglia. La prima cosa che faccio è prendere il cellulare per vedere se mi ha mandato il buongiorno come sempre... Ma niente... Guardo il suo ultimo accesso, alle 10:37... Ok si è incavolato davvero ieri sera. Mi dispiace seriamente non volevo arrabbiarmi così con lui ma è un periodo da schifo, mi sento uno schifo e ricordare le cose che ho detto ieri sera non mi fa sentire meglio! Sono un'amica di merda... E lui non mi merita come ho già detto in precedenza...
Seriamente non so cosa ci vede in me sono una rompiscatole che ha sempre bisogno di conferme ed attenzioni, non mi piace andare in discoteca o bere o altre cose che lui fa ed io molto spesso non approvo... Eppure sta ancora con me, ormai migliori amici da quattro anni e passa, almeno fino alla litigata di ieri sera... Non abbiamo mai fatto così, mai! Ed ho seriamente paura di aver rovinato tutto.
È ora di pranzo ma non ho fame, quindi esco fuori a prendere una boccata d'aria. Fa abbastanza caldo ma c'è un venticello piacevole che fa volare i miei ricci, rientro dentro e mi cambio mettendomi dei pantaloncini con una t-shirt. Poi ritorno in sala per prendere un libro da poter leggere ma mi rendo conto di averli letti tutti quindi prendo le chiavi e mi dirigo in libreria.
Appena entro l'odore di carta mi riempie i polmoni e mi sento sorprendentemente meglio, ma come ogni bella sensazione, tende a durare poco perché il titolo di un libro mi arriva dritto in petto come una coltellata: "Caro amico... Ti amo!"
Ho sempre pensato che se glielo avessi detto lui mi avrebbe riso in faccia o peggio ancora si sarebbe allontanato da me... Ma i sentimenti che provo sono troppo forti per essere cancellati quindi ormai ci avevo fatto l'abitudine... A quando lui mi abbracciava che le farfalle nel mio stomaco esplodevano... A quando mi faceva un complimento che arrossivo come un peperone... A quando mi asciugava le lacrime e mi sentivo subito meglio... A quando lui si fidanzava ed io soffrivo tantissimo...
La sua ultima fidanzata, Sophia, l'ha usato come a pochi e l'ha lasciato senza una reale spiegazione... Però anche se mi stava antipatica devo ammettere che era davvero bella... Così diversa da me eppure... Una sera o meglio dire una notte, ad una festa, una delle poche alle quali sono andata, Liam mi scambiò per lei... Eravamo in un salone buio e lui aveva bevuto parecchio, mi si avvicinò e fece scontrare le nostre labbra in un bacio che di dolce aveva ben poco... Quando pronunciò il suo nome piuttosto che il mio capii quello che stava accadendo quindi spaventata me ne andai da lì... È passato quasi un anno da quel giorno ma il sapore delle sue labbra è ancora impresso sulle mie...
Andai sulla parte fantasy, non mi andava di deprimermi con storie d'amore, quando poi alzai lo sguardo e lo vidi. Stava cercando un libro tra i classici... Cosa dovevo fare ora?! Dovevo andare lì?! O far finta di niente e andare via?! Mentre decidevo il da farsi, feci cadere con la borsa tutta una fila di libri da uno scaffale. Ci mancava solo questa!
Iniziai a raccoglierli quando notai qualcuno che mi stava dando una mano
«Non ci riesci proprio a non fare figuracce eh?» disse guardandomi con quei suoi occhi nocciola
«Liam ascoltami...» iniziai a dire ma mi fermò
«Andiamo a casa mia, non mi va di dare spettacolo...» disse prima di porgermi la mano per rialzarmi. Feci come disse lui, una volta arrivati ci mettemmo subito seduti sul divano e dopo qualche minuto di silenzio iniziai a parlare
«Ascolta, mi dispiace ma sto uno schifo, è un periodo da schifo e so che tu cercavi solo di aiutarmi però sono un'amica di merda! Ieri sera non dovevo attaccarti così! Sono un'egoista, io non ti merito...» stavo continuando ma lui mi fermò, di nuovo.
«Ora mia cara Fanny stai un po' zitta e fammi parlare... Si è vero ci sono rimasto male per come mi hai trattato ieri sera... Ma ti capisco, ti stavo dando fastidio e tu hai reagito, ma voglio che tu sappia che quelli non erano dispetti ma modi per coccolarti... E tu non sei egoista! Sono io il più grande egoista perché ti coccolavo per me perché piaceva a me!»
«Cosa intendi dire?» chiedi confusa
«Ieri sera ero intenzionato a dirtelo... Fanny mia io lo so che ti piaccio. E non provare a negare perché te lo si legge negli occhi!» disse facendomi venir la voglia di scomparire
«L'ho capito la sera che ci siamo baciati alla festa di Jessica, non ero così totalmente ubriaco... Ho capito mentre mi baciavi che Sophia non mi amava realmente quindi per farmi lasciare le dissi di averla tradita con un'altra. Da quel giorno mi promisi di innamorarmi solo di chi mi amava seriamente ma l'unica persona che provava ciò eri te, quindi giorno per giorno cercai di capire il perché di tutto ciò quando mi resi conto di una cosa... Dormivi sul mio petto, i tuoi riccioli ti ricadevano sul viso quindi dopo averteli spostati ti tolsi anche gli occhiali e iniziai ad accarezzarti gli zigomi fino a scendere sulle tue labbra...» continuò lui mettendo la sua enorme mano sulla mia guancia e toccandomi con il pollice il labbro inferiore
«Eri così bella, pura e unica e finalmente capii perché tu mi amavi... Quando stavi con me provavi tutto ciò che si legge nei libri, tutto ciò che hai sempre sognato... E la stessa cosa la stavo provando io in quel momento e ogni giorno che seguì quella serata, rafforzava sempre più i sentimenti che erano nati per te ed ero spaventato come eri e sei spaventata tu... Ma Fanny, io ti amo troppo e dovevo dirtelo, sono un coglione lo so! Come amicizia tra me e te funziona tutto benissimo ma non so da fidanzati come andrà perché comunque siamo diversi... Tanto diversi... Ma se è vero che esiste un'unica anima gemella alla quale siamo legati allora io voglio rischiare tutto pur di stare con te perché l'unica certezza che ho è che tu sei quella parte di me che mi è stata privata alle origini!»
Io rimasi senza parole... Non mi aspettavo tutto ciò... Io gli piaccio... Anzi no, lui mi ama... Mi soffermai sui suoi occhi... Una volta mi dissero di non pensare perché altrimenti non avrei vissuto, quindi basandomi su ciò mi avvicinai al suo viso e facendo congiungere le nostre labbra, decisi di vivere.
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Caro amico... Ti amo!
Short StoryEravamo in un salone buio e lui aveva bevuto parecchio, mi si avvicinò e fece scontrare le nostre labbra in un bacio che di dolce aveva ben poco... Quando pronunciò il suo nome piuttosto che il mio capii quello che stava accadendo quindi spaventata...