La casa sembrava normale, nella foto sulla rivista.
Non c'era incluso nessun dettaglio fantasma nella descrizione accanto alla fotografia, soltanto "possibili spifferi" e "nido di ragni in cortile".
Naturalmente Rachel, dopo la vista del fantasma, pensò che non fosse stata una buona idea essersi trasferita in quella casa.
Aveva accettato i ragni -cosa che la sua amica Annabeth non avrebbe MAI fatto- e pure gli spifferi, ma i fantasmi... quelli erano fuori discussione per qualsiasi mente umana.
Punto primo, si sentiva già con la sanità mentale prosciugata a zero dopo averlo visto e, punto secondo, era ancora peggio se quel fantasma era di un ragazzo mingherlino per giunta irritante a livelli massimi.

Stava sistemando le cose per la cucina, quando sentì una folata di vento sulla nuca.
Pensò fossero quegli spifferi di cui si parlava nella rivista, dunque non ci badò.
Circa due minuti dopo, arrivò di nuovo una volata di vento, stavolta a scompigliarle i capelli.
Rachel smise di mettere a posto i bicchieri e si guardò intorno. Nessuna tenda di nessuna finestra si muoveva.
Cominciò a farsi strada il dubbio nella sua testa, ma arrivò presto un'altra folata. Rachel si scostò bruscamente e, con la coda dell'occhio, le parve di vedere una sagoma maschile azzurra.
Urlò.
Non era sua impressione, c'era davvero qualcuno. Alla luce del lampadario si vedeva questo ragazzo magro trasparente fluttuare intorno a lei.
Il ragazzo sgranò gli occhi e la fissò.
Rachel gridò di nuovo.
Il ragazzo agitò le mani di qua e di là, per indicarle di fare silenzio, ma Rachel aveva già afferrato una padella e la stava agitando freneticamente davanti a sè, non accorgendosi che lo oltrepassava senza lasciargli danni.
Si fermò solo dopo un po', respirando a fatica per la paura.
Il ragazzo era ancora lì a mezz'aria, lo sguardo preoccupato.
-che vuoi?- chiese Rachel, con il petto che faceva su e giù a forza di respirare.
-ma tu mi vedi?- chiese di rimando il ragazzo.
-certo che ti vedo, brutto essere di ectoplasma che non sei altro!-
-siamo gentili, eh?-
Rachel indietreggiò fino a premere la schiena contro la sedia del tavolo.
-che sei?- domandò.
-sono Ottaviano-.
-quanto tempo fa sei morto?-
-non mi sembrano fatti tuoi- il fantasma sembrava offeso.
-vattene!- esclamò Rachel, impaurita.
E in effetti non parlò più nessuno e non si vide nessuno... per qualche secondo.
Rachel non si calmò nemmeno che le riapparve Ottaviano davanti, urlando il classico "boo!".
Rachel strillò mentre Ottaviano rideva di gusto. -credo che ci sarà da divertirsi, finché resterai qui-.

Angolo autrice

Ebbene sì, eccola qua la nuova storia!
È sempre un AU!Octachel ma devo dire che la preferisco molto alla precedente.

Voi che ne pensate?

Pace da leovaldezisnotonfire

She saw Him || OctachelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora