"Ele, va tutto bene?" Saltai alla domanda di Connor.
"Si, tutto bene" risposi.
"cosa voleva Brad?" facendomi questa domanda il suo sguardo si incupì.
"Nulla di che"
"Electra dimmelo" mi disse con sguardo serio, mi stava davvero spaventando.
"Mi ha detto che devo stare lontana da te, che cretino" dissi ridendo, ma Connor a queste parole non rise e il suo sguardo diventò ancora più scuro.
"Ti ha detto perché dovresti stare lontana da me?" qual era il problema? Cosa mi stava nascondendo?
"No Connor, non mi ha detto nulla, è tutto ok?" dissi preoccupata.
"Si tutto bene, scusami un secondo" mi lasciò in mano un bicchiere rosso di plastica, e se ne andò spedito, verso non so dove.
'Ma cos'hanno tutti oggi?' pensai.
Decisi di lasciare stare il comportamento strano dei ragazzi e lasciarmi andare, affogando i miei dubbi nell'alcol.
Presi uno, due, tre, fino a dieci bicchieri contenenti dieci tipi diversi di drink, dopo circa mezz'ora iniziai a sentirmi strana, mi girava la testa ma ero euforica, una sensazione davvero bella devo dire.
Corsi in mezzo alla pista da ballo che straripava di ragazzi dai diciassette anni ai venti che ballavano, saltando e urlando, divertendosi come se quella fosse stata l'ultima notte.
Ballai, tantissimo, con persone di cui non conoscevo neanche il nome.
Ad un certo punto sentii un braccio tirarmi fuori dalla pista da ballo.
"Electra hai bevuto?"
"Eva ti sembro ubriaca?"
"Francamente si"
"Beh mamma posso dirti una cosa?"
"Dimmi" disse roteando gli occhi al cielo
"Non mi importa!" Detto questo tornai sulla pista dimenticandomi di Eva e tutti gli altri.
Presi una bottiglia di Vodka dal tavolo delle bibite e iniziai a berla, tutto d'un sorso.
Dopo pochi minuti mi trovavo sul tavolo del soggiorno, scatenandomi.
"Togliti la maglietta!" mi urlò un ragazzo
"Mi devo togliere la maglietta?" chiesi al pubblico che mi osservava incuriosito.
"Si!"
"Voglio sentirvi tutti!" gli incitati.
"Si!"
Al suono di questa parola tutti urlarono e io iniziai ad afferrarmi i lembi della maglietta tirandoli su, e dopo pochi istanti rimasi in reggiseno davanti a tutte quelle persone, che mi acclamavano e scattavano foto.
Forse dovevo sentirmi in imbarazzo, ma non era cosí.
"Che spettacolo pietoso" sentí una voce maschile e mi sentii alzare in aria e poggiarmi a terra.
"Stavo volando?" chiesi
"direi di no, ma se non la finisci ti faccio volare io a calci in culo"
"Oh mio Dio, Brad cosa vuoi?"
"Electra devi andare a casa, sei ubriaca marcia"
"E quindi?" mi distaccai e iniziai a correre verso l'esterno della casa ridendo a crepapelle, dirigendomi verso la piscina al chiuso.
Certo che per possedere solo una scuola sci era davvero ricco suo zio.
"Ragazzina dove vai?" mi chiamò il riccio
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War zone. ||The Vamps•Bradley Will Simpson||
Fanfiction"Come faccio ad odiarti? Come faccio ad odiare i tuoi occhi, le tue labbra, le tue mani, il tuo viso?" "Tutto questo é sbagliato, noi due non siamo fatti per stare insieme." "E chi lo dice?" "Il mio cuore. E scommetto che anche il tuo ha qualcosa da...