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Amber

Mi avvicino al letto e le accarezzo la mano,le mie lacrime cadono sul lenzuolo.Perché?Perché sei qui Emily?Perché sei ridotta così?Chi ti ha ridotta così?
Esco dalla stanza e vado verso mia madre,ora seduta su una di quelle sedie di plastica,con Margaret che cerca di tranquillizzarla.

"Cosa le è successo?Chi è stato?"sussurro.

Lei mi passa un pezzetto di carta lo guardo e leggo la scritta 'papà è ritornato'.
"Hanno ritrovato questo sopra il corpo di Emily,è uscito dal carcere la settimana scorsa per buona condotta" dice smettendo per un attimo di singhiozzare.

È ritornato.È uscito di prigione.

Mi appoggio ad un muro e scivolo giù,fino toccare terra,mi abbraccio le ginocchia e ci appoggio la testa sopra.Carly mi circonda con le sue piccole braccia.
"Non ti lascio sola,ci sono io" dice al mio orecchio "ti voglio bene.

"Anch'io" le dico stringendola a me.

Arriva un dottore e mia madre si alza.
"La madre giusto?"chiede il medico.

"Sì"risponde mia mamma.

"Bene.Sua figlia è stata operata,come lei sa,d'urgenza e siamo riusciti a toglierle il proiettile che le aveva sfiorato il polmone.I colpi le hanno causato una commozione celebrale,potrebbe avere una perdita di memoria temporanea quando sarà coscente.Ora è in coma e non sappiamo se riuscirà a svegliarsi,le possibilità sono veramente scarse,ha perso molto sangue" detto questo se ne va.Ha parlato tranquillamente,come se non sapesse che ogni singola parola ha colpito i nostri cuori come bombe.Boom.

"Torno subito" dice Carly.
Annuisco.

Perché a lei?Non poteva capitare a me?Per colpa di quel coso,che chiamavo padre,potrebbe morire,scomparire dalle nostre vite.

"Amber!" Qualcuno grida il mio nome.Alzo la testa e vedo all'inizio del corridoio Luke,Thomas,l'amichetto di Emily e la mia amica.

Luke si avvicina,mi prende per un braccio alzandomi da terra e mi abbraccia.Allaccio le mie braccia dietro il suo collo e appoggio la testa sulla sua spalla.Sospiro e lui sussurra:"Andrà tutto bene".
"Non credo,non questa volta" rispondo.

Mi stacco da quel abbraccio e mi siedo vicino a mia madre,appoggiandole una mano sulla schiena.

"Posso?" chiede il quattordicenne -Josh- indicando la porta della stanza di mia sorella.

"Si" dico e lui entra.

Rimaniamo lì,nelle stesse posizioni,per delle ore.Ormai si sono fatte le 18.
"Amber,vai a casa,ti raggiungo tra un paio di ore" dice mia mamma.

"No,rimango" non voglio andarmene.

"Non si preoccupi signora,la porto io" dice Luke,prendendomi per un polso e trascinandomi per i corridoi.Mi dimeno dalla sua presa e comincio a correre dalla parte opposta,ma mi afferra per i fianchi e mi carica sulla spalla.

"Luke!Questo è sequestro di persona!" Urlo dandogli dei pugni sulla schiena,che probabilmente non gli provocano nemmeno un po' di dolore.

"No,ti sto solo accompagnando a casa" dice "e poi ho il tuo culo in faccia,e non è poi così male" aggiunge.

Tiro un calcio,che gli arriva all'addome,e lui mi fa scendere.Ormai siamo fuori dall'ospedale.

"Minchia Amber" sibila tenendosi la pancia.

"Scusa...ti fa male?" Gli chiedo mentre un piccolo senso di colpa mi invade.

"Un po',dai ora saliamo in moto".

Mi Perdo Nei Tuoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora