Da quando scoprii il passaggio, tutte le notti scendevo con carta e penna, ideando e disegnando edifici. Una notte però, il carburante di cui erano impregnate le fiaccole finì, e di conseguenza si spensero. Le riaccesi e fu in quel momento che... mi piombò addosso un dilemma enorme: la luce. senza di essa non c'era vita e riempire tutto di fiaccole significava bruciare l' ossigeno, che era un altro dei problemi da aggiungere alla lista. Da allora diventai matto per trovare rimedio ai 2 dilemmi vitali e così, iniziai a giocare con gli specchi e ad ideare marchingegni che producessero luce. Una notte mentre ero sul punto di arrivare alla soluzione... una scossa improvvisa. Poi 2, poi 3... un terremoto. L' uscita si chiuse e io rimasi bloccato nella mia città. Disperato, presi i miei attrezzi e iniziai a scavare. I giorni passavano ma senza aria buona, cibo e acqua, un uomo non può vivere. Mi accasciai a terra e mi abbandonai a me stesso. La città dei miei sogni sarebbe diventata la mia tomba. Di me rimasero solo uno scheletro, una penna, e degli stupidi progetti
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Un sogno senza luce
General FictionUn architetto come altri, con sogni, desideri; creativo e promettente. Troverà un passaggio per un mondo sotterraneo, doveva solo costruirlo ma, tra mille idee, arriveranno anche mille problemi